José Mourinho cambierà volto alla Roma nella partita di domani con il Servette in Europa League: il tecnico portoghese ha confermato un ampio turnover contro gli svizzeri, preannunciando un posto da titolare per Bove. Mou ha rivendicato il merito di aver lanciato il giovane centrocampista e svelato anche di avere un debole per Paredes, arrivato in estate per sostituire Matic.
- Roma-Servette, Mourinho conferma turnover per Dybala
- Roma-Servette, Mourinho svela il retroscena su Bove
- Roma-Servette, Mourinho e il debole per Paredes
- Roma-Servette, Mourinho sulla vittoria dell’Europa League
- Roma-Servette, la frecciata di Paredes alla Juventus
Roma-Servette, Mourinho conferma turnover per Dybala
Nella conferenza stampa che precede la gara di domani in Europa League della Roma contro il Servette José Mourinho è tornato a lamentarsi del calendario troppo fitto a cui vanno incontro i club impegnati nelle coppe, sottolineando la necessità della Roma di fare turnover: contro gli svizzeri lo Special One risparmierà Paulo Dybala. “È una situazione reale, un problema per chi gioca in Europa e ha rose meno equilibrate – le parole del tecnico portoghese -. In altri Paesi se ne parla molto, dagli infortuni alla qualità di gioco se ne parla e la gente capisce. Faremo qualche cambio: Dybala sarà in panchina e non solo lui, riposeranno in 3-4. Ma non ci sarà un turnover totale perché vogliamo vincere”.
Roma-Servette, Mourinho svela il retroscena su Bove
Mourinho ha annunciato anche che tra i titolari del centrocampo della Roma ci sarà Edoardo Bove: l’allenatore portoghese ha svelato un retroscena sul 21enne centrocampista, rivendicando sarcasticamente di averlo lanciato nel grande calcio. “Lasciatemi fare un po’ lo scemo – ha detto Mou -: quando parlate di Bove dovete ricordare chi ha fatto Bove. Stava andando in prestito in Serie C. Domani gioca. È un ragazzo sano, non ha storie cliniche, lavora sempre incredibilmente anche quando non gioca, è una qualità preziosa nel calcio di oggi. Non tutti i ragazzi hanno questa forza mentale. È straordinario, ogni minuto che lui sta in campo giocando cresce, ha grande senso di responsabilità”.
Più avanti Mourinho sottolinea ancora i suoi meriti. “Nel secondo tempo contro il Frosinone Bove si è potuto inserire di più – le sue parole -, il suo orribile allenatore è molto orgoglioso di avergli dato la possibilità di passare dalla serie C all’essere importante per la Roma e il calcio italiano”.
Roma-Servette, Mourinho e il debole per Paredes
Nella conferenza stampa Mourinho ha anche confessato il suo debole per Leandro Paredes, pur ammettendo i limiti difensivi dell’argentino. “Vede bene il gioco e soffre un po’ in fase di non possesso. È un prodotto finito, un giocatore fatto, in fase offensiva mi è sempre piaciuto e adesso posso dire che lo amo con la palla, la squadra con lui ha sempre possesso palla, spesso più dell’avversario. Ha una connessione importante con difensori e parte offensivo, si gode la palla. Senza palla è un pochino quello che siamo noi, non siamo molto veloci, con transizione molto forte e reattiva. Non è solo Leo, siamo noi”.
Roma-Servette, Mourinho sulla vittoria dell’Europa League
Mourinho infine ha rimandato ogni discorso sulla possibilità della Roma di vincere l’Europa League. “Il primo obiettivo è qualificarci, il secondo finire primi per non fare il playoff come lo scorso anno. Prematuro parlare di dove si può arrivare e dopo vediamo. Ci sono squadre di alto livello ed è facile vede gli squali che arriveranno dalla Champions. Lo scorso anno era difficile e siamo arrivato in fondo. Vediamo, però passo dopo passo e vediamo”.
Roma-Servette, la frecciata di Paredes alla Juventus
In conferenza stampa ha parlato anche lo stesso Paredes, che dopo aver ringraziato Mourinho ha dichiarato di trovarsi completamente a suo agio nella sua Roma, non disdegnando però anche una frecciata alla Juventus e a Massimiliano Allegri. “Conta essere messi al centro del progetto – le parole del centrocampista -. Al Psg sono stati benissimo i primi tre anni, alla Juve un anno molto difficile per me e per tutti, ma qui l’allenatore mi ha dato tanta fiducia. Per me conta e conta la fiducia dei compagni. Per me è un onore avere un allenatore come Mourinho”.