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Razzismo, domani vertice col ministro Piantedosi: possibile l’arresto per cori discriminatori

Lotta al razzismo, si va verso il pugno duro: Piantedosi incontrerà Federazione e Leghe per varare una linea comune. Il modello inglese il riferimento

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La linea dura per combattere il razzismo negli stadi. Dopo la decisione del giudice sportivo di chiudere per un turno il Bluenergy Stadium per i cori a Maignan durante Udinese-Milan, scende in campo il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che, domani, incontrerà Figc e Leghe.

Lotta al razzismo: si va verso linea dura, vertice con Piantedosi

La missione è debellare il razzismo. Mai più ‘buu’ all’indirizzo di calciatori di colore e qualsiasi atto discriminatorio negli stadi italiani. Per ottenere risultati concreti e immediati si va verso il pugno duro. È proprio per questo motivo che, nella giornata di domani, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi avrà un vertice con Federazione e Leghe. L’intento è quello di studiare insieme come intervenire e dunque la strategia d’intervento da adottare per affrontare di petto la questione.

Italia come l’Inghilterra? Possibile l’arresto per cori razzisti

Piantedosi aveva già commentato quanto successo al Bluenergy Stadium di Udine affermando che “oltre alla chiusura degli stadi e delle curve, servono provvedimenti che rendano ancora più incisiva la risposta dello Stato verso gli autori di questi gravissimi gesti”. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, l’idea potrebbe essere quella di applicare il modello inglese anche in Italia. Tradotto significa che si punta a far scattare l’arresto nei confronti chi commette ed è complice di atti razzisti. Se ne saprà di più al termine dell’incontro in agenda domani.

Udinese-Milan e insulti a Maignan un punto di svolta

Già, e in tal senso lo dimostra anche la decisione del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea di far disputare la prossima gara interna dell’Udinese col Monza a porte chiuse. La Gazzetta, infatti, sottolinea che nei buu a Maignan erano coinvolti dieci tifosi: ciò a testimonianza che si sta per intraprendere una vera e proprio guerra al razzismo dopo i numerosi episodi che si sono registrati negli ultimi anni.

Da Eto’o a Koulibaly, fino ai vari Boateng, Vlahovic e Makoumbou, solo per citarne alcuni. Nel caso di Maignan, che era pronto a lasciare il terreno di gioco salvo poi tornare tra i pali e farsi sentire nel post partita, gli investigatori sono ancora al lavoro con l’intento di individuare altri eventuali responsabili degli insulti razzisti che hanno avuto come bersaglio il portiere del Milan.

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