In Italia è conosciuto, e apprezzato, da tempo ma Ivan Provedel si è preso i riflettori internazionali dopo il gol allo scadere segnato in Champions League con la Lazio contro l’Atletico Madrid: una prodezza da centravanti puro che ha stuzzicato evidentemente anche i pensieri della nazionale russa. Il n.1 biancoceleste, infatti, ha il doppio passaporto visto che la madre Elena è russa.
- Provedel è cresciuto col mito di Yascin
- Le accuse della Russia a Provedel
- L'agente di Provedel chiarisce tutto
- La madre felice che Provedel giochi con l'Italia
Provedel è cresciuto col mito di Yascin
Non era la prima volta che Provedel segnava un gol da portiere. Fino a 15 anni, del resto, Provedel giocava da punta nei settori giovanili di Treviso e Pordenone. Faceva gol, serviva assist ma non era quello che voleva.
Con mamma Elena ogni estate tornavano in Russia, paese natale di lei. La nonna gli raccontava dell’amicizia che legava Lev Yashin alla famiglia. Il Ragno Nero è diventato presto un mito da imitare ma con la nazionale italiana, non quella russa.
La prodezza di Provedel, autore del gol
Le accuse della Russia a Provedel
La nazionale russa attualmente ha tre portieri: Ilya Lantratov (Lokomotiv), Ilya Pomazun (Ural) e Matvey Safonov (Krasnodar) ma ha fatto un tentativo per “sedurre” Provedel, come rivela il quotidiano russo Sport-express che riporta le parole dell’allenatore dei portieri della Russia, Vitaly Kafanov: “Stiamo seguendo il successo di Vanja. Sappiamo che ha anche segnato un gol. Sfortunatamente, Vanya si è rifiutato di comunicare con noi. Ho chiesto alla nostra federcalcio di mettermi in contatto con lui. Ha detto che non voleva parlare con nessuno dalla Russia. Volevamo convocarlo”.
L’agente di Provedel chiarisce tutto
A fare chiarezza l’agente del portiere Giovanni Rava che in un’intervista allo stesso giornale russo ha spiegato : “Questo non è vero! Provedel non può giocare per la Russia, così come non può giocare per Francia, Brasile o Portogallo, perché non ha la cittadinanza di questi paesi. Ha solo la cittadinanza italiana! Può giocare solo per l’Italia! Pensi che l’allenatore russo possa contattare Cristiano Ronaldo? No, perché è portoghese. Può contattare Messi? No, perché è argentino. Forse Kafanov non sa che Ivan non può giocare per altri paesi tranne che per l’Italia. Forse potete spiegarglielo.”
Il rifiuto di Provedel è stato commentato anche dalla Lazio : “Forse Kafanov aveva in mente la sua chiamata in Nazionale italiana e del fatto che non è andato per problemi di salute. Ma rappresenta i colori della nostra Nazionale”.
Resta la stranezza del comportamento freddissimo di Provedel, perchè in un’intervista dell’anno scorso fu molto carino nei confronti dei russi: fece i complimenti ad Akinfeev (chiamato il Buffon russo e il suo idolo), e promise di insegnare il russo – che lui parla correttamente – a suo figlio. Aggiunse di tifare allo stesso modo per Russia e Italia e alla domanda su un’eventuale chiamata dalla Russia rispose: “Non ci avevo nemmeno mai pensato! Se un giorno dovesse capitarmi di ricevere una chiamata dalla nazionale russa, penserò sicuramente all’offerta”.
La madre felice che Provedel giochi con l’Italia
Elena Kalinina è la mamma di Ivan Provedel, arrivò in Friuli da Mosca 31 anni fa, e in Italia incontrò Venanzio Provedel, morto poi sette anni fa. Intervistata di recente dalla Gazzetta ammise: “Mi hanno chiamato in tanti dalla Russia, tifano per lui, dicono che è un russo che gioca in Italia. Quando a Empoli fu operato due volte, Buffon lo chiamò. Ivan pensò a uno scherzo e ora se lo ritrova in Nazionale. Per lui è un mito assoluto”. Per sfortuna Provedel di recente ha dovuto abbandonare il ritiro azzurro ma il suo futuro è quello: con l’Italia di Spalletti.