La finale del Masters 1000 di Montecarlo ha lasciato in bocca un retrogusto amaro, unito alla consapevolezza che il futuro è destinato in ogni caso a riservare grandi soddisfazioni. Lorenzo Musetti ha perso l’occasione di portare a casa un titolo importante, il più prestigioso della sua carriera, a causa di un infortunio che s’è palesato sul più bello. Nei prossimi grandi appuntamenti, comunque, il carrarino potrà riprovarci. E, secondo Adriano Panatta, il suo posto è stabilmente in top 10. Quello di Carlos Alcaraz, invece, è stabilmente alle spalle di Jannik Sinner. Parola dell’ex capitano azzurro di Davis.
- Panatta elogia Musetti: "È un altro giocatore, più maturo"
- Il problema di Musetti (e degli altri tennisti) secondo Panatta
- Alcaraz meglio di Sinner, ma ecco perché resta alle sue spalle
Panatta elogia Musetti: “È un altro giocatore, più maturo”
Nella sua consueta analisi alla Domenica Sportiva, Panatta ha elogiato i progressi mostrati da Musetti: “Lorenzo ha fatto un grande torneo a Montecarlo, è molto migliorato, è cambiato come giocatore. Adesso gestisce molto meglio il match e l’andamento della partita, sa accelerare quando c’è esigenza di farlo ed essere più umile quando invece c’è da soffrire. Non è più solo il giocatore che aveva colpi straordinari ma fini a se stessi. Ormai Musetti è di un’altra caratura e infatti sta per entrare nella top 10. Lui ha un talento naturale, una bellissima mano. Ora è più maturo, più giocatore di prima. Se avrà un miglioramento a livello mentale e di gestione dei match, lo troveremo fisso tra i migliori”.
Il problema di Musetti (e degli altri tennisti) secondo Panatta
Il carrarino, però, ha un problema. Condiviso pealtro con altri tennisti. “Il problema è che questi ragazzi ormai si fanno male troppo spesso. I giocatori di tennis hanno una vita sicuramente più professionale rispetto a quella che avevamo noi, però si fanno male molto di più. Questo è l’aspetto che dovrebbe far riflettere. Molti tennisti dicono che adesso si gioca di più, ma in realtà anche noi giocavamo tanto“. All’interrogativo Panatta dà anche una possibile risposta: “Forse il problema è la potenza dei colpi che si sono notevolmente alzati e vanno ad influire sui movimenti e sui muscoli degli atleti”.
Alcaraz meglio di Sinner, ma ecco perché resta alle sue spalle
Da parte di Panatta anche una considerazione dolce e amara sul trionfatore di Montecarlo, Carlos Alcaraz. Lo spagnolo alterna momenti in cui è ingiocabile per chiunque ad altri in cui sembra sparire letteralmente dalla partita. Per Panatta è proprio questa la sua caratteristica, il suo più grande pregio e anche il suo più grande limite: “Carlos è nettamente il più forte di tutti a livello tecnico. Nessuno è come lui, nel tennis di oggi. Il suo problema è che non è continuo come Sinner, che infatti è numero 1 nella classifica ATP pur essendo fermo da febbraio. Solo lo spagnolo, però, riesce a fare dei colpi straordinari che semplicemente non si possono fare, proprio come faceva Federer”.