Alta tensione a Palermo. Di rientro dalla trasferta persa 2-1 col Cittadella, il bus che trasportava i calciatori rosanero è stato vittima di un agguato da parte di un centinaio di tifosi. È stato un vero e proprio assalto, quello all’indirizzo del pullman, contro cui sono stati lanciate pietre e bombe carte.
- Palermo, agguato choc al pullman con i calciatori
- La mossa dell'autista per evitare il peggio
- La dura presa di posizione del Palermo contro i violenti
- Anche il sindaco di Palermo condanna l'agguato
Palermo, agguato choc al pullman con i calciatori
Notte di paura per i calciatori e i dirigenti del Palermo, finiti nel bersaglio dei teppisti dopo la sconfitta col Cittadella, la quarta incassata nelle ultime cinque partite che ha fatto ulteriormente allontanare la squadra di Dionisi dalle posizioni più nobili della classifica di Serie B.
Alla crisi di risultati del club siciliano si è aggiunto l’agguato choc subito al rientro nel capoluogo. Un centinaio di pseudo tifosi ha accerchiato il pullman all’altezza del comune di Carini colpendolo con pietre, petardi, bombe carta e fumogeni. Un incubo, insomma.
La mossa dell’autista per evitare il peggio
L’inferno vissuto avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se il conducente del bus non avesse avuto la prontezza di far ritorno verso l’aeroporto. Diversi calciatori sono stati quindi costretti a raggiungere le proprie abitazioni in taxi, perché le loro auto erano parcheggiate nel centro sportivo di Torretta.
La dura presa di posizione del Palermo contro i violenti
In una nota diffusa in mattinata il club rosanero “condanna duramente l’agguato di ieri notte al pullman con a bordo calciatori, staff e dirigenti della prima squadra”.
Il Palermo continua: “Il club ha sempre rispettato ogni forma civile di contestazione da parte della tifoseria. Questo inquietante episodio offende non solo la dignità delle persone, ma anche la reputazione del Palermo Fc e della sua comunità, della città di Palermo e dei palermitani”.
Anche il sindaco di Palermo condanna l’agguato
Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino di Palermo, Roberto Lagalla, che ha condannato “fermamente l’agguato subito dal pullman del Palermo”.
“Nessun gesto di questo tipo può essere giustificabile e sono convinto che questo episodio non rispecchi l’atteggiamento e i comportamenti dell’intera tifoseria rosanero, che in Italia si è sempre distinta per fair play, anche nei momenti di contestazione, ma solo l’azione di alcuni singoli soggetti che mi auguro vengano presto individuati dalle forze dell’ordine” ha dichiarato il sindaco del capoluogo siciliano.