La Lazio la puoi avere nel cuore, ci mancherebbe dopo sedici stagioni in biancoceleste e il titolo di giocatore con il maggior numero di presenze (427), ma il simbolo nazista delle SS non lo puoi mettere sul polsino della felpa laziale. E’ bufera su Stefan Radu, fotografato sugli spalti in occasione del derby con un abbigliamento imbarazzante che sta indignando tutti.
- Radu spesso in curva con i tifosi
- Il precedente del saluto romano di Radu
- La gaffe della Lega che rimuove tweet con Radu
- Bufera su Radu, il web in tilt
Radu spesso in curva con i tifosi
Non è una novità vedere l’ex difensore in curva con i tifosi laziali. Lo aveva fatto in Champions League, in occasione della trasferta contro il Bayern Monaco valevole per gli ottavi di finale, e ha fatto altrettanto ieri in Roma-Lazio, seguendo il derby direttamente in Curva Nord. Sciarpa, berretto e felpa con su scritto “Ultras Lazio”. Ma dalle foto che lo ritraggono non è sfuggita la personalizzazione della scritta SS Lazio, con le due prime lettere sigla della Società Sportiva, volutamente stilizzate in armonia con le due lettere dell’organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori.
Il precedente del saluto romano di Radu
Non è neanche la prima volta che Radu cade in simili polemiche. Nel 2012 venne prosciolto dalla Commissione disciplinare nazionale per un saluto romano rivolto verso la curva nord durante i festeggiamenti di una vittoria contro il Napoli. All’epoca dei fatti la difesa del giocatore passò tramite il legale della società: “Radu non sa nemmeno cosa sia il saluto fascista”.
La gaffe della Lega che rimuove tweet con Radu
Nel ciclone è finita anche la Lega serie A che su twitter nella sua versione on line in inglese ha pubblicato la foto incriminata scrivendo: “Stefan Radu is in the house”, “Stefan Radu è a casa”. Lo scatto con il polsino in evidenza è stato successivamente rimosso ma comunque sostituito con un’altra foto dell’ex biancoceleste, quando comunque la frittata era ormai fatta.
Bufera su Radu, il web in tilt
Fioccano le reazioni: “Abbiamo due problemi. Se ognuno di noi fa a gara a dire: ‘eh ma allora quell’altro…’ È tutto sbagliato: cori scritte magliette tutto Al derby poi si vede il peggio del peggio. Mancini ha sbagliato, Radu dovrebbe vergognarsi” e poi: “Criticano Mancini con la bandiera !! Vorrei ricordarvi che per la Lazio abbiamo Radu sugli spalti con una felpa ambigua , Guendouzi e Pedro con il solito comportamento da maranzino di quartiere, fatemi capire ma quando vincono solo loro possono sfottere?” e anche: “Radu in curva vestito come se dovesse andare ad un ritrovo di nostalgici del Reich stava per passare inosservato…”.
C’è chi scrive: “Ma l’importante è dare i Daspo a chi accende un fumogeno… ridicoli. Tutti quanti. Il calcio è wrestling, tutto finto. Prima lo si capisce prima il carrozzone implode” e anche: “Pur standomi antipatico, Mancini è goliardia da stadio. Radu è un imbecille…”.
Anche la Lega entra nel mirino per il tweet poi rimosso: “Il problema che non comprendete non è aver cambiato la foto ma aver messo foto dello stesso personaggio che poco prima avevate immortalato con il simbolo delle SS in evidenza. Il fatto è che non abbiate capito il problema, il fatto è che, con ‘sta scelta, voi siete IL problema” e anche: “Complimenti davvero….dopo Acerbi quest’altro…..che schifo!!!! Poi vogliono fà i moralisti con spot e quant’altro!!!” e infine: “Ma allora siete recidivi! Siete passati dall’approvare attivamente all’approvare implicitamente. Invece di condannare ‘sto schifo, lo celebrate. La differenza è che la prima volta potevate dire di essere stati distratti, adesso invece lo sapete e lo fate lo stesso”.