Manca pochissimo alla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Parigi, che si apriranno venerdì sera con una cerimonia organizzata sulla Senna. Nel frattempo, la fiamma olimpica sta attraversando la Francia passando anche da Clairefontaine, centro tecnico della Nazionale di calcio francese. La torcia è passata quindi tra le mani di una delegazione costituita dalla FFF con Didier Deschamps – ct della nazionale francese – capitano. Con lui le ex giocatrici della nazionale Sandrine Soubeyrand e Marie-Laure Delie e l’arbitro internazionale Clément Turpin.
- Parigi 2024, Deschamps porta la fiaccola
- Parigi 2024, tedofori di lusso
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- Zidane ultimo tedoforo è più di un'ipotesi
Parigi 2024, Deschamps porta la fiaccola
“Sono molto felice e molto onorato di aver potuto portare la fiamma, soprattutto nella cornice di Clairefontaine, la casa del calcio francese, dove ho vissuto tanti bei momenti – ha detto Deschamps – ho avuto il piacere di condividere questa staffetta con una squadra composta da donne e uomini che, come me, sono appassionati di sport. Ovviamente ho intenzione di seguire la squadra maschile di Thierry Henry e quella femminile di Hervé Renard durante questi Giochi Olimpici, ma anche molte altre discipline. È importante sostenere tutti gli atleti francesi. Nelle prossime settimane spero di ascoltare il nostro inno il più spesso possibile”.
Parigi 2024, tedofori di lusso
E ora, è partito il toto-ultimo tedoforo, ossia chi avrà il grande onore di accendere ufficialmente la torcia olimpica e dare il via ai Giochi. Nella corsa che sta portando il “sacro fuoco” dalla Grecia a Parigi ci sono stati sino ad ora diversi personaggi di spicco, come il pilota della Ferrari Charles Leclerc, il commissario tecnico della Nazionale Olimpica Francese Thierry Henry o il presidente del Paris Saint Germain Nasser Al-Khelaïfi, che ha portato la torcia da Étampes a Évry-Courcouronnes. Ora tocca scoprire chi sarà l’ultimo.
Parigi 2024, attesa per la serata inaugurale
Il nome che appare più probabile secondo molti media francesi è quello di Marie-Josè Perec, oro sui 400 metri a Barcellona 1992 e in grado quattro anni dopo ad Atlanta di firmare una doppietta 200-400 che è rimasta nella storia dell’atletica francese. Figura perfetta per dare un messaggio di uguaglianza, ha però un fattore sfavorevole alla sua candidatura: l’esperienza da tedofora nella trasferta in mezzo all’Oceano Pacifico per toccare vari territori d’oltremare come Guadalupa. Dunque il nome potrebbe essere un altro, da ricercare sempre nell’Olimpo dello sport francese.
Zidane ultimo tedoforo è più di un’ipotesi
L’Equipe ha rilanciato due nomi simbolici: Martin Fourcade, grande ex campione di biathlon, e soprattutto Zinedine Zidane, che non ha bisogno di presentazioni. L’ex allenatore del Real Madrid era atteso a Marsiglia, tuttavia non è stato coinvolto aprendo così la possibilità a un suo impiego nell’ultimo appuntamento. A differenza di Fourcade, potrebbe lanciare la candidatura della Francia per le Olimpiadi Invernali del 2030, sostenuta anche dal presidente Emmanuel Macron. Manca poco e il mondo scoprirà il segreto.
Parigi 2024, la curiosità del villaggio olimpico che sconcerta gli atleti