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Razzismo, Balotelli va in tackle su Acerbi e lancia un sospetto: è stato coperto

Super Mario non crede alla mancanza di prova per una possibile condanna di Acerbi. Poi dice la sua sulla lotta scudetto aprendo uno spiraglio al Milan

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Non si placano ancora le polemiche sul presunto episodio di razzismo avvenuto tra Francesco Acerbi e Juan Jesus. Sull’argomento è voluto intervenire anche Mario Balotelli, che si è definito poco convinto del provvedimento (o mancato tale) da parte della Giustizia Sportiva. Le perplessità del 33enne attaccante, oggi in forza all’Adana Demirspor, riguardano la mancanza di prove chiare nonostante la folta presenza di telecamere in campo.

Acerbi protetto: il motivo della mancata squalifica

Del caso Acerbi-Juan Jesus, Mario Balotelli ne ha parlato sul canale Twitch di Controcalcio: “Ci sono ventimila telecamere, ventimila microfoni e non sono riusciti a trovare una prova dell’insulto di Acerbi? – ha dichiarato l’ex interista – Per me ci potrebbe stare un discorso di protezione“. Insomma, secondo il pensiero dell’attaccante più che mancanza di prove ci sarebbe stato un insabbiamento per non arrivare ad una squalifica del difensore. Quest’ultimo se la sarebbe cavata soltanto con le due amichevoli saltate in Nazionale.

Il Napoli va avanti da solo contro il razzismo

Se dal punto di vista della Giustizia Sportiva, il caso si è concluso con un nulla di fatto, il Napoli va invece avanti per la propria strada. Nella partita del Diego Armando Maradona, gli azzurri si sono inginocchiati prima del fischio di inizio in segno di solidarietà verso Juan Jesus e come messaggio da lanciare nella lotta al razzismo. Allo stesso tempo il club di Aurelio De Laurentiis non prenderà più parte ad iniziative istituzionali in tal senso ritenendo di non aver avuto l’appoggio concreto da parte della Federazione.

Lotta scudetto, il Milan c’è ancora

Lo stesso Super Mario si è poi espresso sulla lotta scudetto, ancora non conclusa del tutto: “Io ho vinto una Premier League (con il Manchester City, ndr.) all’ultimo secondo, quindi si deve giocare fino alla fine perché tutto è possibile. Ma credo sia difficile che l’Inter perda questo scudetto. Il giocatore più forte della Serie A? Dico Lautaro davanti a Osimhen e Leao“.

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