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Pelè commuove il Brasile, lettera aperta alla Nazione dal letto d’ospedale

'O Rey scrive a tutto il suo paese dopo il flop ai Mondiali della Selecao e invita a reagire per tornare a vincere

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha fatto preoccupare il mondo intero per le sue condizioni di salute e tuttora lotta contro il nemico più terribile, quel tumore che sta battendo anche le cure chemioterapiche, ma Pelè dalla sua stanza d’ospedale ha commosso tutti con il suo ultimo post sui social. ‘O rey ha scritto una lettera aperta indirizzata a tutto il Brasile dopo il flop della nazionale, eliminata ai quarti dal Mondiale in Qatar.

Pelè chiede che tutti i brasiliani si uniscano per tornare a vincere

L’ex fuoriclasse ricorda a tutti la maniera unica con cui il suo paese vive il calcio, “lo sport più bello del mondo” e fa un appello pubblico perché tutti uniscano le forze alla ricerca di nuove vittorie per portare in Brasile il sesto titolo mondiale.

Pelè intitola il post “Lettera aperta sul mio sogno” e scrive: “La vita è opportunità. Quello che ne facciamo dipende da ognuno di noi. Facciamo bene e facciamo male. Nella vittoria riceviamo elogi. Nella sconfitta, impariamo. La vita è sempre generosa e offre nuovi inizi.

Ogni giorno che passa, iniziamo un nuovo percorso. E in questo ciclo alimentiamo sogni che non muoiono mai, indipendentemente dagli ostacoli lungo il percorso. Vale per tutti, ma quando il tuo sogno è fare il calciatore le opportunità sono molto più scarse e i sogni molto più lontani.

Pelè ricorda i cinque Mondiali vinti dal Brasile

Nonostante il dolore che proviamo per la nostra eliminazione dai Mondiali, chiedo ai brasiliani di ricordare cosa ci ha portato alle prime cinque stelle sul petto. È l’amore che ci muove. Non so cosa ci fa impazzire così tanto per il calcio. Se è l’amore per l’unione di veri amici intorno allo sport, per il grido del gol o per dimenticare tutti i problemi che dobbiamo affrontare, anche se è solo per 90 minuti.

Forse l’amore per la lotta alla povertà, alla fame e alla droga…Sono tante le virtù dello sport più bello. Ancora di più qui in Brasile. Non importa il motivo. Ciò che conta è che questa folla ci ha uniti, in un momento in cui avevamo così tanto bisogno di unità. E il mio sogno è che questo sentimento tra noi e il nostro paese non sia solo temporaneo.

Pelè invita a non smettere di sognare

Questo obiettivo può sembrare impossibile. Tuttavia, da bambino, avevo un altro sogno simile al mio: vincere la Coppa del Mondo per mio padre. A proposito di sogni, non pensare che i sogni dei nostri atleti siano finiti. So che sognano ancora la sesta stella, come la sognavo io da bambino. La nostra conquista è stata solo rimandata. Ai miei amici sportivi e al comitato tecnico della Nazionale lascio la mia ammirazione, solidarietà e affetto. A tutti i brasiliani, auguro che l’unione e l’amore che ci unisce nello sport trascenda per tutta la vita. Il sogno appartiene a tutti noi. Amore, amore e amore”.

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