Un anno dopo Valentino Rossi, il paddock della MotoGP si prepara a salutare un altro addio illustre di un pilota italiano. Anche Andrea Dovizioso ha scelto l’estate per anticipare il proprio addio alle corse, che però a differenza di quello del Dottore non avverrà al termine della stagione, ma già dopo il GP di Misano, in programma il 4 settembre.
- Andrea Dovizioso e l'annuncio del ritiro: "A Misano sarà grande festa"
- La MotoGP saluta Dovizioso: "Ho dato e ricevuto tanto"
- Dovizioso pensa al futuro: "Ho in mente un progetto interessante"
Andrea Dovizioso e l’annuncio del ritiro: “A Misano sarà grande festa”
Andrea Dovizioso ha ufficializzato la propria decisione durante il weekend del GP d’Inghilterra a Silverstone, che ha segnato il ritorno del Mondiale dopo l’inedita, lunghissima pausa estiva di oltre un mese. Va da sé, quindi, che i “preparativi” per l’addio alle gare del pilota che, in attesa dei prossimi exploit di Francesco Bagnaia, è stato l’italiano ad andare più vicino al titolo MotoGP dall’anno dell’ultimo trionfo dello stesso Rossi, siano destinati ad essere affrettati. Tuttavia la decisione di appendere il casco al chiodo proprio nel GP di casa trasformerà la corsa di Misano, in una stagione avara di soddisfazioni per Dovizioso, nel meritato tributo degli appassionati non solo italiani per un pilota al quale è mancato solo l’acuto iridato in MotoGP. Intervistato da Matteo Ballarin, CEO WithU, sponsor della scuderia satellite della Yamaha con la quale Dovizioso sta vivendo gli ultimi GP della carriera, ‘Dovi’ è tornato sulla propria decisione, senza mostrare rimpianti: “A Misano ci saranno tanti amici, organizzeremo qualcosa per la giornata di domenica, ma non voglio anticipare tutto. Sarà una sorpresa”.
La MotoGP saluta Dovizioso: “Ho dato e ricevuto tanto”
“Voglio vivere al meglio le ultime due gare, mi sono preparato al massimo per affrontarle – ha aggiunto ‘Dovi’ – Dopo l’annuncio del ritiro mi sento più rilassato, ma mi piace soprattutto la reazione altrui, perché quando un pilota decide di ritirarsi tutti guardano quanto di buono ha fatto, senza puntare il dito e analizzare le cose negative. Mi sono reso conto di aver trasmesso tanto, specialmente in alcune lotte. Questo mi fa tanto piacere”.
Nonostante i modesti risultati ottenuti, inferiori anche alle aspettative del pilota e del team, Dovizioso ha però svelato di essere in procinto di separarsi in buoni rapporti con la Yamaha, riconoscendo la legittimità del team di Iwata di concentrarsi sulla lotta per il titolo mondiale con il team factory con il campione in carica Fabio Quartararo: “Ho percepito di avere un buon rapporto con il mio ambiente, con lo sponsor, ma anche con Yamaha, anche se non sono stato competitivo. I giapponesi si sono dimostrati rispettosi nei miei confronti, comprendo la loro preoccupazione nell’operare grossi cambiamenti quando si ha in casa il pilota che ha vinto il campionato e si sta battendo per rivincerlo. Ritengo che chiudere a Misano sia la scelta migliore per tutti”.
Dovizioso pensa al futuro: “Ho in mente un progetto interessante”
I tre secondi posti di fila tra il 2017 e il 2019 in MotoGP in sella alla Ducati alle spalle di Marc Marquez non rappresentano per Dovizioso un motivo di rimpianto: “Sono stati anni molti belli, ma stressanti: quando te la giochi contro Marc Marquez fai fatica a rilassarti, ma la stagione più bella è stata quella del 2004 quando vinsi il titolo 125 a 18 anni con 100 punti di vantaggio. In quei momenti ti senti potente”.
Il futuro è tutto da scrivere, ma Dovizioso sembra avere le idee chiare: “Al momento non ho programmi definiti, ho ricevuto tante proposte, ma mi serve un periodo di respiro, specie dopo una stagione tosta come questa: quando non riesci a competere per determinate posizioni, diventa difficile a livello mentale. Ho bene in mente cosa vorrei fare, sto lavorando a un progetto importante, è una sorpresa, ne parlerò nei dettagli a breve. Sicuramente tornerò a divertirmi e a fare le gare di cross”.