Dopo il Barcellona, dove si è registrato il ritorno alla presidenza di Joan Laporta, anche il Real Madrid si appresta a celebrare le elezioni presidenziali.
In questo caso non si prevedono sorprese con Florentino Perez, fresco del traguardo delle 1000 partite da numero uno del club, favorito per la riconferma.
Gli sfidanti comunque non mancano, sebbene il periodo di difficoltà mondiale a livello economico legato alla pandemia renda complicato per i candidati lasciarsi andare alle consuete sfarzose promesse per convincere gli elettori a votare per il cambiamento.
Dopo l’addio di Cristiano Ronaldo il Real ha vissuto stagioni difficili, tornando solo quest’anno tra le prime otto della Champions League e non riuscendo più a dominare in patria come ai tempi del fuoriclasse portoghese, di fatto non ancora sostituito da Perez con un campionissimo di valore uguale o simile.
Il sogno di Florentino è riuscire ad agganciare Kylian Mbappé e non è detto che la prossima estate non sia quella giusta per provare l’affondo. A Madrid, tuttavia, si guarda con attenzione anche agli sviluppi in casa Juventus, dove ci sono meno certezze rispetto a qualche mese fa riguardo la permanenza di Ronaldo fino alla fine del contratto fissata per il giugno 2022.
Le voci su un clamoroso ritorno di CR7 alla Casa Blanca si susseguono, ma se Perez, il cui rapporto con Cristiano si era guastato prima della partenza verso Torino, non si è mai sbilanciato, a farlo è stato lo sfidante alla presidenza Enrique Riquelme, uscito allo scoperto in un’intervista concessa a ‘Cadena Cope’ nella quale il giovane imprenditore ha snocciolato il proprio programma:
Cristiano Ronaldo ha rappresentato molto per il calcio e per il Real Madrid e per questo ho intenzione di riportarlo qui. Per me non esistono giocatori giovani e vecchi, ma solo giocatori forti e meno forti.
Idee chiare anche per la panchina, dove il tempo di Zinedine Zidane sarebbe finito:
Non sarebbe il mio allenatore, penserei a un altro profilo per la panchina con un’altra strategia. Personalmente mi piace molto Klopp, ma anche Raul sta facendo bene ed è molto apprezzato da tutti.
Inutile dire che in casa Juventus si debba guardare con molta attenzione a ciò che accadrà nelle elezioni in programma nelle prossime settimane. In ballo, oltre al futuro di Ronaldo, c’è infatti anche quello di Zidane, storicamente legato al portoghese, ma che è pure uno dei tecnici preferiti da Andrea Agnelli qualora l’avventura di Andrea Pirlo si concludesse dopo una sola stagione.