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Rugby, 4 cambi nell'Italia che sfida il Giappone: out Ioane e Negri. Fischetti non si fida dei nipponici

Tre test estivi tosti per puntare a salire al settimo posto nel ranking. Si comincia da Samoa, con Quesada che fa debuttare Gallagher e rimette Izekor

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

C’è un’ultima fatica da superare nell’estremo Oriente, ed è forse quella che più sta a cuore all’Italia di Gonzalo Quesada. Perché senza nulla togliere a Samoa e Tonga, dei tre test match delle Summer Nations Series 2024 è certamente quello di Sapporo col Giappone il più interessante di tutti. Un test che servirà tanto agli azzurri quanto ai nipponici (in crisi nera dopo il brutto mondiale disputato lo scorso autunno: il XV di Eddie Jones è ancora alla ricerca del primo successo nel 2024) per capire davvero se la direzione presa è quella giusta. Un test che presenta tante incognite, su tutte quelle logistiche legate ai tanti spostamenti con i quali specialmente l’Italia ha dovuto fare i conti. Di alibi, però, nessuno vuol sentir parlare.

Ioane non ce la fa: confermato Trulla con Lynagh

A Sapporo, insomma, sarà sfida vera. Con l’Italia chiamata a difendere l’ottava posizione nel ranking IRB, appena riconquistata dopo la convincente vittoria ottenuta su Tonga (e relativo riscatto dopo il ko. con Samoa). Quesada, desideroso di vedere qualche progresso da parte dei suoi ragazzi, ripartirà proprio da buona parte delle certezze acquisite nell’ultimo test match. Tanto che proporrà appena 4 cambi di formazione rispetto agli 8 della precedente sfida, segno che alla fine ciò che ha visto contro i tongani gli è parso qualcosa di più che positivo.

Mancherà però Monty Ioane, costretto allo stop da un risentimento muscolare, e pertanto il triangolo che vedrà la luce sarà quanto di più inedito si sia visto a questo livello: assieme a Capuozzo (confermato estremo) e Lynagh giocherà Trulla, tra i migliori nel match contro Tonga, meritevole di ulteriore fiducia. Inossidabile il tandem Brex-Menoncello al centro, così come confermatissimi sono Paolo Garbisi all’apertura e Martin Page-Relo come mediano di mischia.

Prima linea d’assalto, come con Tonga

Una novità in terza linea col ritorno di Ross Vintcent accanto a Lorenzo Cannone e Lamaro, mentre in seconda linea la rivoluzione è totale con gli ingressi di Niccolò Cannone e Zambonin (out Negri per infortunio). Nessun cambio in prima linea con Fischietti, Nicotera e Riccioni pronti a dare battaglia in mischia chiusa.

In panchina, Quesada opta per un atteggiamento un po’ più difensivista, varando un 5+3 con la prima apparizione nel tour di Marco Zanon. Con lui anche Alessandro Garbisi e Leonardo Marin, mentre in prima linea potranno dare un contributo importante Lucchesi, Spagnolo e Ferrari, oltre a Ruzza e Zuliani utilizzati come jolly in base all’andamento del match. Che salvo sorprese sarà meno fisico rispetto ai due precedenti, ma probabilmente giocato a ritmi assai più elevati, tanto da esaltare la tecnica di elementi in grado di esaltarsi in contesti tanto competitivi.

Anche perché il Giappone, benché in crisi di risultati (e d’identità?), non vorrà restare a guardare: Eddie Jones ha cambiato molto, inserendo Koyama mediano di mischia e Matsuda all’apertura. Rivoluzionato anche il pacchetto di mischia con la rinuncia (inaspettata) al gigante Tatafu, rilevato da Saumaki (e c’è anche Leitch).

Fischetti avvisa: “Al Giappone piace giocare veloce”

A presentare l’ultimo test del tour del Pacifico c’ha pensato Danilo Fischietti. “Il Giappone è una squadra durissima da affrontare, peraltro ferita dal ko. con la Georgia che le è costato due posizioni nel ranking. Non dico che sia la partita più difficile del nostro tour, ma sarà diversa dalle precedenti. Se Samoa e Tonga volevano imporre la loro forza a livello fisico, il Giappone cercherà di affrontarci mettendo al centro della scena il lato tecnico.

Credo che a livello mentale sarà un match che richiederà molte energie: mollare anche solo un attimo potrebbe rivelarsi assai controproducente. Se sapremo metterli sotto pressione a livello fisico, allora sicuramente per loro sarà più complicato venirci a prendere e costringerci a commettere errori. Il Giappone è una squadra alla quale piace giocare alla mano e allargare il gioco, noi dovremo mostrarci più scaltri nel capire in anticipo le loro intenzioni, oltre a provare a dominare nella fase di contatto”.

I precedenti: 7 vittorie italiane su 10 test match

L’Italia ha vinto 7 dei precedenti 10 incontri con i nipponici, incluso l’ultimo giocato a Treviso la scorsa estate in preparazione alla Coppa del Mondo. Chiudere con una vittoria renderebbe certamente positivo il tour estivo nel Pacifico e consegnerebbe a Quesada un’ulteriore spinta in vista dei test match autunnali contro Argentina (a Udine), Georgia (a Genova) e All Blacks (a Torino), banco di prova per il Sei Nazioni 2025 che partirà il 1° febbraio con la trasferta in Scozia.

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