La regola del tre è rispettata anche nell’ultima giornata di gare a Singapore, teatro della terza e ultima tappa della Coppa del Mondo in vasca corta. Con Alberto Razzetti, Thomas Ceccon e Benedetta Pilato che hanno ribadito al mondo intero tutta la loro forza, centrando un podio a testa e chiudendo nel modo migliore possibile la tre giorni in terra asiatica, con tanti buoni spunti sui quali lavorare nel prossimo futuro.
- Razzetti s'inchina solo a sua maestà Marchand
- Ceccon senza limiti. E si diverte anche nei 200
- Pilato competitiva anche sui 50 rana
Razzetti s’inchina solo a sua maestà Marchand
Razzetti ormai è un habitué del podio negli appuntamenti in cui c’è anche quel fuoriclasse assoluto che risponde al nome di Leon Marchand: i 400 misti non sono propriamente te la distanza preferita, ma ciò non ha impedito al nuotatore italiano di sfiorare la grande impresa, fermando il cronometro sul 4’00”59, appena dietro all’asso transalpino che si è imposto in 3’58”45, unico a infrangere la barriera dei 4’.
Trenton Julian ha invece chiuso a tre secondi da Razzetti, che ha saputo imporre alla propria gara un ritmo non troppo esagerato, riuscendo però nel finale a mantenere lo stesso ritmo di bracciate di Marchand. Il secondo posto col quale ha chiuso la tappa di Singapore vale per Razzo alla stregua di un’ipoteca sul futuro: lui ha nelle corse tempi notevoli e questa Coppa del Mondo è servita per dargli ulteriore forza e vigore.
Ceccon senza limiti. E si diverte anche nei 200
Un altro secondo posto l’ha conquistato Thomas Ceccon, ancora una volta costretto a cedere il passo al sudafricano Pietro Coetze, che ha avuto modo di sfruttare le sue caratteristiche decisamente più adatte alla vasca corta nei 100 dorso. Alla fine sono stati 52 i centesimi che hanno separato i due: Ceccon ha chiuso in 49”68, mostrando segnali di un certo livello in coda a tre settimane per lui decisamente impegnative, dove praticamente non si è mai risparmiato su nessuna distanza. Nella stessa gara, qui ti posto finale per Lorenzo Mora, appena sotto il minuto (59”91).
Ceccon poi si è divertito in chiusura di programma a competere anche nei 200 stile, chiudendo all’ottavo posto in una gara dove Duncasn Scott ha nuotato un tempo clamoroso (1’39”86) a soli 46 centesimi dallo storico primato del mondo del tedesco Paul Bierdermann, stabilito nell’era dei “costumoni” nel 2009 a Berlino. Scott ha firmato il quinto tempo mondiale all-time precedendo persino sua maestà Marchand, fortissimo anche in questa specialità (1’40”91), e il primatista del mondo, campione mondiale e olimpico dei 100 sl, Pan Zhanle (1’41”59).
Pilato competitiva anche sui 50 rana
Sul secondo gradino del podio c’è salita anche Benedetta Pilato, che nei 50 rana ha bissato quanto fatto il giorno precedente nei 100 rana. Per la tarantina il 29”42 vale comunque un gran bel segnale: dopo aver faticato un po’ a Shanghai e Incheon, a Singapore la Pilato ha dimostrato di essere in crescendo di condizione e di poter competere con le migliori interpreti della disciplina.
A imporsi è stata al solito la cinese Tang Qianting (28”87), unica a scendere sotto i 29”. La tappa di Singapore si è chiusa poi con il secondo record del mondo di Regan Smith: l’americana dopo i 100 dorso l’ha ottenuto anche nei 200 in 1’58”53.