Impresa doveva essere e non è stata. Ma quanto ci è andata vicina la Lazio? Tanto da tornare a casa con rammarico da questa Europa League. Perché i biancocelesti l’avevano recuperata col Bodo Glimt, portando il match fino ai supplementari con i gol di Castellanos e Noslin. Dia aveva poi messo a segno il gol qualificazione. O così doveva essere perché i norvegesi l’hanno rimessa a posto con Helmersen fino a passare poi ai rigori. L’eliminazione delle aquile costa caro: sarà la Spagna, certa del secondo posto nel ranking Uefa, a qualificare cinque squadre in Champions.
- Le scelte di Baroni e Knutsen
- Meraviglia di Taty dopo un avvio difficile
- La partita infinita: i cambi la ribaltano
- Fatali i rigori: Lazio eliminata
- Le pagelle della Lazio
- Top e flop del Bodo
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Le scelte di Baroni e Knutsen
Il 2-0 dell’andata è un macigno per la Lazio di Baroni che vuole comunque provare a ribaltarla. Per l’occasione Pedro viene individuato come l’uomo ideale per agire da trequartista a supporto di Castellanos. Il resto è la consueta formazione tipo dei biancocelesti, con Mandas in porta. Squadra che vince non si cambia: Knutsen fa suo questo credo e ripropone il medesimo 11 della settimana scorsa.
Meraviglia di Taty dopo un avvio difficile
Chi si aspettava una Lazio subito arrembante viene immediatamente tradito. Perché il Bodo ad essere più aggressivo con il team di Knutsen che vuole provare a fare la partita anche al ritorno. I norvegesi non hanno fatto i conti con Isaksen dal cui spunto nasce l’1-o meravigliosamente segnato da Castellanos di tacco dopo 20 minuti. Dopo un avvio complicato, le Aquile prendono le misure all’avversario ribaltando l’inerzia del match.
La partita infinita: i cambi la ribaltano
Nel secondo tempo la Lazio continua ad attaccare. Il Bodo Glimt non si evidenzia per sportività : l’episodio più discutibile è l’allontanamento di un pallone da parte del tecnico Knutsen che provoca le proteste capitoline. I biancocelesti ci provano a testa bassa, con i norvegesi pronti a ripartire in contropiede.
Questo è il leitmotiv della ripresa. Quando tutto sembra perso nei minuti di recupero sbuca Noslin che rende proficuo il 13esimo angolo della partita dei laziali. Che spinge il match ai supplementari. A quel punto tocca a Dia nell’extra-time provare a chiudere i conti e regalare a Baroni una meravigliosa quanto inaspettata qualificazione. Tutto finito? No, perché Helmersen brucia Hysaj e fa 3-1.
Fatali i rigori: Lazio eliminata
Il Bodo Glimt chiude senza centravanti poiché Helmersen, proprio l’autore del gol, si fa espellere dal direttore di gara. La superiorità numeri dei biancocelesti dura giusto un paio di minuti prima che vengano decretati i calci di rigore. Nella lotteria finale Tchaouna, Noslin e Castellanos sono imprecisi dal dischetto e condannano la Lazio. In semifinale ci vanno i norvegesi. Ma gode pure la Spagna che avrà 5 squadre nella prossima Champions.
Le pagelle della Lazio
- Mandas 5,5 Salva il risultato su Hogh ma è tutt’altro che impeccabile sul gol di Helmersen.
- Lazzari 6 Inizio in salita, poi prende le misure all’avversario e inizia a farsi vedere anche in proiezione offensiva. Perde un brutto pallone ad inizio ripresa in uscita.
- Gila 6,5 Gioca con padronanza tecnica oltre che personalità . Strappa applausi al suo pubblico.
- Romagnoli 6,5 Gara di sostanza, senza sbavature. Condita dall’assist per Noslin.
- Marusic 6 Da destra viene spostato a sinistra e fa la sua parte. Spinge poco. (Dal 68′ Nuno Tavares 6 Entra con voglia di strafare ma deve abbandonare il campo ad inizio secondo tempo supplementare per infortunio; dal 94′ Hysaj 5 Si fa bruciare da Helmersen sul 3-1. Male complessivamente).
- Guendouzi 7,5 Vivace come al solito. Non si ferma mai: encomiabile.
- Rovella 5,5 Diversi i palloni persi. (Dall’ 85′ Vecino 6 Forze fresche per gestire l’animato finale nel tentativo di rimontare prima e gestire poi).
- Isaksen 6,5 Dai suoi piedi nasce il gol di Castellanos così come molte delle occasioni blucelesti. (Dall’85’ Tchaouna 6,5 Entra con personalità ).
- Pedro 6 Generoso e faticatore. Ci prova in tutti i modi a dare una mano. (Dal 68′ Dia 7 Ha il merito del tap-in del 3-0).
- Zaccagni 6,5 Una miccia sempre accesa e pronta ad esplodere. (Dall’88’ Noslin 7 Tolta la tripletta al Napoli non è che avesse dato molto in stagione: oggi si riprende la scena).
- Castellanos 6,5 Il gol è un prodigio. Però non è altrettanto cattivo nelle successive opportunità . Il rigore? Non lo consideriamo… ma che peccato!
Top e flop del Bodo
- Helmersen 7 Quando sembra tutto finito regala al Bodo un surplus di speranza. Certo, non furbata l’espulsione a 2 minuti dalla fine.
- Hauge 6,5 Ce lo ricordiamo dai tempi del Milan. La sua carriera non ha avuto l’epilogo sperato ma il talento c’è. Non teniamo conto del rigore finale.
- Berg 6,5 Anche se soffre il centrocampo del Bodo è retto in piedi da lui. Che conosce i tempi di gioco ma sa anche sacrificarsi. Pure per lui, destino ha voluto, rigore fallito.
- Saltnes 5,5 Provoca un po’, fa lavoro sporco da gregario ma rispetto all’andata è innocuo.
- Bjørtuft 5,5 Arriva in ritardo su Castellanos. Anche se si riscatta nel corso della partita.
- Sjovold 5 Guendouzi lo manda al bar nell’azione del 3-0.
