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Processo Juve, cosa è la competenza territoriale e perché il club ha chiesto lo spostamento

Dopo il rinvio da parte del Gup Marco Picco al 10 maggio dell'udienza preliminare del processo sull'inchiesta Prisma che vede la Juve coinvolta si discute di competenza territoriale col club che vuole spostare il tutto a Roma e Milano

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Si è concluso sostanzialmente con un nulla di fatto, o meglio un prevedibile e semplice rinvio, la prima udienza, preliminare, del processo che vede la Juventus e tutto il suo vecchio board, da Agnelli a Paratici, Nedved e Arrivabene, accusati di diversi reati nella gestione economica del club. Il rinvio al 10 maggio predisposto dal gup Pico era quasi scontato. Adesso c’è da capire, tra le varie cose, quale sarà la decisione sulla richiesta di spostamento a Roma o Milano da parte della Juve. Ma cosa è giuridicamente la competenza territoriale e perchè per il club bianconero è così importante spostare il processo da Torino? Cerchiamo di scoprirlo.

Legale Juve Bellacosa: “Competenza territoriale al 10 maggio”

“Possibile che la competenza territoriale venga discussa il 10 maggio. Aspettiamo quella data per i passaggi successivi. Completata la fase della costituzione delle parti, si aprirà la fase delle eccezioni preliminari e la prima è quella della competenza territoriale”.

A dichiararlo ai microfoni di Sky Sport il legale bianconero, l’avvocato Maurizio Bellacosa, in una breve dichiarazione rilasciata dopo l’udienza preliminare davanti al Gup Marco Picco che si è svolta ieri al Tribunale di Torino, rinviata al 10 maggio, e che vede la Juventus indagata nell’ambito dell’inchiesta Prisma sui bilanci dal 2019 al 2021. Oltre la Juve, indagata come persona giuridica, tra gli indagati ci sono (tutti assenti ieri) l’ex presidente Andrea Agnelli, l’allora ex vice Nedved, l’ex ad Arrivabene e l’ex dg Paratici. A portare avanti il procedimento per l’accusa, dopo l’addio di Santoriello, i colleghi del pool che negli anni ha lavorato al caso: il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e il sostituto Mario Bendoni. A difendere il club bianconero oltre l’avvocato Bellacosa anche l’avvocato Davide Sangiorgio.

Processo Juve: cosa è la competenza territoriale

Senza dilungarsi troppo in termini giuridici, per “Competenza per territorio” si intende l’insieme di regole che consente di individuare la circoscrizione dell’ufficio giudiziario territorialmente competente in relazione al presunto reato che è stato compiuto. Per consumazione del reato si intende la realizzazione della fattispecie prevista dalla Legge nella sua integrità. La regola base è dunque che: la competenza è determinata dal luogo nel quale il presunto reato è stato consumato.

Perchè la Juventus chiede lo spostamento del processo a Roma e Milano

I legali della Juve hanno chiesto lo spostamento della sede del processo a Milano o a Roma perchè l’ipotesi di reato di manipolazione del mercato si sarebbe consumato da un lato, nel capoluogo meneghino in quanto sede della borsa, oppure nella Capitale in quanto a Roma ci sono i server della stessa, essendo la Juventus una società quotata. Tra le varie cose, la Juve avrebbe così ancora più tempo per preparare la strategia difensiva. Ma sempre secondo il pool difensivo bianconero non di certo a Torino dalla cui Procura è comunque partita l’inchiesta Prisma.

Di contro la procura di Torino ritiene che i reati bianconeri si siano consumati nella sede della Juventus a Torino, dalla quale sarebbero partiti le false comunicazioni per il mercato e la borsa oltre ai comunicati sulle manovre stipendi incriminate.

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