Sono passati 25 anni dalla scomparsa di Roland Ratzenberger. Così come da quella di Ayrton Senna. Due piloti dalla carriera così diverse uniti da un tragico destino, quello che li ha visti morire a distanza di poche ore sul circuito di Imola. Il brasiliano scomparve il 1° maggio in gara, mentre la tragedia dell’austriaco aprì il weekend più nero della storia della Formula 1.
Ratzenberger aveva debuttato nel Circus proprio in quella stagione, a 34 anni, alla guida di una Simtek motorizzata Ford. Non qualificatosi per il Gp del Brasile e ultimo in quello del Pacifico, l’obiettivo era essere in griglia a Imola.
Tutto però fini durante le prove di sabato 30 aprile 1994, dopo la curva del Tamburello, la più veloce del circuito emiliano: la rottura della parte superiore destra dell’alettone anteriore portò la monoposto a schiantarsi contro il muretto della pista ad oltre 300 all’ora.
Abitacolo letteralmente spezzato in due e subito poche speranze di sopravvivenza per il pilota, che riportò la frattura della base cranica, morendo pochi minuti dopo il ricovero in ospedale.
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