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Sarri bello, amato e scaramantico: con la Lazio come con il Napoli

La rivincita di Maurizio: i tifosi biancocelesti stanno iniziando a idolatrarlo come hanno fatto sotto il Vesuvio

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Il Sarrismo si sta impadronendo della Lazio. Del resto, lo hanno scritto pure i tifosi biancocelesti in uno striscione prima della partita con la Juventus. E si sa, verba manent. Maurizio Sarri e la Lazio ora si amano, Claudio Lotito è deciso a dare carta bianca al tecnico, il pubblico laziale stravede per lui e per il suo gioco. Una rivincita dopo la Juventus e gli anni di Napoli che sembravano lontani anni luce.

Lazio: i capolavori di Sarri

Vincendo largamente a Spezia, la Lazio ha consolidato il secondo posto in classifica. La Champions League matematica si avvicina. I tifosi dell’Aquila sono entusiasti: piace il gioco di Sarri. Piacciono naturalmente i risultati. Piace l’uomo, uno dei motivi che invece erano costati la cacciata da Andrea Agnelli alla Juve. Sì, Sarri di soddisfazioni se ne sta prendendo molte quest’anno. È tornato il capopopolo che serviva alla tifoseria laziale, quello dei tempi di Napoli quando aveva una città ai suoi piedi prima del grande tradimento.

Di capolavori quest’anno Sarri ne sta facendo tanti. Pazienza se le Coppe sono andate, lui è andato a vincere nella sua terra, al Maradona, con tanti saluti ai fischi di chi lo considera un cuore ingrato. Più recentemente ha battuto la Juventus, a cui aveva regalato uno scudetto ma da cui era stato rinnegato subito dopo.

Sarri: difesa blindata, che novità

Sarri ha blindato la Lazio in difesa. Provedel e compagni sono difficili da superare. E questa se vogliamo è una novità per un allenatore che era più propenso a vincere 5-4 che 1-0. Ma lo spettacolo comunque non manca, anche grazie agli interpreti. Ha ricucito con Luis Alberto e ne sta ricavando tantissimo, può contare su Felipe Anderson e Milinkovic-Savic. E finalmente adesso ha di nuovo Ciro Immobile. Fin qui, tutti interpreti offensivi. Ma attenzione dietro: ha costruito la coppia Casale – Romagnoli. Un duo affiatatissimo adesso. Ha trovato in Provedel un portiere più che affidabile. Questa Lazio sa costruire azioni da applausi, ma sa anche soffrire quando è il caso. E il merito è sicuramente dell’allenatore, che qui non ha forse il tridente delle meraviglie napoletane: Insigne e Callejon insieme a un certo Higuain prima e Mertens poi, ma che ha trovato una soluzione per ogni problema.

Sarri: quei riferimenti al Napoli

Durante le sue conferenze stampa come allenatore della Lazio, Sarri ha spesso ricordato o fatto paralleli con il suo Napoli. Ecco alcune di queste dichiarazioni. “Secondo posto? Sono nato a Napoli e quindi sono scaramantico”. “Questa Lazio in allenamento mi ricorda il mio Napoli”. “Vincere a Napoli è una cosa particolare”.

Insomma, il passato non si dimentica. Cosa che invece Sarri aveva dovuto un po’ mettere da parte da Torino quando i tifosi con sprezzo lo chiamavano “Il benzinaio” per via delle tute con cui si presentava in panchina. Alla Lazio può essere libero di essere quello che è. E così riesce anche a far rivedere le bollicine. E traguardi da sballo. Senza dimenticare i derby vinti, naturalmente, a impreziosire ulteriormente la collana che i tifosi della Lazio metaforicamente hanno messo al collo del loro condottiero.

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