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Processo Juventus, proposta choc del ministro Giorgetti in caso di falso in bilancio

Sui vari processi alla Juventus, in particolare quello sportivo, duro intervento del Ministro dell’economia e della finanza Giorgetti che "consiglia" una condanna esemplare ma parla anche di giustizia sportiva da riformare

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

La Juventus scende in campo questa sera, in gioca l’accesso alla finale di Europa League. Su altri campi, che non siano il Ramón Sánchez Pizjuán di Siviglia, è in gioco altrettanto il presente e il futuro del club coinvolto nei vari processi, sportivi e non. E mentre il pool di legali bianconeri ha consegnato la memoria difensiva in vista dell’ennesima ridiscussione del processo per le plusvalenze, arriva la proposta choc del Ministro dell’economia e della finanza Giorgetti: “Togliere lo Stadium alla Juve!”.

Inchiesta Juve, il ministro Giorgetti la tocca piano: “Sequestrare lo Stadium”

A margine dell’evento “Vita da campioni”, uno dei tanti che si stanno tenendo di contorno agli Internazionali di tennis di Roma, al Foro Italico, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato tra le varie cose anche di giustizia sportiva e in particolare del caso Juventus. Le sue parole sono destinate a fare eco così come la sua “proposta”:

“In termini prettamente economici, se la Juventus ha fatto un falso in bilancio perché le devo togliere punti? Se ragionassi come l’Agenzia delle Entrate o la Guardia di Finanza le sequestro lo stadio visto che è l’unica squadra che ha fatto lo stadio di proprietà, le creo un danno economico su questo”.

Caso Juventus, Giorgetti ne ha anche per la Giustizia Sportiva: “Va riformata”

Un fiume in piena il Ministro Giorgetti che ha avuto parole pesanti anche per tutto il sistema della Giustizia Sportiva che proprio sul caso Juventus ha palesato qualche lacuna con un’assoluzione in tempi non sospetti, poi la riapertura del processo con penalizzazione più alta di quella richiesta dal procuratore federale e infine l’annullamento con rimando ad un nuovo processo da parte della Corte di Giustizia del Coni. Per Giorgetti questo sistema ha delle falle:

“La cosa più antipatica è che i tifosi oggi tifano per il giudice sportivo. Va ripensato tutto il sistema. Sulla giustizia sportiva avevamo avviato una prospettiva di riforma. Avevamo confidato che il sistema dello sport riuscisse ad autonormarsi ma è complicato. È evidente che il sistema concepito negli anni ’60 non può più funzionare. La terzietà c’è sempre, anche qui non è possibile che gli organi di giustizia sportiva vengano nominati insieme a chi vince nelle federazioni”

Juve, processo sportivo: il 22 maggio si saprà sulla penalizzazione

La Corte federale di appello della Figc ha fissato per lunedì 22 maggio l’udienza per la rivalutazione della sanzione alla Juventus per il caso plusvalenze. Sarà il 3° giudizio di questo lungo ed estenuante filone. A fine gennaio la Juve era stata penalizzata dalla Procura Federale con 15 punti. Il 20 aprile scorso invece il Collegio di Garanzia del Coni aveva “annullato” la penalizzazione rinviando alla corte il procedimento. Tramite le motivazioni pubblicate qualche giorno si è evinto che il Collegio di Garanzia ritiene la Juve sì colpevole ma chiede la ridefinizione della penalizzazione da infliggere ai bianconeri. Si vocifera qualcosa come 6 o 9 punti.

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