A tre giorni dalla sconfitta interna in Europa League contro gli spagnoli del Real Betis, la Roma è tornata a vincere sempre davanti al pubblico amico dell’Olimpico. Nel posticipo della nona giornata di Serie A la squadra di José Mourinho ha battuto per 2-1 il Lecce ottenendo così il secondo successo consecutivo in campionato dopo la vittoria di San Siro sull’Inter. Ma il tecnico non può esultare del tutto.
- Mourinho deluso dalla prestazione
- Le condizioni di Dybala preoccupano
- Le cose da migliorare secondo Mourinho
Mourinho deluso dalla prestazione
Il tecnico portoghese ha commentato così ai microfoni di Dazn la non bella gestione del risultato nonostante la superiorità numerica: “C’era stanchezza, fisica e mentale. Il giovedì e la domenica è dura. Siamo entrati bene, con intensità e ambizione. Dopo è stato più difficile perché abbiamo gestito male“.
“Loro hanno aspettato il finale per rischiare. Abbiamo avuto le occasioni per il 3-1, ma poteva anche capitare un pareggio e sarebbe stato un disastro – ha precisato Mourinho -. Non abbiamo giocato bene e abbiamo vinto, con l’Atalanta abbiamo giocato meglio e abbiamo perso. Dobbiamo gestire meglio la stanchezza”.
Le condizioni di Dybala preoccupano
Oltre alla prestazione non tanto positiva, il grande problema della serata è di sicuro l’infortunio di Paulo Dybala, autore del gol decisivo dal dischetto. Mourinho è preoccupato per le sue condizioni: “Dico che sta male, per non dire molto, molto male”, ha spiegato il tecnico dopo la partita.
“Non sono un dottore e ho parlato con uno di loro, per la mia esperienza la situazione è difficile – la precisazione dello stesso Mourinho -. Purtroppo, è più molto male che male“. La Joya rischia così di non poter giocare il Mondiale con la sua Argentina.
Le cose da migliorare secondo Mourinho
La vittoria con il Lecce ha messo alla luce la poca concretezza e qualche debolezza mentale della Roma di Mourinho: “La concretezza si può allenare e lo facciamo, sia a livello individuale che collettivo. Comunque, è più una cosa mentale. Quando un attaccante sbaglia si sente subito l’autocritica: il gol arriverà”.
Mourinho ha poi voluto aggiungere: “Mi preoccupa di più la poca gestione della partita, al di là della stanchezza che è un dato di fatto. Con le uscite di Veretout e Mkhitaryan, doveva esserci Wijnaldum a gestire meglio la palla e ora ci manca”.