Non è stata una passeggiata, ma Sascha Zverev alla fine i conti li ha fatti tornare: contro Stefanos Tsitsipas ha rispettato in pieno il pronostico, centrando la vittoria nel quarto di finale di Parigi-Bercy e guadagnandosi l’opportunità di salire alla numero 2 del ranking ATP. Per farlo, dovrà semplicemente vincere la sua semifinale contro uno tra Holger Rune e Alex de Minaur, e a quel punto il, sorpasso su Carlos Alcaraz sarà realtà , con annessa possibilità di evitare Jannik Sinner nel proprio girone alle Nitto ATP Finals.
Col pilota automatico: basta un break per set
La crescita del tedesco è lampante, pensando anche a quel che ha raccontato il torneo parigino, al solito prodigo di colpi di scena. Tanto che dopo il forfait di Sinner e l’uscita di scena anticipata di Alcaraz il rischio per il tedesco era quello di cadere nel medesimo tranello: contro Tsitsipas, ancora lontano dai suoi fasti, c’è stato comunque da battagliare, anche se il pallino del gioco è stato costantemente in mano a Sascha, che ha rischiato qualcosa soltanto nel convulso dodicesimo gioco del primo set, quello nel quale il greco ha avuto subito una palla per replicare al break appena subito.
In realtà Zverev l’ha annullata con grande sicurezza dei propri mezzi, e a quel punto ha dovuto semplicemente mettere il pilota automatico per tirarsi fuori da ogni guaio: un break per set, 7-5 6-4 e passa la paura. Buona la percentuale di punti vinti con la prima (79%), buonissima quella con la seconda (81%). Adesso per Rune o de Minaur non sarà semplice venire a capo del teutonico, che pare davvero essere il potenziale rivale numero uno di Sinner nella corsa al torneo di fine stagione. E poi c’è anche la Davis, con la Germania che sfiderà il Canada nei quarti e poi eventualmente una tra Olanda e Spagna in semifinale.
Occasione ghiotta: i big latitano e Sascha gongola
Battendo Tsitsipas, Zverev ha sfatato il tabù dei quarti di finale, da dove era stato sempre respinto negli ultimi tre tornei ai quali aveva partecipato. Adesso però la motivazione sarà enorme: la seconda posizione nel ranking sarebbe una novità assoluta per il tedesco, che pure per provare a dare l’assalto a Sinner e alla sua numero 1 dovrebbe attendere gennaio, quando Jannik dovrà difendere i 2.000 punti conquistati a Melbourne.
Le prospettive però sono intriganti e la sensazione è che Sascha abbia perfettamente compreso le difficoltà di molti colleghi nel trovare la giusta continuità , pensando anche ai ko. recenti di Medvedev e Alcaraz, oltre che alla volontà espressa chiaramente da Djokovic di starsene alla larga da certi palcoscenici (forse fino a gennaio). Bravo Zverev a tuffarsi in una situazione per lui favorevole, anche se Parigi-Bercy ha dimostrato quest’anno che i favoriti in qualche modo hanno sempre pagato dazio. Chissà se la regola verrà rispettata anche in semifinale, dove il tedesco partirà comunque favorito.