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Parigi, Cobolli è già in formato Davis: Machac spazzato via in 54'. "Mai stato meglio". Darderi cede a Cazaux

A Parigi l'Italia si coccola un super Cobolli: Machac non entra mai in partita e il romano lo liquida in meno di un'ora. Darderi perde la battaglia con Cazaux. Sonego sfida Korda

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Cara Davis ti scrivo. Anzi: cara Davis, arriviamo. Perché anche senza Sinner l’Italia sa di essere un osso duro per tutti, e Flavio Cobolli ha voglia di recitare la parte di chi sa dove vuol andare a parare. I segnali in arrivo da Parigi sono tutti tendenti al bello: batte 6-1 6-4 il sempre ostico Tomas Machac e si prende d’imperio il secondo turno dell’ultimo Masters 1000 della stagione, mandando segnali a Volandri che vanno tutti nella direzione sperata. Perché senza Sinner c’è bisogno di un triumvirato forte, e Cobolli con Berrettini e Musetti vuol far grande l’Italia e consegnarle la terza insalatiera consecutiva.

Super Cobolli: Machac mai in partita, bei segnali dal romano

Cobolli contro Machac non ha solo vinto, ha stravinto. Il giocatore della Cechia non è praticamente mai stato in partita: brutalizzato nel primo set, ha provato a redimersi nel secondo, ma senza sortire alcun effetto. Cobolli è stato chirurgico e spietato: gli appena 6 errori non forzati testimoniano una lucidità e una capacità di incidere sempre e comunque che non lasciano spazio ad alcuna recriminazione.

Il primo parziale, durato lo spazio di soli 22’, è stato uno dei migliori mai giocati dal romano: dopo aver tenuto la battuta a zero ha subito trovato il break, quindi ha legittimato la superiorità concedendo le briciole nei suoi turni di battuta, salendo sul 5-0 con irrisoria facilità e poi chiudendo sul 6-1 con una naturalezza disarmante (appena due punti concessi a Machac nei 4 giochi nei quali l’italiano ha servito).

Nel secondo set c’è stato almeno un po’ più di equilibrio, ma nel nono gioco è arrivato il break decisivo che ha consegnato a Cobolli la possibilità di andare a sfida nel secondo turno Ben Shelton, testa di serie numero 5 del torneo, che pure dopo gli US Open ha faticato e non poco a ritrovare la forma migliore, anche a causa di qualche guaio fisico di troppo.

Flavio felice: “Mai stato così meglio, sto migliorando al servizio”

Subito dopo la vittoria, il romano ha commentato molto positivamente il debutto parigino. “Ho preparato al meglio la partita, sto lavorando sul servizio, credo si sia visto. Da varie settimane che mi trovo bene a battere e, per questo se posso, decido anche di servire per primo per prendere fiducia. Mi sono sentito deciso, sono contentissimo, ho risposto bene e la partita contro Machac è sempre difficile.

Mi sento più fresco ora che all’inizio dell’anno, sono in condizione fisica ottima e fare una partita difficile come quella contro Jannik a Vienna mi ha dato prova che sto bene e posso dire la mia. La sfida con Shelton sarà molto complicata, ma mi sento bene e gioco bene su questi campi e ho feeling coi miei colpi“.

Battere Shelton per fare un favore (anche) a Musetti

La sfida con Shelton è importante non soltanto per Flavio, ma anche per Musetti, che di fatto chiederà al connazionale di fargli un favore eliminando un diretto concorrente nella corsa a un posto nelle Nitto ATP Finals. Shelton precede il carrarino di soli 95 punti e un ko. all’esordio renderebbe assai più agevole il compito di Lorenzo, che debutterà col vincente della sfida tra Sonego e Korda in programma nel tardo pomeriggio e che arrivando almeno agli ottavi (quindi superando due turni) si garantirebbe il sorpasso e la qualificazione diretta in quel di Torino.

Si può prefigurare una sorta di “patto italiano” per agevolare Lorenzo a completare la propria opera e mettere entrambi i piedi tra i primi 8 della Race: il Cobolli visto già contro Sinner a Vienna, soprattutto quello ammirato contro Machac, non sembra avere nulla di meno rispetto a un cliente scomodo come Shelton, che pure non sta vivendo il miglior momento della sua annata.

Darderi, che peccato: cede due volte al tiebreak con Cazaux

A Parigi era impegnato anche Luciano Darderi, al quale la battaglia contro il francese Arthur Cazaux è rimasta indigesta. Doppio 7-6 incassato dal 23enne di Villa Gesell, che ha pagato dazio a un pizzico di lucidità non pervenuta nei momenti chiave che hanno deciso entrambi i set. Tanti i rimpianti lasciati per strada soprattutto per i due doppi falli commessi quando è andato a servire per il set nel secondo parziale, avanti 5-3.

A fine partita Luciano s’è detto comunque soddisfatto dei progressi mostrati sul cemento, da sempre superficie che non gli è particolarmente gradita. Sul veloce le partite sono sempre tirate, ma nonostante il risultato mi sento di poter dire che stavolta ho giocato un buon match. Peccato per quei due doppi falli che hanno un po’ compromesso quanto di buono fatto precedentemente, ma adesso voglio solo riposare e capire se andare o meno ad Atene.

Darderi è nella entry list del torneo organizzato dalla società di Djokovic, polemicamente spostato da Belgrado alla capitale ellenica: “Andrò solo se sarò una delle prime 4 teste di serie, altrimenti potrei anche decidere di fermarmi per questa stagione”.

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