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Roma, il discorso di Mourinho alla squadra dopo il ko: fissato incontro con Friedkin

I retroscena sul discorso di Mourinho alla squadra dopo il ko nella finale di Europa League: la rivelazione sul futuro alla Roma e la data dell'incontro col presidente Friedkin.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Le immagini catturate dai telefonini e dalle telecamere nel ventre della Puskas Arena hanno mostrato il lato più aspro dello Special One. Voce tirata, sguardo da tigre, José Mourinho ha aspettato l’arbitro Taylor, i suoi collaboratori e persino il designatore Uefa Rosetti per dirgliene quattro. “Vergogna”. “Sembravi un arbitro spagnolo”. E ancora: “Tu eri d’accordo con loro”. Prima, però, Mou aveva tirato fuori la sua versione più dolce, più umana. Con i suoi calciatori, i suoi ragazzi. Come un padre, come un faro che promette di non abbandonare la nave alla deriva. “Siamo noi, solo noi”.

Mourinho parla alla squadra: il discorso dopo la finale

È il Corriere dello Sport a raccontare un interessante retroscena relativo all’immediato post partita della finale di Europa League contro il Siviglia. L’allenatore della Roma al centro del campo a rincuorare i calciatori: “Non voglio vedere lacrime, dovete essere orgogliosi di tutto quello che avete fatto, anche questa sera . È stato un percorso lungo, dove avete sempre dato tutto quello che avevate dentro. Abbiamo perso. Anzi, ce l’hanno fatta perdere. Ma non avete perso la vostra dignità, lottando con il cuore fino all’ultimo pallone”. Di un gruppo del genere non si può che essere fieri: “Sono orgoglioso di voi, mai stato più orgoglioso di un gruppo di calciatori in vita mia. Ci sarà occasione per tornare a gioire”.

La confidenza ai calciatori della Roma: “Resto qui per voi”

Ma il discorso di Mourinho non si è esaurito a tirare su la squadra provata per la sconfitta, anche battendo il tasto sulla direzione di gara poco felice di Taylor: “I rigori si segnano e si sbagliano, ma era prima che meritavamo di vincerla”. Lo Special One, sempre secondo la ricostruzione del Corsport, ha parlato anche di futuro. Senza sbilanciarsi troppo, giusto il tempo di fare ai suoi calciatori una promessa: “Resto qui per voi. Meritate rispetto, tutta l’Europa ha visto cosa avete fatto. Non ho rimpianti e non dovete averne neanche voi. Io sto qui e lotto con voi”. E poi, sulla strada verso casa: “Siamo noi, solo noi”.

Friedkin subito via dopo il ko: ecco quando vedrà Mou

Soli nel senso letterale, perché se l’allenatore si è stretto al fianco dei calciatori nel dolore, la proprietà si è volatilizzata. Ryan Friedkin, almeno, una stretta di mano a Mou l’ha data. Dan, il padre presidente, invece si è dileguato al fischio finale. Pare sia un’abitudine, ma dopo una beffa di tale portata erano in tanti ad aspettarsi almeno una pacca dietro le spalle. Friedkin che, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, prima di lunedì avrà il sospirato incontro decisivo con Mourinho. Dovrà prendere atto, il presidente, che squadra e allenatore sono una cosa sola: “noi”. Prima delle vacanze si deciderà il futuro dello Special One, della squadra e della Roma chiamata a scegliere tra la continuità o l’ennesima rivoluzione.

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