Ronaldinho è, indubbiamente, uno dei giocatori più amati al mondo. La sua carriera è stata brillante e, ancora oggi, è amato e idolatrato ovunque vada. La sua enorme popolarità non gli ha impedito di finire nei guai in Paraguay.
L’ex fuoriclasse, tra le altre, di Barcellona e Milan, è stato arrestato. E’ accaduto mentre si trovava in Paraguay. Lo stato di fermo riguarda anche il fratello Roderto de Assis, da sempre al fianco del Dentuco con il ruolo di manager.
L’accusa è di possesso di passaporti falsi. Secondo quanto riportato dalle autorità paraguaiane, Ronaldinho è stato arrestato mentre si trovava al Resort Yacht & Golf Club Paraguayo di Asuncion. Sarebbe stato invitato da Nelson Belotti nel Paese, proprietario di un casinò.
Il brasiliano era stato accolto all’aeroporto da star. Ad Asuncion avrebbe dovuto anche presentare il suo libro “Genius of Life” e partecipare ad altre iniziative, la maggior parte a scopo benefico. Tutto cancellato per l’intervento degli agenti paraguaiani.
Non era un segreto che Ronaldinho avesse problemi con il proprio passaporto. Nel 2018 gli era stato sottratto per reati ambientali nei pressi della città di Porto Alegre. Un problema che, secondo diversi media del Paraguay, avrebbe eluso ricorrendo a passaporti falsi.
Classe 1980, ha vinto un Pallone d’Oro (2005). Ha indossato la casacca del Milan dal 2008 al 2011, disputando 76 partite e segnando 20 reti. Nei cinque anni al Barcellona ha vinto tutto, compreso una Champions League nella stagione 2005/06.
Curiosamente, lo scorso settembre, nonostante non potesse lasciare il Brasile, era stato “presentato” come uno dei nuovi ambasciatori per il turismo brasiliano. A distanza di pochi mesi, è stato arrestato in Paraguay con l’accusa di uso di passaporti falsi.
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