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Parigi 2024, Minisini all’attacco sull’assenza degli uomini nel sincro: “Olimpiade occasione persa”

Il grande assente nella delegazione della Federnuoto polemico nei confronti del movimento del nuoto artistico internazionale: “È mancata collaborazione per una vera svolta”

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Nella squadra della Federnuoto che, a gruppi, sta volando alle Olimpiadi di Parigi 2024 c’è un grande assente: Giorgio Minisini. Il campione azzurro del nuoto artistico, che si è ritirato dopo aver non essere stato convocato per i Giochi, ha attaccato il movimento internazionale del sincro, che non ha saputo cogliere l’occasione data dall’apertura agli uomini nella prova a squadre.

Parigi 2024, Minisini il grande assente per l’Italia

Gli appassionati lo sanno da mesi: Giorgio Minisini non fa parte della squadra dell’Italia del nuoto artistico alle Olimpiadi di Parigi 2024. Un’assenza dettata dal fatto che Cio e World Aquatics hanno aperto alla partecipazione degli uomini soltanto nella prova a squadre e non nel singolare, disciplina in cui il campionissimo azzurro eccelle. Di qui la scelta della c.t. Patrizia Giallombardo di escluderlo dalla formazione per Parigi, una scelta alla quale Minisini ha fatto seguire il suo ritiro.

Per Minisini Parigi occasione sprecata dal sincro

Intervistato da Sky Sport, Minisini ha sottolineato come anche le altre nazionali non abbiano sfruttato la possibilità di inserire atleti uomini nella prova a squadre, presentandosi con team interamente femminili. Un’occasione persa per il mondo del sincro, secondo il campione azzurro. “L’apertura agli uomini nella prova a squadre era l’unica possibile al momento – le sue parole -. Ciò che è successo dopo restituisce l’immagine culturale del nostro sport, nessuno ha voluto rendere reale questa opportunità”.

Nuoto artistico, l’attacco di Minisini al movimento internazionale

Secondo Minisini a livello internazionale è mancata quella volontà di mettersi in gioco per cambiare davvero il volto del nuoto artistico. “Una apertura di facciata ipocrita? In realtà è mancata la collaborazione per rendere questa idea reale, per far capire che era vantaggiosa. È mancato il lavoro collettivo”, ha aggiunto l’azzurro, che nel corso dell’intervista ha comunque ribadito di non avere ripensamenti circa il ritiro. “Questo sport mi ha dato tanto – le sue parole – ho cercato di restituire il più possibile ma sono arrivato al punto in cui questa collaborazione non sarebbe stata più fruttuosa”.

Nuoto artistico: il pronostico di Minisini sull’Italia a Parigi 2024

Minisini, infine, ha spiegato che l’Italia del nuoto artistico può puntare alla medaglia a Parigi 2024. “Le ragazze possono ambire a qualsiasi cosa – ha dichiarato Minisini -. Il nostro sport sta cambiando così tanto che non sempre il risultato riflette la prestazione. La medaglia è un po’ un lancio di dadi, spero che le nostre ragazze possano vivere l’esperienza olimpica al meglio”.

Parigi 2024, Minisini all’attacco sull’assenza degli uomini nel sincro: “Olimpiade occasione persa”

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