Ma quanto ci piaciucchia questa Formula 1 dove succede tutto e il contrario di tutto tenendoci incollati alla gara fino all’ultimo giro. Sapendo che ci scappa sempre un’emozione. Forse lo sapevano Sainz e Perez che ci hanno regalato un ulteriore sussulto al penultimo giro. Un peccato per entrambi. Per il resto il Gp di Baku ha visto un gran vittoria di Piastri che l’ha spuntata su un Leclerc che forse forse qualcosina da recriminare ce l’ha nella gestione del suo rientro dopo il pit stop.
Questo e molto altro nei nostri “top e flop” in salsa azera con voti cattivi tra alti e bassi nelle nostre pagelle croccanti da Baku.
- GP Azerbaijan pagelle top: Piastri 10 e lode, gara da campione
- GP Baku pagelle top: Colapinto e Bearman 9, la bella gioventù
- GP Azerbaijan, le pagelle flop: Leclerc si lascia sorprendere facilmente
- F1, le pagelle Gran Premio di Baku
- F1: dopo Baku altro back to back, si va a Singapore
GP Azerbaijan pagelle top: Piastri 10 e lode, gara da campione
Alla faccia delle nuove papaya rules. Oscar che in teoria da Baku avrebbe dovuto aiutare Norris nella corsa al mondiale si va a prendere il Gp con una gara magistrale dal primo all’ultimo giro. Gestione da campione nella prima fase, poi ha spinto, ha sorpreso Leclerc nel sorpasso decisivo e poi ha difeso come un leone chiudendo la porta a tutti gli attacchi della Ferrari. Cosa volete di più? Un campione nemmeno tanto in erba. Consacrato!
GP Baku pagelle top: Colapinto e Bearman 9, la bella gioventù
Alla seconda gara in F1 vanno a punti dimostrando grande costanza alla faccia dei veterani. Ollie si mette dietro Hulkenberg e forse forse la Haas dovrebbe lasciare a casa dove è adesso Magnussen. Franco si sta godendo alla grande questa finestra nel circus sapendo che dovrà lasciare a malincuore il volante a Sainz. Vien da dire peccato. E se Audi ci facesse un pensierino?
La cronaca e il report del Gran Premio di Azerbaijan
GP Azerbaijan, le pagelle flop: Leclerc si lascia sorprendere facilmente
La perfezione di Monza lascia spazio al più classico dei “what if”. Se lo è chiesto lo stesso Leclerc a cui è difficile dare un voto. Perchè se fai la pole e arrivi secondo nessuno si sogna di darti una insufficienza. Resta quel pizzico di delusione per un sorpasso subito troppo facilmente senza opporre la minima resistenza che poi Piastri gli ha restituito con gli interessi. Troppo ottimista Charles stavolta nel pensare che tanto prima o poi lo avrebbe ripassato. Ed invece il monegasco deve ringraziare il papocchio tra Sainz e Perez se ha mantenuto il podio.
F1, le pagelle Gran Premio di Baku
- Carlos Sainz (Ferrari) 5: voleva fare il colpaccio, due sorpassi in un colpo, ritrovarsi da quarto a secondo in un amen. Mannaggia. Forse troppo ottimista il buon Carlos che dopo aver passato Perez voleva infilare anche Leclerc ma alla fine è stato infilato nel vero senso della parola dal messicano combina guai. E come si dice dalle nostre parti ha perso capra e cavoli.
- Sergio Perez (Red Bull) 5: l’altra faccia del papocchio finale. Come rovinare una gran gara su una pista che è più casa sua di Mexico City. Ma il buon vecchio Perez è emerso proprio nel finale: si fa chiudere da Leclerc quando aveva in mano il sorpasso, viene passato da Sainz in accelerazione e poi pensa bene di adagiarsi sullo spagnolo vista l’ora della siesta. Peccato che la fisica non permetta a due gomme a 300 all’ora di convivere insieme… ma questo Checo forse non lo sapeva.
- Lewis Hamilton (Mercedes) 5: week end in sordina, iniziato male e finito peggio. Non era la gara di Lewis, alla fine due punti che gli servono quasi a niente.
- Lando Norris (McLaren) 6: gara rovinata al sabato con quello svarione sulla bandiera gialla che riesce a raddrizzare con una tenacia che sembra venire fuori solo quando tutto appare perso.
- Max Verstappen (Red Bull) 4: ad un certo punto Federica Sciarelli voleva avere aggiornamenti sul campionissimo desaparecido. Addirittura surclassato da Perez prima che il messicano si dedicasse all’autoscrontro.
- Alonso (Aston Martin) e Russell (Mercedes): fanno la loro gara senza infamia e senza lode, ciascuno secondo le proprie possibilità, poi quando Perez e Sainz decidono che devono stare “vicini vicini” in stile Paperissima, loro si ritrovano, uno sul podio l’inglese, l’altro magicamente sesto. Ringraziare il duo iberico-messicano.
F1: dopo Baku altro back to back, si va a Singapore
La pausa estiva è oramai un lontano ricordo per la F1. Dopo Olanda e Monza, all’orizzonte c’è un altro back to back. Il calendario del Mondiale 2024 porta tutti a Singapore che sulla carta potrebbe essere un’altra pista Ferrari, dove lo scorso anno vinse Sainz, unico successo fuori dal dominio Red Bull.