Primo big match per Daniele De Rossi, dopo le tre vittorie centrate contro Verona, Salernitana e Cagliari da quando è subentrato a Mourinho. La sua Roma accoglie all’Olimpico la corazzata Inter, reduce dal successo nel derby d’Italia e intenzionata a violare anche l’arena giallorossa per compiere un altro scatto importante verso lo scudetto. L’asticella si alza e De Rossi lo sa: “Ma anche noi siamo forti”.
- C'è l'Inter sul cammino della Roma: l'analisi di De Rossi
- De Rossi torna sull'assenza al funerale della leggenda della Roma Losi
- Lukaku affronta di nuovo l'Inter: cosa si aspetta De Rossi
- Sul ritorno di Renato Sanches e soprattutto Smalling
- De Rossi il predestinato: ecco cosa risponde il tecnico della Roma
C’è l’Inter sul cammino della Roma: l’analisi di De Rossi
All’Olimpico arriva la capolista. “Il livello si alza, affrontiamo una squadra abituata a tenere palla e al dominio del gioco – dichiara De Rossi nella conferenza stampa della vigilia – Ma dobbiamo sapere che ci sono momenti durante la gara in cui possono soffrire”. Poi aggiunge: “L’Inter, come il Milan o la Juventus, è una squadra tanto forte. Ma siamo consapevoli che anche noi siamo una squadre forte che potrà fare una grande partita. Nella gara singola sono convinto che possiamo vincere”. Il tecnico giallorosso fissa l’obiettivo: “Tornare presto a giocare questo tipo di partite punto a punto e non con 20 punti di distacco”.
De Rossi torna sull’assenza al funerale della leggenda della Roma Losi
De Rossi torna a scusarsi per non aver presenziato ai funerali di Giacomo Losi, scomparso il 4 febbraio. “Non ho chiesto quando era la data e il luogo. La partita mi ha distratto e ho commesso un grave errore – afferma – Non è stato un errore in malafede, ma mi dà fastidio non essere andato a salutarlo. Non è questione di ruolo, è una questione di rapporto tra me e lui. Suo figlio è molto simile al padre, sa benissimo il rapporto che c’era tra noi. La distrazione è grave perché c’era un rapporto umano. Non ero impegnato, non ho fatto niente tutto il giorno e perciò mi dispiace ancora di più. Ho aperto un post sui social, ho visto le foto e non ci potevo credere. Sono stato disattento, ho chiesto scusa a Roberto Losi che è stato meraviglioso. In passato queste cose non le ho mai sbagliate”.
Lukaku affronta di nuovo l’Inter: cosa si aspetta De Rossi
“Mi basterebbe che Lukaku ripetesse la partita col Cagliari – commenta l’allenatore che ha preso il posto di Mourinho -. Ha giocato per la squadra, ha fatto partire le azioni più importanti tenendo palla e ha tirato in porta 5-6-7 volte: se tira così tante volte segnerà tanti gol. Le emozioni? Saprà gestirle, poi contro una squadra forte ci sta di toccarla di meno o giocarla meno bene”.
Sul ritorno di Renato Sanches e soprattutto Smalling
“Smalling? È un elemento fondamentale come tutti gli altri. Le partite da affrontare sono tante e tutti saranno utili. Si stanno rimpicciolendo le distanze fisiche con gli altri compagni: testa, atteggiamento e condizione stanno tornando per entrambi. Non li ho visti tanto sul campo, ma quello che ho visto mi piace”.
De Rossi il predestinato: ecco cosa risponde il tecnico della Roma
Dopo il poker al Cagliari, Ranieri – non proprio l’ultimo arrivato – lo ha definito un predestinato. E in settimana in tanti lo hanno etichettato in questo modo. “Beh, me lo dicevano anche un paio di anni fa, poi dopo che la Spal mi ha mandato via in pochi poi lo pensavano. E le porte sono rimaste chiuse in seguito a quei 4-5 mesi non positivi. Ho grande passione, so di poter fare questo lavoro e un po’ per caso mi sono trovato nel posto in cui vorrei restare tutta la vita – ha detto De Rossi -. L’ho colto come un segnale: non penso alle etichette ma a godermi giorno per giorno quest’avventura che mi sta piacendo molto”.