Il giorno dopo l’amarezza è ancora forte e i rimpianti non si sono attenuati. Jannik Sinner sa di aver sprecato una grossa occasione contro Carlos Alcaraz nella semifinale del Roland Garros. Il rosso di San Candido si è trovato due volte in vantaggio, prima sull’1-0, poi sul 2-1. Ma non è riuscito a battere il ferro finché era caldo. Ha subito la “remontada” di Carlitos, che è riuscito a ribaltare la situazione nel quinto set e a staccare il visto per la finale. Colpa dell’anca? Di una condizione fisica non al top? L’analisi dell’altoatesino è stata di una disarmante semplicità, come al solito.
- Jannik non cerca scuse: le parole sul dolore all'anca
- Il numero 1 e la nuova sfida di Sinner: Wimbledon
- Fair play Sinner, Alcaraz invece nervoso con un ragazzino
- Il pubblico di Parigi ha tifato per Carlitos: altra figuraccia
Jannik non cerca scuse: le parole sul dolore all’anca
In sala stampa, Sinner ha fatto chiarezza sulle sue condizioni: “L’anca andava bene, certo più la partita va avanti e più l’anca destra non ha la forza della sinistra. Credo sia normale in questo momento. Avverto la differenza, soprattutto se la partita si protrae oltre le due ore e mezza, ma non cerco scuse. Mi stavo muovendo bene e mi sentivo abbastanza bene in campo. Non sono preoccupato per l’anca, sono solo deluso ma devo accettarlo. Non riesco a pensare ad altro, in una partita così lunga sono tante le occasioni che possono lasciarti un pizzico di rammarico, ma complessivamente ho giocato abbastanza bene e non ho mai mollato. Sto migliorando su questa superficie e questo è il lato positivo”.
Il numero 1 e la nuova sfida di Sinner: Wimbledon
La conquista della posizione numero 1 non ha appagato Jannik. Tutt’altro. “La notizia del ranking è bellissima e ha fatto senz’altro piacere a tutti, ma il lavoro non smetterà mai – ha chiarito l’azzurro – e la mentalità non cambierà di certo. Sappiamo quello che dobbiamo fare per compiere ulteriori passi avanti. La stagione sull’erba? Sono felice di tornare su questa superficie e non vedo l’ora di rigiocare a Wimbledon, dove lo scorso anno ho fatto un ottimo torneo. Vediamo cosa riuscirò a fare quest’anno”. Prima però Sinner prenderà parte all’ATP 500 di Halle, dal 17 al 23 giugno, dove inzierà a prendere confidenza con l’erba.
Fair play Sinner, Alcaraz invece nervoso con un ragazzino
Intanto in campo, pur perdendo, l’italiano ha dato ancora una volta lezioni di stile. Mentre Alcaraz, ad esempio, se la prendeva con un malcapitato raccattapalle, “reo” di aver dimenticato il salsicciotto che gli atleti poggiano sul collo durante la pausa tra un cambio campo e l’altro, Sinner faceva l’ennesima bella figura. Nel terzo set, sul punteggio di 15-15, Jannik ha corretto una chiamata errata, segnalando come la pallina colpita da Alcaraz fosse finita in campo e non fuori. Un gesto di fair play, che ha fatto rigiocare il punto in un momento della partita di certo non favorevole all’azzurro.
Il pubblico di Parigi ha tifato per Carlitos: altra figuraccia
La sportività di Sinner ha cozzato, ancora una volta, col comportamento del pubblico francese, che ancora una volta s’è schierato apertamente e in modo sguaiato nel corso del match, facendo un “tifo” sfrenato per Alcaraz: esultanze incontenibili ai punti dello spagnolo, timidi applausi se non vero e proprio “rumoroso” silenzio ai punti dell’italiano. Non è certo la prima volta che il pubblico parigino si segnala per i suoi atteggiamenti poco invidiabili da ultras, che fino a questo momento però si erano “limitati” al sostegno agli atleti di casa. Adesso invece il Roland Garros si è schierato per Carlitos, tornando a improvvisare perfino una ‘ola’ durante la semifinale contro Sinner.