“Continuità“, questa è la parola chiave che serve alla Roma per staccarsi dai fantasmi del passato. I giallorossi non possono più cadere negli stessi errori e dopo la vittoria contro il Torino, a Verona contro la squadra di Zanetti è contemplato un solo risultato, quello che vale tre punti. Juric è stato diretto in conferenza stampa. Il tecnico ha fatto chiarezza sugli infortunati, in primis su Dovbyk, poi ha parlato anche della gestione di Dybala e del suo ruolo in campo, di Soulé e dell’esclusione dei senatori nell’ultimo match.
- Verona-Roma, la conferenza di Juric
- Le condizioni di Soulé, la gestione Dybala e l'opzione Dahl
- Roma, con il Torino svolta o illusione?
Verona-Roma, la conferenza di Juric
L’allenatore della Roma ha subito fatto il punto su Dovbyk, assente nell’ultima partita per infortunio: “Vediamo oggi come sta, dovrebbe allenarsi e poi decideremo“. Su Pellegrini e Cristante, esclusi dai titolari nel match vinto contro il Torino: “Di nuovo out? Devo valutare in base anche a chi ha recuperato o no. A me non cambia chi gioca o no“. Sui prossimi avversari: “Verona è un ambiente che spinge tanto per la squadra, hanno giocatori veloci e tecnici. Ora arrivano da un periodo negativo e saranno incattiviti e avranno voglia di riscatto. Sarà una partita difficilissima”.
Il tecnico ha poi analizzato il valore della propria rosa: “Abbiamo tanti giovani con margine di crescita importante e si può fare risultato anche con loro. Secondo me abbiamo una squadra equilibrata, in ogni caso non guardo l’età. I più piccoli possono migliorare, mentre i più grandi sono una garanzia. Ora dobbiamo dimostrare che siamo un gran gruppo e dobbiamo dare continuità alla vittoria contro i granata, altrimenti non avremo fatto nulla”.
Le condizioni di Soulé, la gestione Dybala e l’opzione Dahl
Juric ha poi spiegato la gestione di Soulé, che nelle ultime tre partite tra Serie A ed Europa League ha giocato solo 11 minuti, nel finale contro l’Inter: “Poco utilizzato? Ha giocato praticamente tutte le partite prima di ammalarsi, per cui non vedo problemi. Poi abbiamo giocatori simili, penso a Baldanzi e Dybala, quindi bisogna fare una scelta. Serve pazienza e serenità, anche se il nostro ambiente richiede fretta. Ma ho avuto l’esperienza con altri giovani calciatori come Ricci e Zaccagni e so come lavorarci”.
La gestione di Dybala è fondamentale per la Roma, che ha bisogno della sua qualità per risolvere partite complicate. La Joya contro il Torino ha giocato da punta al posto di Dovbyk e ha dimostrato di saperlo farlo. Aveva interpretato questo ruolo anche con il Palermo e a volte con la Juve, anche se l’argentino sprigiona le sue qualità quando non è spalle alla porta. Ma il tecnico giallorosso non ha dubbi su di lui: “Ha colto la sua importanza in campo, l’altro giorno ha fatto il falso nove ma lui ha una libertà maggiore rispetto agli altri perché ha un grande senso dello spazio e sa come interpretare la partita“.
Sulle condizioni di Zalewski: “Aveva solo i crampi. Dahl? Lo vedo un po’ come Angelino, sono simili. Hanno meno tecnica, ma più piede, ora vedremo come proporlo, se come braccetto o esterno”. Lo svedese ancora non ha esordito con i grandi, ha giocato solo una partita in Primavera e può essere sicuramente una soluzione in più in questo calderone di partite.
Roma, con il Torino svolta o illusione?
Quando a Roma subisci delle goleade, la città si ferma e i tifosi diventano rumorosi. Il 5-1 con la Fiorentina ha portato Juric a fare delle scelte, alcune anche dure come l’esclusione di due senatori contro il Torino: Cristante e Pellegrini. I giallorossi hanno ritrovato una maggiore fluidità e non hanno perso compattezza. Una nuova soluzione che ha riportato i tre punti nella Capitale dopo tre giornate a secco in Serie A. “Non mi importa chi gioca titolare” – Juric è stato chiaro. Ora arriva l’ostacolo Verona e per Dybala e compagni sarà necessario dare continuità per non rischiare di riaprire la ferita che ancora non si è rimarginata.