Chiamatelo mago, chiamatelo stratega, chiamatelo Sir Ranieri: è lui il simbolo della rinascita del Cagliari. A un quarto d’ora dalla fine della precedente partita col Frosinone i sardi sembravano la maggiore candidata per la retrocessione in B, ora – dopo la rimonta per 4-3 sui ciociari e il successo odierno sul Genoa, frutto soprattutto delle intuzioni del tecnico – il Cagliari (al terzo successo di fila compreso quello in coppa Italia) sarebbe fuori dalla zona retrocessione, classifica alla mano.
Battuto anche il Grifone per 2-1 dopo una prova di carattere e sofferenza. Botta e risposta a inizio ripresa con Viola che segna dopo soli tre minuti dal suo ingresso in campo e Gudmundsson che pareggia immediatamente e stabilisce un record con 5 gol in questo campionato, sei totali in Serie A e il primo posto tra i giocatori islandesi per numero di reti nella competizione (supeato Emil Hallfredsson), poi Zappa -altra intuizione di Ranieri- che su assist di Petagna segna il gol-partita. Il Genoa resta a 11 punti ed è risucchiato nella zona calda.
- Cagliari-Genoa, la chiave tattica
- I top e flop del Cagliari
- I top e flop del Genoa
- Cagliari-Genoa: il tabellino del match
Cagliari-Genoa, la chiave tattica
Il Cagliari riparte con il 4-3-1-2 dopo la grandissima vittoria in rimonta con il Frosinone. Ranieri in avanti punta tutto sul piano della velocità e non della fisicità inserendo due seconde punte come Oristanio e Luvumbo, rinunciando a prime punte fisiche come Pavoletti, Lapadula (ancora senza i 90′ minuti nelle gambe) e Petagna (stanco dopo 120′ in Coppa Italia con l’Udinese). Mancosu da trequartista diventa attaccante centrale in fase di pressing sui portatori palla del Genoa ma non convince tra le linee in fase di costruzione di gioco offensivo. Gilardino ancora senza Retegui non rinuncia al suo solito 3-5-2 con Malinovsky e Gudmundsson in avanti per evitare di sbilanciarsi troppo.
Ranieri chiede ai suoi uomini di restare compatti al centro e cede qualche metro in più agli uomini di Gilardino sulle fasce. Infatti, anche le ripartenze del Cagliari iniziano quasi tutte dal centro – e non dalle corsie esterne- come nell’azione del gol poi annullato a Luvumbo per fuorigioco. Il Genoa non riesce attraverso il gioco a scardinare il centrocampo e la difesa del Cagliari ed è costretto a lanciare palla lunga in profondità dalla difesa verso gli attaccanti.
Sul piano dell’atteggiamento, entrambe le squadre hanno mostrato paura di perdere durante tutta la prima frazione di gioco. Ranieri cambia subito nel secondo tempo e risolve tutto: fuori Mancosu e dietro Viola -che trova il gol dopo 3 minuti dal suo ingresso- e Zappa -anche lui in gol- al posto del centrale di difesa Hatzidiakos per non rinunciare alla profondità sulle fasce. Due mosse vincenti che regalano il successo ai sardi.
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I top e flop del Cagliari
- Viola 7.5. Dopo soli tre minuti in campo dal suo ingresso nel secondo tempo riesce a trovare una rete super dal limite dell’area a mezza altezza sul palo opposto.
- Luvumbo 6.5. Aveva segnato anche un bel gol nel primo tempo, poi annullato, bruciando in rapidità la difesa del Genoa e concludendo su controbalzo in porta. Nel secondo tempo cerca la profondità cercando di guadagnare metri in avanti sul suo lato sinistro. Si divora una occasione gol al 62′: sfrutta un errore difensivo per ripartire in velocità ma quando arriva sotto porta non serve i compagni e si fa anticipare.
- Oristanio 6.5. Dopo un primo tempo in cui non si è mai visto, trova un buon assist per Viola sulla destra.
- Zappa 7. Il Cagliari era in netta sofferenza nel primo tempo sulle fasce e dal suo ingresso in campo la partita è cambiata: con un tiro di collo pieno sul primo palo batte Martinez e riporta in vantaggio il Cagliari. Sulla destra qualche cross lo sbaglia anche ma i metri che guadagna in avanti pesano di più.
- Mancosu 5. Viene schierato in posizione di trequartista ma non è abile a giocare tra le linee e a lanciare i compagni verso la porta. La sostituzione dopo 45 minuti era inevitabile.
- Goldaniga 3. Tre come il suo numero di maglia. Viene spostato dalla posizione di laterale difensivo destro al centro della difesa, dopo l’ingresso di Zappa, e combina la frittata: dopo pochi minuti dal vantaggio, inciampa, si butta a terra, devia la palla di testa e non recupera nell’alzarsi, consentendo a Gudmundsson di far gol. Imbarazzante gesto tecnico difensivo. Va a ‘picchiare’ Gudmundsson -rispondendo ad suo un gesto di stizza- e rimedia un’ammonizione.
I top e flop del Genoa
- Vasquez 6.5. E’ l’asso difensivo di Gilardino, gioca da centrale sinistro ma per due volte da calcio piazzato si infila sulla fascia opposta. Alla seconda occasione viene lasciato libero dalla difesa del Cagliari e colpisce una traversa.
- Gudmundsson 7. Il suo pallonetto al volo sul secondo palo è di grande qualità: sfrutta un errore difensivo e conclude da dentro area alle spalle di Scuffet che vola nel vuoto.
- Caricol 5.5. Non è in forma l’esterno sinistro del Genoa: traversoni sbagliati, poca precisione nelle palle lunghe.
- Malinowsky 5. Poco incisivo in avanti, troppo duro in fase difensiva. Commette falli evitabili nel tentativo di recuperare palloni. Vince pochi duelli uno contro uno e nei dribbling non salta quasi mai l’uomo.
- Badelj 5. Non fa da filtro a centrocampo per chiudere la rete di passaggi e le ripartenze del Cagliari.
Cagliari-Genoa: il tabellino del match
CAGLIARI (4-3-1-2): Scuffet; Goldaniga, Hatzidiakos (46′ Zappa), Dossena, Augello; Jankto (78′ Azzi), Prati, Makoumbou; Mancosu (46′ Viola); Oristanio (64′ Petagna), Luvumbo. Allenatore Claudio Ranieri.
GENOA (3-5-2): Martinez; De Winter, Dragusin, Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj (59′ Puscas), Strootman (59′ Thorsby), Martin (66′ Haps); Malinovskyi, Gudmundsson. Allenatore Alberto Gilardino.
Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata
Reti: 48′ Viola (C), 51′ Gudmundsson (G), 69′ Zappa (C)
Note: ammoniti Malinovskyi (G), Gudmundsson (G), Goldaniga (C)