Il baratro della serie C è a lì, a un passo. Mai nella storia la Sampdoria è scesa sotto la serie B e Chicco Evani non vuole essere il primo allenatore della storia blucerchiata a legare il suo nome all’onta di una retrocessione inattesa e clamorosa. L’ex Milan presenta la gara di domani con la Cremonese, altro scontro decisivo di questo finale di stagione e si aspetta una reazione dopo il ko con la Carrarese.
La precisazione di Evani
Evani ha voluto puntualizzare due aspetti prima di affrontare il tema sulla gara di domani. Si parte dall’entusiasmo che ha avuto nel prendere la guida del club: “Io e il mio staff bbiamo accettato questo incarico senza neanche pensare un secondo alle difficoltà oggettive che potevano esserci proprio perché in questa società ci abbiamo giocato, questa maglia lo abbiamo indossata, l’attaccamento dei tifosi lo abbiamo provato quindi sappiamo benissimo cosa rappresenta. Abbiamo firmato un contratto di due mesi per cui il nostro obiettivo è concentrarci solo su questo finale di stagione e dare tutto quello che possiamo dare tutti insieme. Se fossi in grado di giocare andrei in campo con i ragazzi”.
Il ruolo di Mancini
Punto secondo: quale è il ruolo di Roberto Mancini nello staff? E’ l’ex ct a fare la formazione? Evani chiarisce: “Il nostro rapporto parte dagli anni ’90. Sicuramente, è innegabile, ha parlato per amicizia col presidente e avrà proposto questo tipo di operazione. Io sono grato di essere l’allenatore. Tutto quello che facciamo, le proposte di allenamento e le scelte, è tutto frutto dello staff. Per rispetto non si permetterà mai di interferire in tutto questo. E’ chiaro che ci sentiamo, come ci sentivamo prima che venissi qua, e parliamo di tutto”.
La giornata rinviata ha penalizzato la Samp
Per Evani la giornata rinviata è stata un boomerang: “Non abbiamo sfruttato quell’iniezione di fiducia dopo la vittoria contro il Cittadella. Avevamo quella giusta tensione e siamo andati a Castellammare pronti a giocare una partita. Sospendere la gara ci ha un po’ svuotato sia come carica emotiva che agonistica. A Carrara è stato sbagliato l’atteggiamento. Siamo entrati superficiali e la superficialità si paga. Loro sono stati superiori a noi sull’atteggiamento, su ogni palla contesa. Poi può essere un può essere un problema di personalità, non lo so. Ma io quando li vedo in campo mi domando come si possa essere in queste situazioni. Avevamo una possibilità e ora affrontiamo una delle più forti squadre del campionato a livello di valori”.
Il tecnico annuncia novità in formazione: “L’ho detto anche dopo la partita, faremo delle altre valutazioni. Ho dei compagni di viaggio, uno staff con cui decidiamo tutto. Faremo delle scelte, speriamo siano quelle corrette. Fisicamente non li vedo così male. Hanno capito tutti che il momento è delicato. Mi aspetto una reazione caratteriale, al di là del sistema di gioco che lascia il tempo che trova”.
