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Perché le lacrime di Cristiano Ronaldo ci hanno svelato un lato inedito (e umano) del campione: il silenzio di Georgina Rodriguez

Il portoghese, vincitore del Pallone d'Oro, ormai giunto a 39 anni, si è svelato come mai in questo Europeo. Un segno dei tempi e della maturità, ma anche di una volontà

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Quel Ronaldo umano, troppo umano che si è abbandonato a un pianto pubblico, davanti ai tifosi e alle telecamere ha sbattuto davanti a chiunque quel lato celato (forse addirittura in maniera ossessiva) che Cristiano ha riservato da sempre al suo clan, ristretta cerchia di familiari e amici a cui si è aggiunta Georgina Rodriguez. Compagna meno celebre di Irina Shayk, attenta, perfettamente incastrata nel sistema CR7, cauta ma non certo oscurata dalla figura gigantesca al centro di una rivalità eterna con Leo Messi, gli è accanto da tempo immemore.

Nel privato, nella creazione di una numerosa famiglia e di una società complessa che è conseguenza degli investimenti, delle idee e dei reciproci campi di interesse.

Georgina Rodriguez a Euro 2024 per seguire Ronaldo

Con lei, in questo Euro2024 che ci ha restituito un tratto, una sfaccettatura di Ronaldo inedita per i media, in tribuna c’erano i figli della coppia compreso Cristiano jr. che ha assistito alla partita e che sta ripetendo un percorso che fu di suo padre. Meno celere.

Georgina è arrivata con un volo privato, cosa comune ad altre wags (contestate dai media britannici che hanno stigmatizzato le loro abitudini negli spostamenti) e per chi come lei si muove tra affari e impegni promozionali che la interessano direttamente in qualità di testimonial per importanti brand del luxury, senza allontanarsi troppo dai sei bambini che compongono il loro nucleo. Ha assistito ai match contro la Turchia e la Georgia, come si evince dalle foto diffuse dalle agenzie fotografiche e dal suo stesso account su Instagram.

La famiglia e il lutto per Angel

Un riferimento forte, solido per entrambi soprattutto la tragedia che li ha colpiti: la perdita del piccolo Angel, il gemello di Belle Esmeralda che Georgina ha perso durante il parto. Un lutto che hanno vissuto e attraversato entrambi, con i figli già avuti e l’apprensione legata alla neonata che ha dovuto subire poi ulteriori difficoltà che sono state rese note poi, quando entrambi lo hanno reputato opportuno.

La loro unione è stata benedetta, lo scrive la stessa Georgina, dall’arrivo di sei bambini: Ronaldo jr, calciatore anch’egli, i gemelli Eva e Mateo, Alina nata dal rapporto con Rodriguez, i gemelli Belle Esmeralda e Angel, a cui i suoi genitori hanno dedicato delle parole molto toccanti e che rimane presente per entrambi nelle loro esistenze.

Anche Ronaldo arriva da una famiglia numerosa: suo padre José Dinis Aveiro è morto, come ha rivelato lo stesso campione all’amico-giornalista Piers Morgan, a soli 52 anni a causa di una insufficienza epatica quando Cristiano era già Ronaldo ed era uno dei calciatori più seguiti ed ammirati. Sua mamma Dolores (autrice anche di un libro) è stata il riferimento costante, assoluto nella sua vita e in quella dei suoi fratelli che, in maniera costante, continuano a svolgere attività porfessionali legate al campione portoghese.

Fonte: ANSA

Ronaldo in lacrime dopo il rigore sbagliato

L’incontro e la nascita di una autentica spa

Un campione capace di vincere 5 Palloni d’Oro, segnare 130 reti per il Portogallo, di vincere praticamente da solo un Europeo e di trascinare prima il Manchester Utd e poi il Real Madrid. Arricchire la Juventus sul piano tecnico per poi salutare e tornare in Premier.

L’incontro con Georgina è stato riportato con estrema semplicità, all’epoca di Madrid quando lavorava in una nota boutique della capitale spagnola come addetta alla vendita. Oggi lo supporta nella gestione dei suoi resort di lusso, nella scelta dei contratti come testimonial come Clear, Herbalife e Abbott che gli garantiscono altri 25 milioni e anche Armani, Tag Heuer, Samsung, Toyota, Clear Shampoo, Emirates Airlines.

Anche Rodriguez, nel tempo, si è scoperta influencer e poi modella e immagine per marchi altrettanto importanti come Cartier, per citare uno tra i più prestigiosi.

La sua prima apparizione, dopo il dramma che li ha colpiti, è stato il red carpet del Festival di Cannes 2022: un assolo per una serie di importanti sponsor che ha mostrato una Georgina provata ma immensa, come sempre. Capace di slanci di generosità indiscussi, gesti eclatanti eppure semplicissimi.

Fonte: ANSA

Georgina durante il match contro la Turchia

La scelta di Georgina Rodriguez

Contro la Turchia era in tribuna insieme al primogenito come per la Georgia, contro la Slovenia non ci sono foto o post a testimoniare se ha seguito o meno il compagno sciolto in una valle di lacrime di delusione e risentimento, anche, per aver sbagliato un rigore consolato da Diogo Costa. Di certo anche questo passo è un passaggio a cui erano preparati entrambi, sia CR7 sia Georgina. Della loro vita privata conosciamo quel poco che decisìdono di rendere pubblico: per accedere alla loro cerchia si deve essere anche molto attenti a rispettare, quella scelta.

Un rigore sbagliato, un errore però non conta, non per mettere in un angolo Ronaldo che forse non avrà quella luce che abbiamo visto illuminare ogni azione, ma rimeae fedele (a 39 anni) a una linea che lo rende ancora capace di trascinare i lusitani ai quarti. E chissà che altro.

Non ritiene sia più il tempo di nascondere le lacrime, pur consapevole della presenza dei fotografi e degli operatori televisivi che non perderanno quel frame, quell’immagine simbolo di una notte europea divenuta un unicum. L’abbraccio dei compagni che lo avevano addirittura messo in discussione in un passato recente, ci mostra il mutare degli eventi, quanto l’emotività possa essere governabile ma che sa tradursi in protagonista. Perché pur nel filtro della narrazione che si è ordinata, in quella partita, sopravvive il pianto di Ronaldo.

Che, rivelando così vulnerabile, lo ha reso più vicino a chi ha conosciuto il timore di scoprirsi capace di sbagliare per sé e per gli altri. E di essere accolto, perché quelle lacrime appartengono a quanti abbiano assaporato la disillusione.

Perché le lacrime di Cristiano Ronaldo ci hanno svelato un lato inedito (e umano) del campione: il silenzio di Georgina Rodriguez Fonte: Getty Images

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