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Roma-Servette: Mourinho svela il retroscena su Bove e il debole per il suo nuovo acquisto 

Il tecnico annuncia turnover nella gara di domani in Europa League (fuori Dybala) e rivendica il merito di aver lanciato il giovane centrocampista. Poi gli elogi a Paredes

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

José Mourinho cambierà volto alla Roma nella partita di domani con il Servette in Europa League: il tecnico portoghese ha confermato un ampio turnover contro gli svizzeri, preannunciando un posto da titolare per Bove. Mou ha rivendicato il merito di aver lanciato il giovane centrocampista e svelato anche di avere un debole per Paredes, arrivato in estate per sostituire Matic.

Roma-Servette, Mourinho conferma turnover per Dybala

Nella conferenza stampa che precede la gara di domani in Europa League della Roma contro il Servette José Mourinho è tornato a lamentarsi del calendario troppo fitto a cui vanno incontro i club impegnati nelle coppe, sottolineando la necessità della Roma di fare turnover: contro gli svizzeri lo Special One risparmierà Paulo Dybala. “È una situazione reale, un problema per chi gioca in Europa e ha rose meno equilibrate – le parole del tecnico portoghese -. In altri Paesi se ne parla molto, dagli infortuni alla qualità di gioco se ne parla e la gente capisce. Faremo qualche cambio: Dybala sarà in panchina e non solo lui, riposeranno in 3-4. Ma non ci sarà un turnover totale perché vogliamo vincere”.

Roma-Servette, Mourinho svela il retroscena su Bove

Mourinho ha annunciato anche che tra i titolari del centrocampo della Roma ci sarà Edoardo Bove: l’allenatore portoghese ha svelato un retroscena sul 21enne centrocampista, rivendicando sarcasticamente di averlo lanciato nel grande calcio. “Lasciatemi fare un po’ lo scemo – ha detto Mou -: quando parlate di Bove dovete ricordare chi ha fatto Bove. Stava andando in prestito in Serie C. Domani gioca. È un ragazzo sano, non ha storie cliniche, lavora sempre incredibilmente anche quando non gioca, è una qualità preziosa nel calcio di oggi. Non tutti i ragazzi hanno questa forza mentale. È straordinario, ogni minuto che lui sta in campo giocando cresce, ha grande senso di responsabilità”.

Più avanti Mourinho sottolinea ancora i suoi meriti. “Nel secondo tempo contro il Frosinone Bove si è potuto inserire di più – le sue parole -, il suo orribile allenatore è molto orgoglioso di avergli dato la possibilità di passare dalla serie C all’essere importante per la Roma e il calcio italiano”.

Roma-Servette, Mourinho e il debole per Paredes

Nella conferenza stampa Mourinho ha anche confessato il suo debole per Leandro Paredes, pur ammettendo i limiti difensivi dell’argentino. “Vede bene il gioco e soffre un po’ in fase di non possesso. È un prodotto finito, un giocatore fatto, in fase offensiva mi è sempre piaciuto e adesso posso dire che lo amo con la palla, la squadra con lui ha sempre possesso palla, spesso più dell’avversario. Ha una connessione importante con difensori e parte offensivo, si gode la palla. Senza palla è un pochino quello che siamo noi, non siamo molto veloci, con transizione molto forte e reattiva. Non è solo Leo, siamo noi”.

Roma-Servette, Mourinho sulla vittoria dell’Europa League

Mourinho infine ha rimandato ogni discorso sulla possibilità della Roma di vincere l’Europa League. “Il primo obiettivo è qualificarci, il secondo finire primi per non fare il playoff come lo scorso anno. Prematuro parlare di dove si può arrivare e dopo vediamo. Ci sono squadre di alto livello ed è facile vede gli squali che arriveranno dalla Champions. Lo scorso anno era difficile e siamo arrivato in fondo. Vediamo, però passo dopo passo e vediamo”.

Roma-Servette, la frecciata di Paredes alla Juventus

In conferenza stampa ha parlato anche lo stesso Paredes, che dopo aver ringraziato Mourinho ha dichiarato di trovarsi completamente a suo agio nella sua Roma, non disdegnando però anche una frecciata alla Juventus e a Massimiliano Allegri. “Conta essere messi al centro del progetto – le parole del centrocampista -. Al Psg sono stati benissimo i primi tre anni, alla Juve un anno molto difficile per me e per tutti, ma qui l’allenatore mi ha dato tanta fiducia. Per me conta e conta la fiducia dei compagni. Per me è un onore avere un allenatore come Mourinho”.

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