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Plusvalenze Juventus, Paratici non ci sta: rivuole il Tottenham, ricorso contro l'estensione della squalifica

L'ex ds della Juventus, che è stato inibito per 30 mesi avrebbe valutato il ricorso per tornare a ricoprire il suo ruolo al Tottenham

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Non vi è alcun dubbio, per i media britannici, che il presente di Fabio Paratici sia segnato da una inibizione che l’ex direttore della Juventus e del Tottenham avverte come iniqua, sproporzionata e che non accetterà passivamente nonostante abbia deciso di rinunciare al proprio ruolo.

Una valutazione di opportunità, oltre che di risposta a quanto sancito dai massimi organi calcistici.

Paratici presenta ricorso

Secondo le ultime notizie, riportate Oltremanica dai tabloid, Paratici avrebbe deciso di presentare ricorso contro l’inibizione per oltre 30 mesi ampliata dall’Italia anche all’estero per cancellare questa sentenza a livello internazionale.

Stando alla ricostruzione del Daily Mail, Paratici avrebbe maturato questa posizione a seguito della severa sentenza a suo carico che, per estensione e in virtù delle norme vigenti, avrebbe investito il dirigente – ex braccio destro di Beppe Marotta – costringendolo a rivedere il proprio mandato e a ritirarsi. Una condizione di portata abnorme, per Paratici che avrebbe quindi reagito a questa sanzione dando mandato per ricorrere:

“La FIFA può solo confermare che è stato presentato ricorso da parte di Paratici contro la decisione presa dal presidente della commissione disciplinare”, ha detto un portavoce della FIFA secondo quanto riportato. L’italiano si è rivolto alla squadra degli Spurs il mese scorso, prima di concordare con il club che avrebbe “preso un congedo immediato in attesa dell’esito di un appello”, si legge sul sito del media britannico.

La decisione che ha sancito l’inibizione a 30 mesi

Come rammenteranno i più attenti alle cose che riguardano l’inchiesta prisma e le sue declinazioni (in attesa di ulteriori sviluppi) Fabio Paratici è uno dei dirigenti coinvolti nelle plusvalenze fittizie emessa dalla Figc e che ha portato oltre al -15 in classifica alla Juventus, anche all’inibizione per molti dei dirigenti all’epoca dei fatti sotto contratto e protagonisti con il club bianconero.

Paratici era, appunto, tra questi: direttore sportivo e il capo dell’area sport di quella Juve che è stata messa sotto indagine dalla procura di Torino e che, di conseguenza, ha presupposto l’inchiesta della procura federale e la sentenza della giustizia sportiva che lo ha escluso.

L’attesa per la sentenza del Collegio di Garanzia

La pronuncia in questione, poi, è stata ampliata a livello mondiale dalla Commissione Disciplinare della Fifa che, di conseguenza, lo ha costretto a congedarsi dal suo contratto in essere anche con il Tottenham.

Paratici come detto non ci sta e in queste ore ha presentato un ricorso formale alla Fifa. In attesa di conoscere la sentenza prevista in Italia il 19 aprile da parte del Collegio di Garanzia del Coni, chiamata a decidere sull’ex dirigente della Juventus e non solo.

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