Per ora è stata di parola, e di fare un passo indietro proprio non se ne parla: Arianna Fontana l’ha ribadito con i fatti, rinunciando a prendere parte alla prima gara stagionale di Coppa del Mondo in programma a Montreal nel prossimo fine settimana. Tutta colpa del braccio di ferro con la federazione, ormai in essere dalle Olimpiadi di Pechino 2022, quando la campionessa azzurra (l’atleta più medaglista a livello di pattinaggio su ghiaccio) arrivò a dichiarare di essere stata volutamente “contrastata” da parte di alcuni colleghi male, che in allenamento avrebbero anche provato a metterla fuori gioco, provocando infortuni.
Una vicenda che quando venne a galla contribuì ad alzare un inatteso quanto scomodo polverone mediatico, con l’atleta pronta a rinunciare alla partecipazione alle gare ufficiali con la divisa della nazionale italiana se non fosse stata piena luce sui fatti che lei contestava. Un braccio di ferro che s’è protratto ancora per lungo tempo e che ha portato la Fontana ad annunciare di non voler prendere parte alla prima gara della nuova stagione, a riprova della ferma convinzione di quanto va affermando da mesi.
La ricostruzione
L’olimpionica di Sondrio, classe 1990, paga a suo dire la presenza del marito e allenatore Anthony Lobello, evidentemente inviso a buona parte dei quadri tecnici federali. Dopo aver denunciato alcune strane situazioni avvenute in allenamento, dichiarando di aver dovuto letteralmente “schivare” alcuni colpi non certo involontari provocati da alcuni altri atleti azzurri, la Fontana ha accusato la Federazione di non averla mai voluta aiutare, poiché in disaccordo con la sua scelta di farsi allenare da Lobello, maturata dopo le Olimpiadi di Pyeongchang 2018.
Scelta che l’aveva “costretta” a trasferirsi per un periodo anche in Ungheria, in preparazione ai giochi di Pechino 2022. Poi, nel gennaio 2023, la situazione è precipitata con le accuse rese pubbliche dall’atleta, e la conseguente risposta piccata dei vertici federali della Federghiaccio, che ha parlato di “clima tossico” generato proprio dalla mancanza di comunicazione con la stessa Fontana, parlando di lei come di una atleta “che pensa solo a se stessa, e non alla squadra”.
Le accuse
Accuse che hanno finito per generare ulteriore confusione, con illazioni diffuse (s’è parlato anche di un possibile cambio di nazionalità: prendendo la cittadinanza USA, essendo unita in matrimonio con Lobello, Arianna potrebbe unirsi al team statunitense anche per le competizioni ufficiali, dopo essersi spesso allenata con atleti e atlete a stelle e strisce) e con la necessità di riportare tutto alla calma. Oggi Fontana, nell’annunciare il rifiuto a partecipare alle gare di Montreal, s’è limitata a dire di avere “nuovo materiale a sostegno della mia tesi”, e che “quando tutto sarà svelato, sarà un grande onore tornare a rappresentare il tricolore”.
Il messaggio social
Sono una donna di parola, quindi ho deciso di non partire per il Canada, tanto che non sono né in aeroporto, né sull’aereo diretto a Montreal. Come dico da un po’ di tempo, non gareggerò finché questa situazione non sarà risolta e tutto questo non inizierà finché l’indagine non sarà chiusa. Cosa che potrebbe avvenire tra due giorni, come tra due anni. Ma come molti di voi mi hanno detto e scritto in questi mesi, tutto ritorna, e la verità verrà fuori.
Questo il messaggio postato sui propri canali social, corredato dal pranzo con lo zio in Valmarenco, giusto per respirare un po’ l’aria buona delle montagne lombarde. Non è mancato però un endorsment per i tanti atleti azzurri pronti a debuttare nelle gare della nuova stagione:
Anche se non gareggio, ci sono altri atleti italiani in gara che hanno bisogno del nostro sostegno e del nostro tifo! Colgo quindi l’occasione per augurare buona fortuna a loro, ai veterani, a chi è alla prima esperienza e a chi ormai ci ha preso gusto! In bocca al lupo anche ai miei compagni di allenamento di questi mesi, la fatica è finita, ora inizia il divertimento!!! E buona fortuna a tutti i pattinatori che gareggeranno a Montreal Un’altra stagione piena di azione, adrenalina e successo sta per iniziare!
A questo punto, la palla torna nei piedi della Federghiaccio, col presidente Andrea Gios che dovrà cercare una volta di più di venire “a dama” di una situazione tanto scomoda, quanto complicata. Perché Arianna è una donna di parola. E lo sport italiano, specie lo short track femminile, forse non può permettersi di perderla in questa maniera. Fare chiarezza, in fretta, è l’unica cosa che conta.