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Sampdoria, Cherubini e Pafundi oro blucerchiato. Flachi: "Devono trovare continuità. Io in società? Mi piacerebbe"

I blucerchiati ritrovano la vittoria e lo fanno nel segno dei giovani, Pafundi e Cherubini. Tre punti che sanno di rinascita, commentati da un volto storico della storia sampdoriana: l'ex bomber Francesco Flachi

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Federico Maria Santangelo

Federico Maria Santangelo

Giornalista

Lucano, classe 1995 e giornalista pubblicista. Unisce la passione per il mondo umanistico a quella per il calcio, osservandolo da ogni sua angolazione.

Sampdoria, Cherubini e Pafundi oro blucerchiato. Flachi: "Devono trovare continuità. Io in società? Mi piacerebbe"

di Federico Maria Santangelo

Il volto angelico della vittoria torna a sorridere ai colori blucerchiati, e lo fa nel bel mezzo della tempesta, tra contestazioni, l’ennesimo allenatore in bilico e un periodo di buio profondo in mezzo al quale cominciano ad intravedersi i primi segnali di luci. I tre punti al Luigi Ferraris contro il Pescara sono una vera e propria boccata d’ossigeno per la Sampdoria e soprattutto per Massimo Donati. Nel pomeriggio domenicale genovese si rivede una squadra propositiva, divertente e, a larghi tratti, dominante, guidata da uno strepitoso tridente d’attacco dotato di una enorme quantità di fantasia.

La linea verde del reparto offensivo è guidata dai due grande protagonisti del match – tralasciando la sicurezza Massimo Coda, che a 36 anni suonati continua a macinare gol e assist – ovvero Luigi Cherubini e Simone Pafundi. Due nomi già noti ai più nell’ambito degli under nazionali, due prospetti di autorevole livello, nutriti di una grande tecnica, che molto spesso è finalizzata a creare scompiglio in mezzo alle difese avversarie.

Lo sa bene il Pescara, divorato da una ripresa straripante della squadra genovese, e lo sa bene Massimo Donati, chiamato a invertire la rotta di un avvio di stagione tutt’altro che piacevole. Dunque, la Sampdoria torna a vincere davanti al proprio pubblico, per la prima volta in questa stagione, a distanza di cinque mesi dal trionfo nei play-out contro la Salernitana. In questo articolo andremo a scoprire chi sono i due talenti al servizio della causa blucerchiata, elementi dal quale potrebbe partire una vera, quanto urgente, rinascita, guidati da una voce che ha fatto la storia del club, anch’egli provvisto di estro e di una spiccata capacità realizzativa, uno dei più celebri numeri 10 doriani Francesco Flachi.

Luigi Pellegrini, dal giallorosso al blucerchiato per la consacrazione tra i grandi

La carriera calcistica di Luigi Pellegrini ha due colori ben definiti, il giallo e il rosso. Cresciuto nelle giovanili della Roma – da cui è arrivato dopo un periodo dall’altra parte del Tevere, sponda Lazio, e dai primi calci dati sui campi del Guidonia – , l’attuale fantasista della Sampdoria, ha esordito con la maglia dei capitolini il 26 ottobre 2023 nella gara di UEFA Europa League allo stadio Olimpico contro lo Slavia Praga. Dalla benedizione di José Mourinho in campo europeo, il talento classe 2004 è tornato in mezzo ai Primavera dove ha collezionato ben 95 presenze e realizzato 25 reti in tutte le diverse competizioni disputate.

Il passaggio ufficiale in mezzo ai grandi è arrivato nella passata edizione del campionato di Serie B con la casacca della Carrarese. In terra toscana, il numero 10 blucerchiato, ha raccolto ben 35 apparizioni, con presenza in quasi tutte le gare, e messo a segno 4 reti, dando un contributo importante alla storica salvezza del club. Dopo l’avvio complicato di questa stagione, in linea con i risultati di partenza della squadra – che oggi esercita il prestito sulle sue prestazioni sportive – si è reso protagonista di un’ottima partita contro il Pescara, diventando protagonista di una serie di iniziative interessanti, una delle quali ha portato alla concessione del rigore del pari da cui è scaturita consequenzialmente la goleada finale. Ad oggi il calciatore continua ad occupare un posto importante nelle gerarchie del tecnico, che potrebbe trovare in lui una risorsa importante lungo tutta l’arco della stagione.

Simone Pafundi, il fiore è pronto a sbocciare: in blucerchiato sulle orme dei campioni del passato

Da Mancini a Mancini, la parabola di Simone Pafundi, attualmente costellata di grandi aspettative e di numerosi alti e bassi, potrebbe aver trovato la via d’uscita nei colori blucerchiati, stessi indossati da chi gli ha permesso di esordire in Nazionale a meno di 17 anni nella serata di Tirana contro l’Albania. La Sampdoria è il grande primo step fondamentale della carriera del calciatore, in cui sono ancora riposte innumerevoli speranze. I numeri dicono che il 19enne di Monfalcone ha ancora enormi margini di crescita e miglioramento, nonostante annate non positivissime come quelle vissute a Udine, con la naturale complicità della giovane età, e in Svizzera, a Losanna, dove ha realizzato il primo gol tra i professionisti con la maglia di un club, arrivato nella sconfitta contro il Servette del 10 marzo 2024. La segnatura di domenica in maglia blucerchiata, che ha difatti chiuso i conti nella sfida contro il Pescara, è la prima firma italiana del più giovane esordiente con la selezione italiana dal 1911, a Genova per seguire le orme di chi il 16 novembre 2022 lo ha lanciato in mezzo al campo dei grandi per rappresentare l’intera nazione.

Flachi: “Pafundi e Cherubini hanno grandi qualità. Coda può prendersi la Sampdoria sulle spalle. In società? Ne sarei onorato”

Francesco Flachi è il terzo miglior marcatore della storia della Sampdoria, un nome importante nella storia della Genova blucerchiata, che ancora oggi rimanda a dolci ricordi nella mente dei tifosi. L’ex numero 10 sampdoriano ha parlato ai nostri microfoni della questione giovani, passando per l’eterno Massimo Coda, e chiudendo con una risposta a mister Walter Novellino che, proprio qualche settimana fa, lo aveva chiamato in causa come nome ideale per assumere un ruolo nella dirigenza.

Pafundi e Cherubini sono diventati dei punti di riferimento per la Sampdoria, partendo dalla buona prestazione contro il Pescara a dagli spunti positivi nelle gare precedenti, un suo punto di vista sui due giovani blucerchiati.

“Cherubini ha avuto già delle esperienze positive, ha qualità, salta l’uomo. Pafundi lo conosciamo tutti. Nonostante l’exploit da sedicenne non ha ancora trovato la via per entrare nella strada tracciata e prevista per lui da tanti, ma non a caso ha un grande estimatore come Roberto Mancini, che lo ha fatto esordire in Nazionale. I due hanno grande qualità, sono difficili da marcare, ma hanno bisogno di costanza che, qualora dovesse arrivare, potrebbe risultare determinante per il loro futuro e quello della Sampdoria”.

Pensa che Massimo Donati, nonostante le difficoltà iniziali, possa aver trovato una chiave tattica, poggiando il reparto offensivo sui sopracitati Pafundi e Cherubini?

“In questo momento, soprattutto nel calcio moderno, è necessario trovare una chiave d’appoggio su elementi di qualità. Pafundi, Cherubini e Coda sono giocatori che inventano e offrono a difesa e centrocampo l’opportunità respirare e di acquisire sicurezza e forza. La prestazione della ripresa contro il Pescara è molto importante, soprattutto nel modo in cui è avvenuta. La vittoria porta entusiasmo e fiducia, due elementi mancati in questo avvio di stagione”.

Tre i due giovani c’è una certezza, intramontabile, che è Massimo Coda.

Coda è un punto di riferimento fondamentale della Sampdoria. Non è facile giocare in quelle situazioni, ma lui è un giocatore che per numeri, qualità e personalità può prendersi sulle spalle la squadra, sfruttando a favore la propria esperienza”.

Cosa crede sia scattato nella mente dei giocatori nel secondo tempo del Ferraris?

“La Sampdoria ha chiuso il primo tempo immeritatamente in svantaggio. Sicuramente è scattata la scintilla che ha dato il via ad una ripresa più cattiva e determinata, che gli ha portati ad ottenere tutto ciò che è mancato in questo primo periodo. Hanno creduto in loro stessi, giocando con maggiore libertà mentale, e non hanno avuto paura del risultato e della prestazione”.

Tra i tanti protagonisti c’è stato anche il capitano Fabio De Paoli.

“Lui è un giocatore che dà sempre tutto. La Sampdoria rivista contro il Pescara fa star bene. Questo lo meritano i tifosi che hanno vissuto un anno particolare e stavano rivivendo una ripartenza sulla falsa riga del campionato precedente. Diciamo che i tre punti di domenica sono stati una boccata d’ossigeno per tutti”.

Qualche settimana fa, sempre ai nostri microfoni, un suo ex allenatore, Walter Novellino ha dichiarato che questa società necessita di un Francesco Flachi.

“Ho un grandissimo rapporto con Novellino, con una complicità che va oltre il campo da calcio. Lo ringrazio. Questa è la speranza un po’ di tutti e a me farebbe enormemente piacere. Se dovesse accadere sarei veramente orgoglioso e onorato”.

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