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Roma, che succede se va in Champions con l'Everton. I Friedkin intanto pensano a Sarri

Il tecnico di Figline e il mercato di gennaio le idee dei Friedkin per rilanciare i Toffees. Caso multiproprietà: gli scenari per le coppe europee

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

L’acquisto dell’Everton da parte della famiglia Friedkin in un momento già delicato nella Capitale per l’esonero di De Rossi ha agitato ancor più le acque in casa Roma. Gli americani venderanno? Quale sarà il club di punta? E che cosa succede se entrambe le squadre dovessero qualificarsi in Champions League?

Roma, l’impegno dei Friedkin non verrà meno con l’Everton

I Friedkin continueranno a impegnarsi con la Roma. Almeno è quanto assicurato dalla proprietà texana in un comunicato diramato a distanza di poco più di tre ore dalla notizia dell’acquisizione dell’Everton. “Ciò non modifica in alcun modo il nostro impegno verso la Roma. Al contrario, la sinergia tra i club potrà portare solo vantaggi alla Roma che rimane al centro delle nostre ambizioni calcistiche” ha fatto sapere la famiglia Friedkin per provare a calmare un ambiente già scosso per il modo in cui è stato silurato De Rossi, tanto da far scattare la contestazione nei confronti della società in occasione della gara casalinga contro l’Udinese. Nei giorni scorsi hanno ripreso a circolare con una certa insistenza le voci di una possibile cessione della Roma agli arabi: se sarà vero sarà il tempo a stabilirlo. Al momento Dan e Ryan Friedkin smentiscono.

Un allenatore per l’Everton: i Friedkin pensano a Sarri

La classifica è impietosa: l’Everton è ultimo in Premier League in coabitazione con Southampton e Wolverhampton con un solo punto in cinque turni. Un disastro. E anche la situazione economica dei Toffees è tutt’altro che florida, dal momento che il club vanta 400 milioni di debiti. Però di motivi per sorridere i Friedkin ne hanno eccome: dai diritti televisivi, che garantiranno introiti ben più consistenti rispetto alla Serie A, al nuovo e avveniristico stadio che sarà pronto in estate. Secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport, gli americani sono intenzionati a puntare su Maurizio Sarri, che avrebbero voluto anche alla Roma salvo poi puntare su Juric visti i trascorsi laziali del tecnico di Figline Valdarno. All’ex Napoli e Juventus, che conosce la Premier per aver allenato il Chelsea, sarebbe affidata l’operazione salvezza, che passerà anche attraverso massicci investimenti sul mercato di gennaio.

Cosa succederebbe qualora Roma ed Everton si qualificassero in Champions

Quella delle multiproprietà è invece sempre una questione spinosa. Intanto le nuove coppe europee non prevedono retrocessioni e questo è già un aspetto che rende il tutto meno complicato. Il problema si pone nel momento in cui due club con uguale proprietà si qualificano alla stessa competizione, facciamo caso in Champions. Secondo il regolamento – ricorda il Corriere dello Sport – solo una squadra potrà partecipare, quella meglio piazzata in campionato o, in caso di parità, quella che appartiene alla federazione meglio messa nel ranking. E l’Inghilterra è più avanti dell’Italia. La seconda squadra, dunque, sarebbe retrocessa in Europa League. Se, invece, entrambe si qualificassero in Conference League, una delle due sarebbe esclusa. Nel regolamento, però, ci sono delle falle, dal momento che alle coppe europee non ci si arriva solo attraverso il campionato, ma anche tramite coppe nazionali e coppe europee. Dunque, cosa conta di più? La Uefa sta lavorando a un documento per fare una volta per tutte chiarezza sull’argomento multiproprietà.

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