Le certezze su Jannik Sinner, ma non solo. Per Adriano Panatta gli altri big del tennis azzurro sono destinati a far bene, dal nuovo corso di Jasmine Paolini che ha annunciato il divorzio dallo storico coach Renzo Furlan, al rilancio di Matteo Berrettini. L’occasione per estendere il suo ottimismo? La presentazione della 24ma edizione di “Banca Generali un campione per amico”, al Circolo Tennis Parioli di Roma: iniziativa che vedrà l’ex capitano azzurro di Davis e altri campioni come Andrea Lucchetta, Ciccio Graziani e Martin Castrogiovanni a contatto coi bimbi di dieci città italiane, per metterli al riparo dalla dipendenza tecnologica e da problemi di natura sociale e alimentare.
- La certezza di Adriano Panatta su Jannik Sinner
- Per Panatta Sinner può vincere a Roma e a Parigi
- L'addio di Paolini a Furlan e il Berrettini ritrovato
La certezza di Adriano Panatta su Jannik Sinner
Su Sinner solo pensieri positivi: “Sono convnto che stia sfruttando questo periodo per migliorare il gioco sulla terra e che non abbia perso forma. Si sta allenando molto, per fortuna ha mantenuto anche la vetta del ranking. A Roma sarà pronto, a volte una pausa può anche far bene. Tre mesi non sono tantissimi, di più sarebbe diventato un problema. L’accordo con la Wada? Ha fatto bene a patteggiare, perché con questi qua non sai mai dove puoi andare a finire”.
Per Panatta Sinner può vincere a Roma e a Parigi
Le parole al miele sul campione altoatesino continuano, anche se Panatta riesce nell’impresa di trovargli persino un piccolo difetto: “Jannik è un ragazzo molto intelligente e maturo, è un esempio in tutti gli sport per il suo comportamento. Forse – e qui svelato il singolare ‘difetto’ – è anche troppo perfetto”. Quindi sulle possibilità che possa vincere subito a Roma e a Parigi: “Prima o poi li vincerà, se non questo nel prossimo anno. È maturo per vincere tutto, prima o poi”.
L’addio di Paolini a Furlan e il Berrettini ritrovato
Non solo Sinner, Panatta “difende” anche Jasmine Paolini: “Avrà ponderato bene la decisione di cambiare allenatore, del resto anche Sinner a un certo ha sostituito Piatti che lo aveva cresciuto. Sono cose che succedono, i rapporti prima o poi finiscono sempre”. E sul ritorno a grandi livelli di Matteo Berrettini: “Dopo la finale di Wimbledon ha vissuto un momento di crisi, ora si sta riprendendo molto bene. Gli manca ancora un pezzettino, ma ci siamo quasi. Sull’erba resta uno dei più temibili”.