Resta nel tunnel la Roma sconfitta all’ultimo respiro per 3-2 al Bentegodi dal Verona da una rete di Harroui ma i giallorossi possono recriminare sul secondo gol dell’Hellas palesemente irregolare. Gara da montagne russe: dopo il successo sul Torino, la Roma fa un netto passo indietro sul piano della solidità difensiva, il gol-partita è un chiaro manifesto dei problemi arretrati, ma un mezzo passo avanti sul piano della grinta e del carattere.
Sotto dopo soli 13′ per un gol “regalato” da una follia di Zalewski che consegna a Tengstedt la palla dell’1-0, la Roma replica una prima volta con un gran gol di tacco di Soulé e quando a fine primo tempo nè Marcenaro nè il Var vedono la doppia irregolarità sulla rete del 2-1 di Magnani (doppio fallo su Svilar e su Ndicka) ecco la risposta nella ripresa con Dovbyk, al quinto gol stagionale.
Nel finale succede di tutto: la Roma sfiora anche il successo ma viene castigata proprio allo scadere e ora la classifica è davvero grigia con soli 13 punti e la zona Europa lontanissima mentre l’Hellas sale a 12 punti, al 12esimo posto.
- Hellas Verona-Roma, la chiave tattica della partita
- Hellas Verona-Roma, i numeri di Juric da ex della sfida
- I top e flop dell'Hellas Verona
- I top e flop della Roma
Hellas Verona-Roma, la chiave tattica della partita
Nel Verona, schierato in campo con il solito 4-2-3-1, in avanti c’è Tengstedt; a supporto il trio formato da Suslov, Kastanos e Lazovic. Parte dalla panchina Mosquera. Torna, invece, tra i pali Montipò.
Nella Roma, in campo con il 3-4-2-1, non c’è Dybala dal 1′; in avanti torna Dovbyk come prima punta, Pellegrini gioca sulla trequarti in coppia con Soulé. Juric schiera, in mezzo al campo, la coppia Koné – Le Fee con Zalewski e Celik sulle corsie laterali. Davanti a Svilar, confermata la difesa a tre formata da Mancini, Ndicka e Angelino.
Gara di grande intensità: il Verona tenta di costruire il gioco, la Roma invece punta alla riaggressione per riconquistare il pallone e ripartire in contropiede. La squadra di Zanetti sfrutta maggiormente il gioco sulle fasce per guadagnare metri mentre i giallorossi preferiscono restare compatti al centro.
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Hellas Verona-Roma, i numeri di Juric da ex della sfida
La Roma, insieme a Parma, Venezia e Lecce, è una delle quattro squadre che non ha ancora vinto in trasferta in questo campionato: 4 pareggi e 2 sconfitte nelle 6 gare giocate lontano dall’Olimpico.
Ivan Juric, ex della sfida, non solo non vince ma perde anche l’imbattibilità contro l’Hellas Verona: 4 successi, 2 pareggi e 1 sconfitta in 7 precedenti. Inoltre, il tecnico croato ha sfidato in carriera 6 volte Paolo Zanetti, battendolo solo in un’occasione, ottenendo 4 pareggi e perdendo due partite.
I top e flop dell’Hellas Verona
- Tengsted 7.5. Segna l’1-0 dopo aver intercettato un retropassaggio da suicidio di Zalewski.
- Harroui 7. Entra nel secondo tempo, al 62′, e cambia le sorti del match: sfrutta un erroraccio di El Shaarawy e mette a segno il 3-2
- Magnani 6.5. Si infila tra Dovbyk e N’Dicka e, da calcio piazzato battuto da Duda, trova la rete del 2-1 co un colpo di testa. Al 52′, in fase difensiva, sbaglia la marcatura su Dovbyk e concede al bomber ucraino di trovare la rete del pareggio.
- Duda 6.5. Batte un calcio d’angolo al 34′, esattamente sul portiere avversario, e trova il compagno Magnani che di testa trova la rete del raddoppio.
- Montipò 5.5. Subisce due reti da posizione ravvicinata su cui però può farci poco o nulla.
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I top e flop della Roma
- Soulé 7. Di tacco trova la rete del pareggio (1-1) sfruttando un assist di Zalewski.
- Dovbyk 7. Al 52′ si inserisce in area, brucia la difesa avversaria e realizza il 2-2.
- Celik 6.5. Abile nel fornire dalla destra un assist a Dovbyk che vale il pareggio per i giallorossi.
- Zalewski 5.5. Protagonista in bene e in male: gol annullato per fuorigioco, poi con un retropassaggio suicida concede a Tengsted l’ 1-0 e, infine, un assist per Soulé.
- El Shaarawy 5. Regala il 3-2 al Verona con una clamorosa palla persa che favorisce Harroui.