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Incubo Portanova, la Procura ora chiede la radiazione del giocatore

La Procura Generale dello Sport chiede cinque anni di squalifica con proposta di radiazione per Portanova, condannato in primo grado per violenza sessuale di gruppo.

Pubblicato:

Ylenia Cucciniello

Ylenia Cucciniello

Football Specialist

Giovanissima e appassionatissima di tutto lo sport: scrive di calcio giocato ma non rinuncia allo sguardo sull'extra campo, dove spesso si trovano risposte che il rettangolo verde non riesce a restituire

Ancora guai per Manolo Portanova. È in arrivo la possibile stangata per il giocatore di proprietà del Genoa ma in questa stagione in prestito alla Reggiana, accusato di violenza sessuale di gruppo, condannato lo scorso novembre a sei anni di reclusione dal Tribunale di Siena e deferito per la violazione dell’art 4 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva lo scorso settembre. Attualmente la richiesta da parte della Procura Generale dello Sport che ha presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport è quella di annullare quanto disposto lo scorso 15 settembre e procedere con cinque anni di squalifica con proposta di radiazione per il centrocampista classe 2000.

Portanova, cosa è accaduto

Manolo Portanova è accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa 21enne di Siena. Secondo la ricostruzione, nella notte del 30 maggio 2021, il giocatore, insieme a due parenti e un amico, avrebbero abusato di una ragazza successivamente refertata con trenta giorni di prognosi. La stessa aveva presentato denuncia comportando l’arresto ai domiciliari del centrocampista nel giugno del 2022. Il 25 luglio di quello stesso anno la vittima è stata ascoltata confermando le accuse fino al processo tenutosi lo scorso novembre condannando il giocatore a sei anni in primo grado.

La difesa della madre

Lo scorso 24 settembre, in un’intervista alla Gazzetta di Reggio, la madre di Manolo Portanova, Antonia Langella, ha difeso il figlio dalle accuse di stupro di gruppo:

Conosco i sacrifici che ha fatto per raggiungere il calcio professionistico e non merita di vivere tutto questo. È un ragazzo di sani principi, e questo non lo dico solo io in qualità di madre, bensì tutte le persone che lo conoscono. È innocente, ma non secondo me. Lo è in assoluto. Credo nella giustizia e sono certa che la verità è destinata sempre a venir fuori. La difesa di manolo ha presentato tanti elementi a sostegno della sua innocenza. Ho visto i video e da donna ritengo che non sia avvenuta alcuna violenza. Alla studendessa in questione credo dovrebbe ascoltare la propria coscienza.

Il ritorno al gol e la bufera con il radiocronista

Nonostante le varie accuse, Manolo Portanova ha potuto tranquillamente continuare a scendere in campo. Dopo esser stato messo fuori rosa dal Genoa a causa della vicenda giudiziaria, il giocatore nel mese di gennaio è stato vicino al passaggio al Bari. Sfumata l’occasione di approdare in Puglia, durante l’estate il centrocampista è ufficialmente passato in prestito alla Reggiana dopo il via libera da parte del Coni.

Proprio a metà settembre, Portanova è anche tornato al gol in occasione del match contro la Cremonese, creando una bufera in seguito al commento del radiocronista Rai Nicola Zanarini parlando di “un gol meraviglioso, che mette a tacere le polemiche”. Un’espressione che ha subito chiamato all’attenzione la giovane vittima che ha denunciato lo stupro, che ha deciso di intevenire con una lunga lettera al quotidiano La Nazione. “Se un gol riabilita da uno stupro non abbiamo speranza”, queste solo alcune delle parole della studentessa 21enne. Va precisato che poi Zanarini si è scusato.

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