Maurizio Sarri a cuore aperto nel presentare la delicata sfida dello stadio Olimpico con la lanciatissima Lazio. “Non puoi chiedere a Dybala di venire a prendere a ridosso della metà campo perché perderebbe troppo in avanti e non puoi chiedere a Ronaldo di partire troppo decentrato” ha ammesso il tecnico bianconero, alle prese con questioni tattiche da sistemare.
“Bernardeschi è un ragazzo sensibile e questo si nota dalla differenza di sicurezza che mostra tra le partite in trasferta e quelle in casa – ha aggiunto Sarri -. Il rendimento è diverso e questa cosa gli sta pesando. Lui è un giocatore importante, non bisogna farsi influenzare da niente e da nessuno: il mio compito è quello di aiutarlo e accompagnarlo e non farlo riposare”.
All’Olimpico sarà dura: “La Lazio è una squadra forte che ha grandissima qualità. E’ la migliore squadra per passaggi filtranti negli ultimi 25 metri, anche in Europa. Ci serve questo dato per alcuni accorgimenti, è avversaria dura. Sarà una partita palesemente difficile”.
La Juventus, intanto, non è più prima: davanti ora ‘è l’Inter. ”Può essere uno stimolo avere una squadra davanti, può essere motivo di forte motivazioni”.
“Emre Can ha fatto delle apparizioni, non è stato escluso. E’ vero che è fuori dalla lista Champions e che per lui è stato un colpo duro. Però sa che se fa bene sarà considerato in campionato. Khedira è un giocatore di grande personalità, il ginocchio stava peggiorando e allora non restava che farlo operare. Non ci resta che far migliorare gli altri”.
Chiusura sul mercato: “C’è una società che penserà se è il caso di aggiungere altro, io devo pensare a quello che ho a disposizione. Senza Douglas Costa è difficile pensare al tridente. Il momento di grazia di Dybala ci ha convinto ulteriormente ad andare avanti su questa soluzione. Stiamo puntando su chi ci sta dando di più”.
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