È tempo di rifondazione in casa Milan. Non potrebbe essere altrimenti dopo i risultati di una stagione non all’altezza delle aspettative, caratterizzata dall’eliminazione in Europa League per mano della Roma e dalla batosta nel derby della Madonnina (sesto di fila perso) che ha consegnato lo scudetto nelle mani dell’Inter. Il primo a esser finito sul banco degli imputati è sicuramente Pioli, ormai giunto al capolinea del suo ciclo rossonero. Ma non è l’unico: di fatto, i riflettori sono puntati anche sul restyling della rosa.
Al di là di quelle che saranno le mosse da parte della società per rilanciare il progetto rossonero, sembra esservi già una certezza: chiunque siederà sulla panchina del Milan potrà sicuramente contare su un profilo di alto livello per quel che riguarda l’attacco. Spuntano vari nomi, tra cui quello del gioiellino Zirkzee, ma anche quelli di Sesko e David.
- Zirkzee, Sesko e David: caccia all'attaccante
- Non solo l'attacco: la situazione negli altri reparti
- Chi sarà il nuovo allenatore?
Zirkzee, Sesko e David: caccia all’attaccante
Tanti profili sulla scrivania della dirigenza del Milan per quel che riguarda il reparto offensivo. Joshua Zirkzee, prezioso talento in forza al Bologna, è in cima alla lista dei desideri dei rossoneri, anche se portarlo tra le file di Milanello non sarà così semplice. Al di là di quella che potrebbe essere la volontà dell’olandese, bisogna far fronte al prezzo, che supera i 40 milioni, oltre che alla priorità da parte del Bayern Monaco di poterlo riscattare. Niente paura, perché ci sono già delle alternative: si è pensato al giovane Sesko del Lipsia e a Jonathan David del Lilla, quest’ultimo con il contratto in scadenza nel 2025. Per quanto riguarda Gimenez, 60 milioni sono troppi.
Non solo l’attacco: la situazione negli altri reparti
Chiaramente, dietro ai risultati poco soddisfacenti, non si può pensare che le responsabilità passino solo per l’attacco. D’altronde, se si parla di rifondazione, è chiaramente inevitabile apportare delle modifiche anche agli altri reparti. Il budget non è illimitato, ma le possibilità di portare giocatori di livello potrebbero aumentare se si considerano anche delle preziose cessioni. Nessuno è considerato incedibile, come Thiaw, Tomori e Kalulu, oltre a Jovic, Bennacer e alla partenza ormai imminente di Giroud, direzione Los Angeles. Futuro in bilico anche per Theo Hernandez e Maignan, con il Milan che ha fissato il prezzo di ognuno a 100 milioni.
Tornando ai possibili nuovi innesti a centrocampo, il club rossonero monitora la situazione di Fofana del Monaco, anch’egli con il contratto in scadenza nel 2025, ma attenzionato da molti altri club europei. Per la difesa, restano vive le opzioni Lacroix, Brassier e lo svincolato Adarabioyo.
Chi sarà il nuovo allenatore?
Saranno giorni decisivi per quel che riguarda la panchina del Milan. Gerry Cardinale, insieme a Ibrahimovic e ai vertici dell’area tecnica Furlani e Moncada, tengono i riflettori puntati su quello che dovrà essere il tanto atteso nuovo allenatore. Tanti nomi sono circolati negli ultimi giorni, ma tante sono i profili attenzionati come Thiago Motta, considerato vicino alla Juve nel caso di addio di Allegri, ma anche Palladino e Italiano, quest’ultimo corteggiato anche dal Napoli.
Per quanto riguarda Lopetegui, in pole c’è il West Ham. Secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, tra i candidati è spuntato il nome di Xavi, in scadenza a giugno con il Barcellona, ma anche Amorim, allenatore dello Sporting. A questi si aggiungono Tuchel, in uscita dal Bayern Monaco, ed Emery. Sarebbe da escludere, salvo colpi di scena, il profilo di Antonio Conte.