“Il violino è rimasto nell’armadio quando ho lasciato l’Italia. Mi venne istintivo, volevo difendere la mia squadra da quello che ritenevo fosse un torto. La mia Roma avrebbe vinto lo scudetto con il VAR? Non lo so, ogni epoca fa storia a sé. Non ho mai avuto la percezione che la Juventus fosse favorita dagli arbitri, ma con il VAR gli arbitraggi sono più giusti”. Queste le parole dette non più tardi di due anni fa da Rudi Garcia, neo-tecnico del Napoli.
- Garcia ironizzò su Rocchi col gesto del violino
- Rocchi replica a Garcia: Col Var non avrei sbagliato
- Rocchi esclude accanimento nei confronti di Mourinho
- Rocchi annuncia sfoltimento organico
Garcia ironizzò su Rocchi col gesto del violino
Il riferimento era a quel celebre gesto quando Garcia nel 2014, da allenatore della Roma, mimò una suonata di violino all’arbitro Rocchi in Juventus-Roma 3-2, aggiungendo poi a fine gara nel lamentarsi di un rigore ai bianconeri: “È un vero peccato che a Torino l’area sia grande 17 metri. Quello che abbiamo vissuto è stata una vergogna, ma questa partita mi ha fatto capire che quest’anno vinceremo lo scudetto”.
Rocchi replica a Garcia: Col Var non avrei sbagliato
A distanza di anni Garcia torna ad allenare in Italia e ritrova come designatore arbitrale proprio quel Gianluca Rocchi. Parlando a Radio anch’io sport, su Radio1, Rocchi ricorda l’episodio e ammette: “Se avessi avuto la tecnologia disponibile oggi probabilmente non ci sarebbe stato nemmeno il violino di Garcia, perché avrei avuto molta più facilità a risolvere alcuni problemi. È una di quelle partite in cui rimpiango di non aver avuto la tecnologia, altrimenti oggi parleremmo di un’altra storia. Gli do il bentornato, perché si tratta di un grande allenatore e mi farà piacere ritrovarlo”.
Rocchi esclude accanimento nei confronti di Mourinho
Nessun rancore con Garcia, ma con Mourinho? Lo Special One è davvero bersagliato dalla classe arbitrale? Rocchi è lapidario: “Sicuramente no, né personale né di gruppo. Non mi riferisco a lui, ma a tutti gli allenatori. Quello che certamente chiederemo in futuro sono comportamenti sempre più corretti da parte della panchina e già quest’anno abbiamo avuto un miglioramento rispetto alla mia prima stagione, che sotto questo punto di vista fu un dramma. Comportamenti non corretti della panchina provocano comportamenti non corretti in campo. Il nervosismo sale e chi dal campo vede le panchine agitarsi cambia atteggiamento. Quindi dobbiamo combattere questo malcostume”.
Rocchi annuncia sfoltimento organico
Dopo aver elogiato la stagione complessiva dei fischietti italiani (“C’è stata una linea di arbitraggio più europea, con un miglioramento nella fluidità nel gioco. Non è stato un percorso semplice, ma i risultati sono molto positivi. Si può migliorare nella continuità di rendimento, ogni tanto abbiamo avuto anche noi qualche scivolone, soprattutto i più giovani devono meritarsi la grande fiducia nostra e dei club”) il designatore annuncia: “L’organico è da ridurre in maniera drastica, dobbiamo tornare a 40-42 arbitri, ora ne abbiamo dieci oltre il numero massimo. Quest’anno scenderemo di tre: è un lavoro faticoso, per me il più difficile, è da non dormirci la notte, non è facile togliere il sogno della Serie A. Ma servono meno arbitri e più presenze sul treno del gioco”.
Infine una novità: “Quando abbiamo modo di spiegare un episodio, abbiamo sicuramente risolto tutti i problemi. Sulle interviste post-partita non trovo corretto farlo fare agli arbitri, non perché non ne siano in grado, ma l’adrenalina è ancora alta. La soluzione può essere quella di avere uno spazio nostro ogni 15 giorni o una volta al mese per spiegare gli episodi. Non abbiamo alcun segreto, diffonderemo qualsiasi caso. Vogliamo avere comunicazioni pulite e ascoltabili. Purtroppo delle volte la comunicazione tra Var e arbitro ha fregato i ragazzi in campo. Ma ci abbiamo lavorato”.