Leonardo ancora schiuma rabbia per la sconfitta del suo Milan a Genova con la Samp, a suo dire dovuta più agli errori dell’arbitro Orsato che all’erroraccio di Donnarumma, i tifosi rossoneri sono sul piede di guerra ma la conduzione del fischietto di Schio non è stata bocciata da tutta l’opinione pubblica. Per Giancarlo Padovan addirittura l’arbitro è stato il migliore in campo. La storica firma del Corriere della Sera scrive su calciomercato.com: “Recriminare per il rigore non concesso da Orsato al 90’ non è da persone serie. Primo perché non c’era (Murru sposta la palla e non tocca mai Piatek), secondo perché il Milan ha fatto troppo poco per meritare il pareggio”.
GLI EPISODI – Sono almeno tre gli episodi discussi durante la gara: Al 25′ Il Milan chiede un rigore per un intervento di mano di Praet in area. Il pallone è vicino e per Orsato, che si consulta col Var, non è penalty. Nella circostanza, ammonito Castillejo per proteste. Al 29′ Calhanoglu salta Andersen e cade in terra. Per Orsato non è rigore, il Var conferma la scelta dell’arbitro. All’ 88′ protesta ancora il Milan, che chiede un altro calcio di rigore: Piatek insegue un pallone nell’area della Samp e, dopo un contatto con Murru, finisce a terra. Il replay evidenzia come il terzino blucerchiato non tocchi la palla. Orsato è richiamato dal Var, rivede l’azione al monitor, ma decide di non concedere il penalty. Per la moviola di Fanpage decisione giusta: “Piatek cade ma non sembra esserci intenzione né di colpire l’avversario né di un intervento troppo irruente”.
METRO DI GIUDIZIO – Anche per Padovan tutti gli episodi dubbi non legittimano recriminazioni. Il giornalista se la prende più con i giocatori rossoneri (“Defrel non avrebbe segnato mai se non fosse andato in pressione solitaria, e dentro l’area di rigore, sul portiere milanista, chiamato in causa da un placido retropassaggio di Romagnoli”) e promuove Orsato anche per l’altro rigore reclamato dal Milan: “Orsato, oltre a non avere giustamente fischiato il mani di Praet, ha opportunamente ignorato il volo di Calhanoglu in area dopo un contatto con Andersen. L’arbitro per me ha valutato sempre bene e, soprattutto, con coerenza. Sia perché il Var gli ha dato ragione, sia perché il metro di giudizio è stato uniforme”.