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Olimpiadi, Ceccon si mette sul dorso l’Italia del nuoto: l’antidivo che a Parigi sfida la legge di Murphy

Thomas Ceccon è arrivato a Parigi e punta ai Giochi della consacrazione: il primatista mondiale dei 100 metri dorso vuole l'oro e sa chi è l'avversario da battere

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Auden Bavaro

Auden Bavaro

Giornalista

Lo sporco lavoro del coordinamento: qualcuno lo deve pur fare. Eppure, quando ha modo di pigiare le dita sulla tastiera, restituisce storie e racconti di sport che valgono il biglietto

La paranoia è uno stato d’animo che accompagna Thomas Ceccon da qualche tempo ed è direttamente legata alle Olimpiadi alle porte: il primatista del mondo nei 100 metri dorso – record strappato a Budapest nel 2022 – finalmente mette piede a Parigi dove è atterrato in tarda mattinata con una parte corposa della spedizione Azzurra. C’erano, tra altre e altri, anche la spadista Rossella Fiamingo, la nuotatrice Simona Quadarella e il Setterosa della pallanuoto. Non c’era – e non sarà ai Giochi Jannik Sinner: febbre alta da qualche giorno, non è Covid ma è tonsillite. Il numero 1 del tennis salta le Olimpiadi.

Ceccon a Parigi per l’oro sui 100 dorso

Quanta attesa c’è intorno all’Italia del nuoto? Tantissima (circola ottimismo: non lo dice nessuno a voce troppo alta ma la sensazione è quella di avere il potenziale per mettere a medagliere il miglior risultato di sempre) e buona parte di quelle aspettative rimandano proprio a Ceccon, ritenuto il più papabile per mettere al collo una medaglia d’oro.

Lo ha detto chiaramente, il vicentino: “Il record del mondo l’ho fatto, ora nulla ha più importanza dell’oro olimpico”.

La prova di Thomas al Settecolli

Antidivo, Ceccon, lo è sempre stato nella misura in cui ha pure saputo reggere, a volte lui e pochi altri, il peso delle cose che non giravano: un tipo che bada alla sostanza, si porta addosso la pressione di chi ha gli occhi su di lui, il vezzo di un look demodè ma distintivo, l’oro con record ai Mondiali del 2022, l’argento a Fukuoka nel 2023 quando s’è fatto carico dei risultati rivedibili della spedizione Azzurra, la lucidità di commenti mai banali e la capacità di essere da pungolo per i compagni (vedi il Giappone) quando c’è da rimboccarsi le maniche, l’ottima figura all’ultimo Settecolli che è diventata vetrina e preparazione olimpica e quest’attesa infinita dei Giochi 2024.

Le Olimpiadi di Ceccon: cinque gare

Dipende da come le vivi, le cose: ecco, Ceccon si avvicina alle Olimpiadi con la paura di fare i conti con la paranoia: “Ci penso tutti i giorni, immagino l’arrivo o la partenza. Spero di non subirne il peso”.

Pertica di 23 anni: 197 centimetri di potenza, Ceccon si accinge a prendere parte a cinque specialità di disciplina: i 100 dorso, certamente, ma anche i 200 dorso e le staffette 4×100 stile libero, 4×100 mista e 4×100 mista mixer.

Il debutto di Ceccon:

  • sabato 27 luglio: Thomas romperà il ghiaccio con la 4×100 stile libero: gli servirà per prendere le misure, ambientarsi e acclimatarsi, trovare il feeling con l’acqua, curare i dettagli. Poi, nei due giorni successivi, arriverà la sua gara;
  • domenica 28 e lunedì 29 luglio è la volta dei 100 metri dorso, quelli nei quali ripone (e noi con lui) tutte le aspettative.
  • Mercoledì 31 luglio e giovedì 1 agosto si passa ai 200 metri dorso,
  • venerdì 2 e sabato 3 agosto è la volta della 4×100 mista mixed,
  • domenica 4 agosto si archivia con la 4×100 mista.

Ceccon e la legge di Murphy

Se Ceccon fa Ceccon nemmeno Ryan Murphy può diventare ostacolo tra Ceccon e l’oro, altrimenti la sfida resta quella cui ci siamo abituati negli ultimi anni. Senza i nuotatori russi (ce ne sono pochi a Parigi, i presenti gareggiano come neutrali e nessuno tra loro è dorsista), l’americano resta il più pericoloso: non ha nelle braccia il potenziale di Ceccon ma a Tokyo gli finì davanti (Ryan a medaglia, Thomas no).

Rivincita tricolore nel 2022: Ceccon straordinario in 51.60, tempone con cui ha battuto sia Murphy che il record del mondo di un quarto di secondo. Tutto riscritto ai Mondiali del 2023: oro a Murphy con 52.22, argento a Thomas con 52.27. A distanza di un anno, va detto, nessuno ha fatto meglio del 52.22 dell’americano: Ceccon arriva a Parigi con il 52.43 del Settecolli ma sa di aver preparato ogni cosa con il massimo scrupolo. Vuole l’oro, Thomas, l’ha ribadito in mille occasioni senza nascondere le ambizioni e lasciare campo alla scaramanzia.

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