Italia-Inghilterra 1-2: Rice e Kane tramortiscono gli Azzurri, Retegui bagna l’esordio con un gol che riapre il match. Nella prima gara del girone C valevole per le qualificazioni a Euro 2024, l’Italia viene sconfitta a Napoli dall’Inghilterra, passata in vantaggio con l’acuto di Declan Rice, classe 1999, che punisce gli uomini di Roberto Mancini dopo 13′ di gioco: tap in in mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo che la difesa azzurra ha gestito male, lasciando il centrocampista del West Ham libero di calciare a colpo sicuro.
Il raddoppio inglese arriva al 43′ della prima frazione di gioco: tocco di mano di Di Lorenzo in area italiana, il Var decreta che è calcio di rigore. Kane sul pallone: Donnarumma a destra, palla a sinistra. per Kane si tratta di un gol da celebrare perché diventa, con 54 reti in Nazionale, il bomber più prolifico. Staccato Wayne Rooney.
Nella ripresa l’Italia comincia col piglio giusto e riesce a dimezzare lo svantaggio con Retegui: è il 12′ quando l’attaccante raccoglie una pennellata di Pellegrini e conclude a rete spiazzando Pickford. Dopo sei gare da imbattuti, gli Azzurri si piegano all’Inghilterra.
- Italia-Inghilterra 1-2: le cause della sconfitta Azzurra
- L’Italia di Mancini ripartiva da Napoli
- Italia-Inghilterra 1-2 gli highlights del match
- Le pagelle di Italia-Inghilterra 1-2
- Qualificazioni Euro 2024: la classifica del girone C
- Qualificazioni Europei 2024: il regolamento
Italia-Inghilterra 1-2: le cause della sconfitta Azzurra
Inghilterra superiore in tutto nella prima frazione di gioco: fisicamente, psicologicamente, tatticamente, tecnicamente. L’Italia ha sofferto in fase di possesso e non possesso ed è parsa troppo leggera. Mai in partita – nei primi 45′ – gli Azzurri, che pure erano partiti su ritmi alti. Male il centrocampo: Jorginho in tilt, pesa sulla sua prestazione anche l’errore che ha portato al raddoppio inglese. Verratti è il solito, altalenante: giocate di lusso e momenti di buio. Retegui in gol all’esordio: prova generosa, ha doti, gli va concesso minutaggio.
Pellegrini fa 50′ di nulla poi inventa un assist al bacio per Retegui: è il momento in cui gli si accende la luce. Poi Mancini lo sostituisce. Berardi avulso dal contesto. La difesa, eccezion fatta per i due laterali che hanno speso chilometri e stretto i denti, è ancora da registrare: Toloi e Acerbi sono parsi esattamente quello che sono, ovvero due che non avevano mai giocato insieme fino a prima di stasera.
Il problema vero è che l’Italia è in fase sperimentale: si può sperimentare, forse, contro Malta. Già contro Macedonia del Nord e Ucraina diventa un rischio, figuriamoci se di fronte c’è l’Inghilterra.
L’Italia di Mancini ripartiva da Napoli
Di acqua sotto i ponti, dalla finale di Euro 2020-2021 dello scorso 11 luglio 2021, ne è passata parecchia. L’Italia che batté gli inglesi e mise a tacere Wembley ai rigori, archiviando il secondo Europeo della storia dopo quello del 1968, era una squadra che credeva ai miracoli.
Fisicamente in salute, psicologicamente forte. Sembrava l’inizio di un ciclo: qualche puntello, diversi innesti e sarebbe stata grande Italia. Invece, da lì a un tiro di schioppo, il gruppo di Mancini passò dall’euforia alle lacrime. Dal trofeo alzato al cielo alla seconda qualificazione consecutiva mancata a un Mondiale. Improvvisamente, era diventata una Nazionale che aveva smesso di credere ai miracoli. Fisicamente imballata, psicologicamente fragile. Tutti a dire: la fine di un ciclo mai decollato. Va così, il calcio.
La ricostruzione di Roberto Mancini
Va che gli appassionati si sono schierati fin da subito dalla parte di Mancini, il meno colpevole di tutti di un tracollo inatteso; che il Mancio ha deciso di restare al suo posto e ripartire da capo; che una Nazione intera ha chiesto basta: basta assenze quando conta esserci.
E si riparte così, con volti nuovi a fare l’alter ego degli esperti. Con la cornice di Napoli tinta d’azzurro – un po’ più scuro rispetto a quando giocano Lobotka e compagni – ma sempre azzurro vivo: la spinta di un Maradona vestito da più di 40mila spettatori – oltre duemila i supporters inglesi – è il dodicesimo uomo indispensabile. Con il remake della finale di Wembley a dare il là al nuovo corso della nazionale italiana.
Italia-Inghilterra la diretta live testuale della partita
Italia-Inghilterra 1-2 gli highlights del match
Mancini opta per il 4-3-3 e consegnale chiavi della squadra al trio di mediana, il punto focale dal quale si prova a ricostruire. Jorginho, Verratti(capitano per una sera) e Barella: luce accesa. Quattro di retroguardia davanti a Donnarumma: Di Lorenzo e Spinazzola sugli esterni, Acerbi e Toloi centrali. Tridente offensivo più inedito che mai: l’esordiente Retegui tra Berardi e Pellegrini. Southgate replica l’identico modulo: Pickford tra i pali con la quaterna di difesa composta da Walker, Maguire, Stones e Shaw. Centrocampo a tre: Rice, Bellingham, Phillips. Sorpresa in attacco: fuori Foden, dentro Grealish che affianca Saka e Kane.
Gigi D’Alessio e Clementino cantano l’inno d’Italia
Sono i due cantanti partenopei – Gigi D’Alessio e Clementino – a intonare l’inno italiano prima dell’inizio del match e a trascinare i presenti sugli spalti. Esecuzione quasi a cappella di “Fratelli d’Italia“.
L’Italia ricorda Gianluca Vialli
Una scritta dentro il colletto delle maglie dei calciatori azzurri in memoria di chi il calcio italiano lo ha segnato per sempre: Gianluca Vialli. Quattro parole a incidere l’eternità: “Luca, Azzurro per sempre“. Le immagini dell’attaccante deceduto prematuramente per un tumore al pancreas, sono state trasmesse dagli schermi dello stadio: applausi scroscianti, commozione nella panchina Azzurra.
Rice firma il vantaggio dell’Inghilterra
Una buona Italia nei primi minuti di gioco, con gli Azzurri bravi a pressare e cercare con frequenza Retegui, punta più offensiva. L’Inghilterra è sorniona ma sfrutta a dovere la prima occasione utile: è il 13′ quando gli inglesi fanno valere supremazia fisica e stazza, bravo Rice a sfruttare a dovere una serie di rimpalli da calcio d’angolo che gli consentono di piazzare il tap in vincente a pochi passi da Donnarumma.
Harry Kane miglior marcatore con la maglia dell’Inghilterra
Al 43′ del primo tempo arriva il raddoppio inglese: calcio di rigore assegnato da Jovanovic dopo un consulto al Var per un fallo di mano di Di Lorenzo che tocca il pallone con il braccio largo. Donnarumma spiazzato, Kane firma la rete numero 54 con la maglia dell’Inghilterra e stacca Rooney, fermo a 53. L’attaccante del Tottenham diventa il bomber più prolifico degli inglesi.
Retegui, esordio in Azzurro con gol
Al 12 della ripresa scocca l’ora del debuttante: dopo una prima frazione generosa, Retegui si sblocca raccogliendo palla da Pellegrini e presentandosi a tu per tu con Pickford. L’italiano è freddo e sicuro: guarda l’estremo avversario e lo manda a buttarsi dalla parte opposta rispetto al pallone.
Le pagelle di Italia-Inghilterra 1-2
Bene Retegui tra gli Azzurri, Donnarumma decisivo in almeno un paio di occasioni. Spinazzola e Di Lorenzo, nonostante il fallo di mano che ha portato gli inglesi a beneficiare del penalty, chiudono bene. Male Jorginho, Pellegrini si salva con l’assist. Tra gli inglesi brilla il talento di Grealish, Rice si candida a essere uno dei top player di domani. Kane efficace, concreto, nella storia.
Pagelle Italia
- Donnarumma 6,5: non ha colpe sui gol, si fa spiazzare sul rigore ma salva la porta in almeno due occasioni con altrettanti interventi da campione. Fonte:
- Di Lorenzo 6: si danna ed è uno dei più attivi anche quando la Nazionale non gira manco per niente. Il tocco di mano è una ingenuità che paga a caro prezzo e costa il gol che – di fatto – chiude i giochi ma non si fa condizionare dall’episodio e, anche successivamente, continua a macinare chilometri e a garantire il suo contributo nelle due fasi.
- Acerbi 5,5: incerto, a tratti insicuro e non è da lui. Paga lo scarso feeling con il compagno di reparto ma è a lui che ci si affida per tenere a bada le sortite offensive avversarie.
- Toloi 5,5: comincia in maniera titubante, ha responsabilità sulla rete del vantaggio inglese ma cresce con il passare dei minuti. Acerbi lo prende per mano e lui si fa portare.
- Spinazzola 6: fa il motorino, avanti e indietro. Conferma il buon momento e una condizione di forma in notevole miglioramento.
- Barella 6: grinta e carattere non mancano mai. Rispetto al solito, gli tocca una prova di contenimento e – tra botte prese e date – il bilancio si pareggia.
- Jorginho 5,5: errori grossolani tra fraseggi cristallini. Geometrie fluide: pesa tanto quello svarione che ha regalato agli inglesi la ripartenza del raddoppio.
- Verratti 5,5: irrita e incanta. Quando incanta l’Italia costruisce le cose migliori della serata. Quando irrita rischiamo di subire l’imbarcata.
- Berardi 5: non entra in partita. Parecchio movimento, nessuna conclusione. Manca la magia, manca il guizzo, manca l’affondo, manca il cambio di passo.
- Retegui 7: bagna l’esordio con un gol che è mix di freddezza e tecnica. Un’occasione importante, un’occasione sfruttata. Mobile per tutta la gara, gli mancano ancora i movimenti giusti ma ha mostrato di meritare la fiducia di Mancini.
- Pellegrini 5,5: prova negativa, per un tempo non si vede. Sembra l’ombra di quel talento che è (stato). Nella ripresa gioca uno scampolo: giusto il tempo di piazzare un assist al bacio che Retegui capitalizza.
- CT Mancini 6,5: fa bene a tentare ogni strada utile per trovare la quadra. L’Italia del primo tempo ha deluso, quella della ripresa lascia ben sperare. Mancano almeno due o tre elementi di spessore, l’attacco è da inventare.
Le pagelle dell’Inghilterra
- Pickford 6: reattivo quando chiamato in causa ma gli tocca solo l’ordinario.
- Walker 6: roccioso, tenace, osso duro.
- Maguire 6,5: lui è inscalfibile. Un muro che fa a spallate e non tira mai indietro il piede.
- Stones 6: meglio nel primo tempo, quando non corre pericoli. Nella ripresa qualche incertezza di troppo. Fonte:
- Shaw 5: due gialli in due minuti, se devi difendere un vantaggio minimo, non si giustificano.
- Rice 7: gran bella scoperta. Ottimo incontrista, si propone in avanti con personalità. Il gol sugella una prova di qualità e quantità.
- Bellingham 6,5: ordine e geometria.
- Phillips 6,5: a lui tocca anche il lavoro sporco. E si sporca che è un piacere.
- Saka 6,5: dinamico, in movimento per tutta la gara, cambia fascia e prova a non dare riferimenti. Apre varchi a Kane. Fonte:
- Kane 7: il rigore e tanta sostanza. Entra di diritto nella storia inglese: bomber più prolifico di sempre.
- Grealish 6,5: lampi di luce, assist al bacio, giocate da applausi.
- CT Southgate 7: squadra quadrata, gioco pulito e la sensazione che – prima o poi – il gol arrivi. Gli inglesi fanno gli arcigni solo nella seconda parte del match, per 60′ hanno fatto la partita.
La pagella dell’arbitro
Arbitro: Jovanovic (Ser). La tiene in pugno fino alla fine. Bene nelle decisione disciplinari, sventaglia i cartellini quando necessario. Sacrosanto il doppio giallo a Shaw, sebbene la seconda ammonizione arrivata con ritardo. Bene anche il consulto al Var in occasione del rigore concesso agli inglesi.
Qualificazioni Euro 2024: la classifica del girone C
Inserite nel girone C di qualificazione a Euro 2024 insieme a Ucraina, Macedonia del Nord e Malta, Italia e Inghilterra non sono state le uniche nazionali del gruppo a giocare in serata. In concomitanza si è disputata anche Macedonia del Nord-Malta (2-1), ha riposato l’Ucraina.
La classifica del girone C
- Inghilterra 3
- Macedonia del Nord 3
- Italia 0
- Malta 0
- Ucraina 0
Qualificazioni Europei 2024: il regolamento
Sono 24 le Nazionali che si presenteranno al via per Euro 2024 ma solo 23 possono strappare un pass, visto che uno spetta di diritto alla Germania quale paese ospitante. Le qualificazioni sono affidate alla cosiddetta fase a gironi: sono dieci in totale – dalla A alla J – di cui sei da cinque squadre e quattro da sei Nazionali. Accedono agli Europei 2024 le prime due classificate di ogni gruppo, ovvero venti squadre attraverso la qualificazione diretta.
Le rimanenti quattro provengono dalla fase a spareggio della Nations League 2022/23: a contendersela, dodici squadre individuate tra le vincitrici delle leghe A, B, C. Qualora una o più di esse avesse già ottenuto l’accesso diretto a Euro 2024 attraverso la fase a gironi delle qualificazioni, verrebbe (o verrebbero) sostituita/e da quelle con posizione in lega immediatamente successiva.
Gli spareggi sono in programma a marzo 2024: sei gare di semifinale da cui si qualificheranno altrettante Nazionali. Le sei squadre, abbinate tra loro due a due, disputeranno le tre finali che daranno modo alle tre Nazionali vincenti di approdare in Germania.
Per giocare gli spareggi si scenderà in campo a marzo del 2024: ad essere sorteggiate saranno 6 semifinali. Le sei squadre che raggiungeranno le 3 finali previste, si affronteranno per il definitivo accesso all’Europeo del 2024.