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Scatta la Serie A1 Tigotà: supersfida Gabi-Egonu (che però si opera al naso), Antropova e Ishikawa guastafeste

Scatta il campionato delle campionesse olimpiche, dove è sbarcata la fuoriclasse Gabi. Egonu (out un mese) vuol scucire il tricolore a Conegliano, Scandicci e Novara outsider.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Lo hanno giustamente ribattezzato “il campionato più bello del mondo”, e non ce ne vogliano le turche, che avranno pure Terra Amara ed Endless Love, ma che nel frattempo hanno perduto gente come Egonu, Gabi e compagnia cantante. Che per fortuna degli appassionati hanno deciso di far base in Italia, con la Serie A1 Tigotà pronta ad aprire i battenti stasera con l’anticipo tra Scandicci e Cuneo, antipasto di un weekend nel quale già si comincerà a fare sul serio.

Egonu si opera alle fosse nasali: un mese di stop

La notizia del giorno, però, arriva direttamente da Milano, la casa eretta a immagine e somiglianza di Paola Egonu. Che pure per un mese dovrà restare lontana dal parquet, complice un’operazione alle fosse nasali che s’è resa necessaria dopo che già la scorsa settimana l’opposto del Vero Volley s’era vista costretta a saltare la sfida di Supercoppa contro Conegliano.

Sarebbero stati proprio gli strascichi dovuti all’infezione alle fosse nasali a suggerire allo staff medico della società lombarda di ricorrere a un intervento per debellare definitivamente il problema, con operazione già programmata per la prossima settimana. Egonu salterà così all’incirca le prime 5-6 gare di Serie A1: potrebbe rientrare tra un mese esatto per il debutto in Champions League, col mirino magari centrato sulla sfida contro la Prosecco Doc Imoco in programma al Forum il 22 novembre.

Conegliano vuol continuare a dominare (con Gabi)

Tornando alla griglia della nuova stagione, la domanda, immancabile, è sempre la stessa: chi può fermare Conegliano? La corazzata guidata da Daniele Santarelli ha cambiato vestito, ma non abitudini: sabato scorso a Roma è arrivata la settima Supercoppa consecutiva, nonché il 16esimo titolo nazionale di fila. In pratica saranno trascorsi più di 6 anni a febbraio, quando verrà messo in palio il prossimo trofeo in campo italiano (la Coppa Italia), dall’ultimo ko. delle Pantere.

Che hanno cambiato tanto, salutando pezzi di storia del calibro di Plummer, Robinson-Cook e De Kruijf, mettendo però le mani su Gabi, Lukasik e Zhu (oltre a Chirichella), giusto per non farsi mancare nulla. L’antipasto di Supercoppa è stato subito bello succulento, con la vittoria in rimonta su Milano e la sensazione che, al netto di una concorrenza sempre assai nutrita, la Prosecco Doc Imoco Conegliano sarà ancora la squadra da battere.

Milano, è l’anno buono per dare la spallata?

La Numia Vero Volley Milano però non è stata con le mani in mano. Il cambio di allenatore, con Stefano Lavarini sostituto di Marco Gaspari, nelle intenzioni dovrà servire a dare una prima scossa. Paola Egonu è tornata da Parigi con il morale alle stelle e una fiducia e una tranquillità mai viste prima. Peccato abbia saltato la Supercoppa per via di un brutto virus influenzale, ma la sfida con Gabi e soprattutto la prospettiva di interrompere una volta per tutte il dominio di Conegliano (che per due anni lei stessa ha contribuito a rendere tale) è uno stimolo enorme a superare se stessa.

Milano s’è comunque rinforzata adeguatamente con il ritorno di Anna Danesi e quello di Elena Pietrini, grande assente (per infortunio) nell’estate della nazionale. Con loro ecco anche Kurtagic e il libero francese Gelin) E poi ci sono sempre Sylla e Orro, altre due ragazze d’oro di Parigi. Insomma, la Numia sembra essere matura al punto giusto per non ripetere gli errori dell’anno passato, quando si fece sorprendere da Scandicci in semifinale.

Antropova e Ishikawa, “intruse” ad alta quota

Scandicci che ha perso Zhu, ma che ha ritrovato a sua volta una Kate Antropova rinfrancata dalla medaglia d’oro olimpica, vinta subentrando come primo cambio (e facendo spesso la differenza). Qui le incognite non mancano: Antiga ha rilevato Barbolini in panchina, Bajema ha rinforzato la batteria delle schiacciatrici, Castillo e Parrocchiale formano un tandem di libero eccellente. Ognjenovic, Ruddins ed Herbots sono sempre sul pezzo e promettono di spedire le toscane ancora una volta verso lidi inesplorati, sognando di alzare un trofeo (anche Coppa Italia o Champions League andrebbero bene…).

L’altro incomodo fa invece ancora una volta rima con Novara: Lollo Bernardi deve fare i conti però con l’infortunio “in passerella” di Tatiana Tolok, tradita da un tacco troppo alto durante la serata di presentazione dell’Igor Gorgonzola. Salutate Markova (come previsto), Danesi e Chirichella, il faro resta Vita Akimova, ma sono arrivate Bosio, Squarcini, Fersino e Bonifacio, cioè presente e soprattutto futuro della nazionale. Oltre a Mayu Ishikawa, sorella di Yuki, schiacciatore di Perugia. Nippons do it betters.

Sorprese e outsider: lotta play-off e salvezza

Difficile immaginare che una delle quattro squadre sopra citate possa mancare l’appuntamento con le semifinali play-off. La sorpresa potrebbero farla le piemontesi Chieri e Pinerolo, con Vallefoglia e Roma desiderose a loro volta di spingersi un po’ più in là (occhio alle marchigiane, che presentano Degradi e Candi, oltre alla sorella minore di Ale Michieletto).

Nel segno della continuità la off season di Firenze e Busto Arsizio, due squadre destinate soprattutto a giocarsi la permanenza nella massima serie italiana assieme a Bergamo e Cuneo e alle neopromosse Talmasson e Perugia. La prima giornata vedrà Conegliano ospitare la UYBA domenica alle 18 (diretta RaiSport), mentre Milano sarà di scena a Pinerolo alle 16,30.

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