Una volta archiviati gli Europei di calcio e la Coppa America 2024, sarà tempo di concentrarsi esclusivamente sulle prossime Olimpiadi, in programma a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto. Ma quanto vale una vittoria ai Giochi Olimpici? Ora, è più facile rispondere a questa domanda, dato che la World Athletics ha deciso di stanziare premi in denaro per tutti coloro che riusciranno a raggiungere il gradino più alto del podio, vincendo l’ambita medaglia d’oro.
- Quanto guadagnano gli italiani alle Olimpiadi: i premi
- Quanto vale una vittoria alle Olimpiadi
- Quanto vale la vittoria di una medaglia d'oro
- Quanto valgono medaglia d'argento e medaglia di bronzo
Quanto guadagnano gli italiani alle Olimpiadi: i premi
Dopo aver raggiunto quota 40 medaglie alle Olimpiadi di Tokyo, quando Jacobs e soci illuminarono con il nostro tricolore le notti giapponesi, il CONI ha intenzione di alzare ulteriormente l’asticella: il segretario generale Carlo Mornati, in tal senso, ha già parlato della possibilità di conquistare ben 45 medaglie, un obiettivo tanto importante quanto ambizioso. Del resto, in questa edizione, i riflettori saranno puntati anche su sport come il tennis, che ai Giochi Olimpici non ha mai sorriso particolarmente all’Italia. Stavolta, però, c’è un certo Jannik Sinner, reduce dalla delusione di Wimbledon, ma chiamato a difendere il primato nel Ranking ATP.
Tra le motivazioni extra, gli atleti italiani potranno contare sui premi messi a disposizione dal CONI, che elargirà 180.000 euro (lordi) ai singoli Campioni Olimpici, 90.000 euro ai secondi classificati e 60.000 a coloro che porteranno a casa la medaglia di bronzo. Pur non essendo un bonus “netto”, si tratta comunque di una cifra significativa, considerando che a questi premi si aggiungerà anche il premio messo a disposizione dalla World Athletics.
Ad ognuno il suo, anche per quanto concerne le staffette. Nell’iconica 4×100 di Tokyo, per esempio, Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Fausto Desalu, Lorenzo Patta arrivarono a dividersi un montepremi totale di 720.000 euro, incassando 180.000 euro ciascuno.
Quanto vale una vittoria alle Olimpiadi
A pochi mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici di Parigi, è stata registrata una svolta epocale nel mondo della World Athletics: la federazione internazionale dell’atletica leggera, che si occupa di monitorare le federazioni nazionali e di organizzare le competizioni internazionali, ha deciso di stanziare importanti premi in denaro per gli atleti che riusciranno a vincere le medaglie messe in palio al termine di ogni competizione. Medaglia e bonus per chi arriva primo.
Prendendo in considerazione i 48 eventi di atletica in scena a Parigi, i vincitori riceveranno, insieme alla medaglia, il premio in denaro. Un montepremi totale da 2,4 milioni di dollari, figlio della quota di entrate del Comitato Olimpico Internazionale che World Athletics riceve ogni quattro anni. Per ciò che concerne le squadre protagoniste delle staffette, invece, è previsto il medesimo importo, da dividere però tra i membri del team.
Quanto vale la vittoria di una medaglia d’oro
Rispetto alle precedenti edizioni, chi si aggiudicherà la medaglia d’oro dei Giochi Olimpici 2024 avrà diritto ad un sostanzioso premio in denaro. Oltre alla medaglia d’oro, infatti, è previsto un bonus di 50.000 dollari, circa 46.000 euro, per ogni disciplina dell’atletica leggera. Portare a casa il metallo più importante è di per sé una straordinaria soddisfazione, per chi lavora da anni per un solo obiettivo, ma sapere di avere la possibilità di aggiungere un premio in denaro non fa altro che consolidare tali motivazioni. Una scelta, quella della World Athletics, che ha sorpreso in prima battuta il Comitato Olimpico, ma ha trovato gran parte degli atleti favorevoli.
Quanto valgono medaglia d’argento e medaglia di bronzo
A Parigi 2024, gli atleti che si aggiudicheranno argento e bronzo dovranno accontentarsi “solo” della medaglia. Infatti, almeno per questa edizione, non è previsto alcun premio in denaro per chi arriva secondo o sul gradino più basso del podio, al termine delle rispettive finali. L’intenzione della World Athletics, però, è quella di estendere i premi anche ai metalli meno preziosi, a partire dalle Olimpiadi di Los Angeles del 2028.
A confermare l’idea della World Athletics è stato l’ex mezzofondista Sebastian Coe, oggi numero uno della federazione che guida l’atetica leggera: “Sebbene sia impossibile attribuire un valore commerciabile alla vittoria di una medaglia olimpica, o all’impegno e alla concentrazione necessari anche solo per rappresentare il proprio Paese ai Giochi Olimpici, penso che sia importante iniziare da qualche parte e assicurarsi che parte dei ricavi generati dai nostri atleti ai Giochi Olimpici vengano restituiti direttamente a coloro che rendono i Giochi lo spettacolo globale che sono“, ha sottolineato Coe.