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Roma-Frosinone 2-0, Lukaku ringrazia i compagni e Mourinho si toglie il sassolino

L'attaccante belga ha siglato il quarto gol in cinque partite con la maglia giallorossa: Dybala è un compagno straordinario. Il tecnico portoghese svela il motivo della sua polemica

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Bisognava vincere per ripartire, voltare pagina dopo il crollo di Genova. In questi casi, la forma passa in secondo piano: perché per la Roma era vitale ottenere i tre punti, all’Olimpico contro un Frosinone mai domo. Un 2-0 tutt’altro che autoritario ma meritato: nessun altro risultato poteva essere contemplato.

Roma, Lukaku traccia la strada

I ciociari del grande ex Di Francesco hanno lottato, hanno avuto almeno due ottime occasioni per pareggiare, sono rimasti in partita fino al gol di Pellegrini. Ma la Roma doveva vincere, ritrovare sicurezze, compattezza, per poter guardare avanti con rinnovato ottimismo. E soprattutto punti, che ora sono otto. Il resto verrà, ma intanto va registrato il fattore Lukaku: quattro gol in cinque partite, e un’intesa con Paulo Dybala che migliora ogni giorno. «Oggi contava solo vincere – ha detto Lukaku – abbiamo parlato tanto in questi giorni, sia tra noi che con il mister. Vincere oggi era troppo importante, abbiamo fatto una bella partita, abbiamo messo tutto dentro, e dobbiamo continuare così».

Lukaku-Dybala, la coppia d’oro

Il dato personale, come ovvio che sia, va in secondo piano. «Quattro gol in cinque partite? Ho un ottimo rapporto con il mister, che mi conosce bene, ma io devo mettermi a disposizione della Roma e fare il meglio. Devo ringraziare i compagni che mi hanno aiutato dal primo giorno, ma la squadra viene prima di tutto. Siamo in una posizione difficile, ma c’è tanto da migliorare e da lavorare». E i tifosi possono diventare un fattore. «In campo sono concentrato a fare la cosa giusta – prosegue l’attaccante belga – piano piano io e miei compagni avremo una condizione migliore e spero che vinceremo le partite. La coppia con Dybala? Ogni compagni che ho avuto è diverso, ho sempre avuto un buon rapporto con tutti, per me è importante conoscere le caratteristiche del mi compagno. E Paulo è un giocatore di grande qualità: faremo il meglio per la Roma».

Roma, Mourinho ne era sicuro

Artefice della Roma, nel bene e nel male, è ovviamente José Mourinho. Apparso stanco ai microfoni di Dazn, il tecnico portoghese ha commentato il successo sul Frosinone. «Nel primo tempo abbiamo concesso loro un paio di buone opportunità, ma sono contento per la compattezza di squadra. Grande lavoro difensivamente parlando degli esterni, poi lo sforzo di Bovo e Paredes, la mano degli attaccanti che andavano a pressare. La squadra è stata squadra, cosa che a me piace sempre, contro un Frosinone che di serie B non ha niente. È un’ottima squadra ben organizzata, con giocatori di qualità, mi è piaciuta molto».

Lo Special One si toglie il sassolino

Lo Special One non manca di togliersi il sassolino delle polemiche di questi giorni. «Meno male che non possono ritenermi responsabile anche de fatto che Lukaku non segni. Romelu continua a segnare, ovunque vada. Per fortuna io non sono un allenatore capace di ostruire la qualità di un giocatore. Cosa mi ha dato fastidio? Tre mesi fa ero acclamato, tre mesi dopo il contrario per un inizio di campionato orribile come risultati, ma dovuto a tanti fattori. Semplicemente questo mi ha infastidito: ma sapevo che i ragazzi oggi avrebbero dimostrato che siamo quadra. siamo amici e siamo uniti. Sono contento che loro abbiano vinto, quando si perde come abbiamo perso a Genova non è facile, bisogna essere equilibrati mentalmente. Però devo dire che non è mai mancato il supporto dei tifosi ci hanno appoggiato sempre, ringrazio loro perché sembrava avessimo vinto a Genova».

Mourinho non crede ai miracoli

Inevitabile un passaggio sul futuro. «Non devo parlare di futuro – conclude Mourinho – ho firmato fino al 30 giugno con la Roma, e questo è un fatto serio. Se sento la società vicina? Non devo neanche parlarne, un allenatore rispetta la proprietà e non commenta, sono contento anche per loro che vogliono vincere ed erano dispiaciuti per il risultato di Genova. Io lavoro per loro, per i romanisti e per i giocatori. M siamo in emergenza: oggi guardavo la Juve, e quando Max ha messo Rugani al posto di Bremer, ho pensato che fosse fortunato. Non so se a Cagliari ci saranno Smalling o Llorente, non voglio essere ottimista. Aspettiamo e andiamo avanti con quelli che abbiamo».

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