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Pagelle Top Serie A di fine stagione: viaggio nell'olimpo dei migliori, da Osimhen a Lautaro

Il Napoli fa la voce grossa anche tra i migliori del campionato di serie A: c'è Osimhen, Kvara e non solo ma chi sono i giocatori promossi di Inter, Lazio, Juventus e Roma? Scopriamolo insieme

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Siamo giunti alla fine anche di questo viaggio lungo una stagione, al netto dello spareggio salvezza tra Spezia e Verona. Il Napoli ha dominato, scudetto strameritato. Tutte le altre andrebbero messe dietro la lavagna, ma a km di distanza, tanto il distacco in campionato. L’Inter si salva con le coppe sognando la Champions, il Milan quasi, la Lazio seconda è la rivelazione. La Juve per forza di cose va rimandata con le attenuanti. A trascinare, chi più, chi meno, i nostri giocatori top, i migliori, i promossi, che per qualche settimana ci mancheranno ma che ritroveremo di certo ad agosto all’inizio del nuovo campionato.

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Napoli: tutti promossi, Osimhen e Kvara di un altro pianeta

Premessa importante: tutti i giocatori del Napoli meriterebbero 10 per quello che hanno fatto, insomma tutti promossi, ma non avremmo tempo e spazio per incensarli e metterli tutti, quindi nessuno si offenda, nessuno si senta escluso, abbiamo fatto una selezione naturale, così come ci veniva.

  • Meret 8: tutti volevano un portiere di caratura internazionale dopo l’addio di Ospina, lui silenzioso si è messo in porta, ha cominciato a parare e non ha smesso più. Determinante.
  • Di Lorenzo 9: cuore e anima di un Napoli imprendibile, non a caso capitano, tra gol e assist. Condottiero
  • Kim 10: e dire che di vedove di Koulibaly ne era pieno il mondo napoletano, il coreano di Mergellina ha conquistato tutti a suon di grandi partite. Ma come va già via? Fermate Capodichino!
  • Lobotka 9: stesso discorso per Kim, gente con le mani tra i capelli per la perdita di Fabian Ruiz, lui ha fatto spallucce e si preso il centrocampo del Napoli come fosse un incrocio tra Pirlo e Xavi. Come, abbiamo esagerato? Forse un po’, era per dare l’idea.
  • Osimhen 10 e lode: la sua stagione è da incorniciare così come lui ha incornato un po’ tutte le difese, giocatore fenomenale, anche uno status symbol con la sua mascherina.
  • Kvaratskhelia 10: doveva prenderlo mezzo mondo, alla fine l’ha preso il Napoli e si è rivelato qualcosa di fenomenale, per 6 mesi e oltre è stato immarcabile, ribattezzato Kvaradona per ovvi motivi allusivi. Impressionante.

Lazio: Sarri ha tirato a lucido Romagnoli, Luis Alberto e Felipe Anderson

  • Provedel 8: grande stagione, tanti cleen sheets, ha dimostrato di essere un grande portiere
  • Romagnoli 7,5: Lazio miglior difesa del campionato anche grazie a questo ragazzone forse lasciato andare via troppo a cuor leggero dal Milan. “Romagna mia!” per mille motivi!
  • Felipe Anderson 7,5: tornato a livelli che non gli si riconoscevano da stagioni, spesso decisivo, ha fatto anche il vice Immobile in diverse occasioni.
  • Milinkovic Savic 8: Il Sergente e Il Sergente, poche storie, ogni tanto qualche passaggio a vuoto, ma il suo peso, in tutti i sensi lo ha fatto sentire anche stavolta.
  • Luis Alberto 9: voleva andare via, poi è rimasto quasi da separato in casa, poi… e poi… beh se tutti i matrimoni finissero come la sua stagione non ci sarebbero più divorzi.

Inter: Acerbi zittisce tutti, Lautaro quasi perfetto

  • Onana 8,5: non fa una piega quando va in panca all’inizio, poi entra una volta e non esce più dalla porta. Saracinesca.
  • Acerbi 8: conferma quella legge non scritta che “i tifosi devono fare i tifosi e non i ds”. Gli interisti non lo volevano, Inzaghi sì, alla fine ha avuto ragione Simoncino. Gran stagione.
  • Dimarco 9: uno dei miglioramenti più vistosi della stagione, sulla carta parte da terzino ma si rivela una sorta di terza punta, segna gol importanti e pesanti, una spina nel fianco di tutti.
  • Dzeko 7: gioca qualche partita con la valigia in mano poi a suon di gol scalza il bestione di Lukaku dal centro dell’attacco e per mesi e mesi tira la carretta, anche in Champions. Giocatore di un’intelligenza tattica come pochi.
  • Lautaro Martinez 9: se fosse continuo sarebbe ai livelli dei fenomeni, ogni tanto si prende una pausa ma il ventello finale lo porta a casa alla grande e c’è ancora Instanbul.

Milan: poche note liete, Giroud e Tonali oltre Leao

  • Maignan 8: manca all’inizio e si sente, quando torna ci mette parecchie pezze, portierone come pochi al mondo ce ne sono.
  • Tonali 7: suona il campanello d’allarme alla giornata 1 rispetto all’annata magica del tricolore, dimostrando grande maturità, di fatti ci ha azzeccato in pieno, la sua stagione però resta sopra la media.
  • Bennacer 8: esiste un Milan con lui e uno senza lui in campo, decisamente meglio il primo.
  • Giroud 9: vista l’età non gli si poteva chiedere di più. Fa reparto, nel senso della parola, per una stagione intera prendendosi per forza di cosa le sue pause ma va in doppia cifra e regge la baracca più di una volta, highlander!
  • Leao 8: la stagione resta top ma non come la scorsa, deve migliorare nel rendimento costante, anche qui il Milan con lui in campo è un’altra roba.

Juventus: Fagioli, Miretti e Iling promossi uniche gioie

  • Szczesny/Perin 8: l’ultimo baluardo bianconero ha retto più di una volta la baracca con miracoli e prodigi.
  • Danilo 7,5: ha giocato in ogni posizione, anche fuori dal campo, capitano vero,
  • Fagioli, Miretti, Iling Jr e Next Gen7: la Young Juve lanciata da Allegri per necessità e virtù ha convinto. Fagioli più di tutti anche per una questione di età; Miretti deve trovare cattiveria, Iling è un gran bel prospetto.
  • Rabiot 8,5: pure lui con la valigia in mano è rimasto onorando finalmente un contratto pesante, l’ultimo in bianconero a suon di gol e di grandi prestazioni. Pure lui ai saluti.

Roma: oltre Mourinho c’è di più (poco)

  • Smalling 7,5: Colonna portante della difesa giallorossa sempre più determinante e decisivo pure in zona gol.
  • Dybala 7,5: arriva accolto come manco Falcao resta un grande talento tormentato dagli infortuni ma quando gioca fa la differenza come pochi, e alla fine dopo la delusione in finale di EL si toglie la soddisfazione di “eliminare” la Juve dalla prossima Europa League col rigore allo scadere con lo Spezia.

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