Insomma, se è stata ribattezzata la Divina un plus le va riconosciuto. E anche se infastidisce, crea scompiglio o suscita, banalmente, invidia Federica Pellegrini conserva quell’eccezionalità che la proietta lontano da qualsiasi altro stereotipo o presunta favola sportiva per essere, mostrarsi, dotata di unicità. Anche a Pechino Express, concetto che ha poi ribadito sui social, Fede esprime nelle sue epopee sportive quello spirito agonistico che l’ha attraversato nei suoi anni migliori.
Nonostante l’ansia, che ha imparato a gestire e a osservare dall’esterno, le crisi, i timori e gli errori commessi per inesperienza. Anche tra le coppie di questa edizione, Pellegrini e Giunta, ovvero i Novelli sposi, si dimostrano compatti, uniti, focalizzati e anche molto, troppo umani.
- Pechino Express: Federica Pellegrini e i "bulli"
- La vittoria di Schillaci e la lite con le Mediterranee
- L'addio di Mamma-Figlio, Colombari-Costacurta
Pechino Express: Federica Pellegrini e i “bulli”
“Non mi piacerà mai arrivare seconda, proprio per deformazione professionale”, l’ammissione – prevedibile – di Federica Pellegrini dopo aver subito l’onta di a vedersi superata dalla coppia dei Siculi Schillaci-Barbara nella prova vantaggio più faticosa di sempre. Una impresa che ha scosso anche i romantici sposini, entrambi sportivi, per favorire l’eroe delle Notti Magiche e consorte.
Anche se il buon Totò non scatena gli istinti che i Novelli sposi suscitano negli avversari. Bastianich la vorrebbe asfaltare. E non lo nasconde affatto. “Dobbiamo distruggerli” ripete a Belfiore.
Sui social non è andata meglio, secondo Pellegrini che ha pubblicato un post alquanto polemico su vittorie, bullismo (subito) e atteggiamento. Per chi vuole intendere, intenda (ed è giusto così):
La vittoria di Schillaci e la lite con le Mediterranee
Federica passa per competitiva (e come non potrebbe esserlo?), limitando alla sua tenerezza al neo marito con – a sprazzi – una certa tendenza a monitorarlo e a spronarlo, come ai tempi migliori. A parte la simpatia e l’attenzione sui social, c’è da chiedersi se siamo già a un epilogo già scritto, per questa edizione di Pechino, in quel del Borneo. Può darsi, ma la differenza è nel mezzo, ovvero in quel che offrirà questa narrazione.
Senza fiatare o lamentarsi più di tanto, i Novelli sposi hanno domato la foresta, mangiato vermi e affrontato le ostilità degli avversari. Risultato poi secondi all’eroe di Italia ’90. “Finalmente hai segnato, Totò”, lo infilza Costantino della Gherardescha. Una mossa però la sbagliano: danno il Malus alle Mediterranee che prendono non male, peggio.
Schillaci, Belfiore, Bastianich e Costacurta
L’addio di Mamma-Figlio, Colombari-Costacurta
Finisce qui, invece, l’avventura mamma-figlio che ha accompagnato forse di maggiori contenuti l’extra Pechino, ovvero interviste e racconti collaterali che ci hanno svelato le traversie della coppia Colombari-Costacurta e la dipendenza dai social di Achille, in qualche modo salvato dai suoi genitori.
Ebbene, nel corso di Pechino escono proprio a conclusione di questa sesta tappa: tanto, poco, molto? Qualunque sia l’opinione che si è andata consolidando, nel corso di questo percorso nel pieno dell’India e del Borneo malese, Martina Colombari e Achille Costacurta hanno ridiseganto i propri confini affidando al pubblico un’immagine rinnovata di entrambi.
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