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Schumacher, ex capo Mercedes: “Nessuno al mondo ha mai ricevuto cure come lui”

Nick Fry parla della salute dell'ex Ferrari Michael Schumacher: "È seguito dalla migliore squadra medica del mondo. Prima o poi lo sentiremo"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Da giorni si susseguono le voci in merito alle condizioni di salute di Michael Schumacher. L’ultimo in ordine di tempo a dire la sua sul sette volte campione del mondo di Formula 1 è Nick Fry, ex ceo della Mercedes: “Nessun essere umano ha mai ricevuto cure come lui”.

Come sta Schumacher? Le parole dell’ex boss della Mercedes

In un’intervista a Online Betting Guide Nick Fry, ex ceo Mercedes poi sostituito da Toto Wolff, ha detto: “Non so nulla in merito alle condizioni di salute di Schumacher, per cui non posso né confermare né smentire le recenti notizie che lo riguardano”. Poi, però, ha aggiunto: “Michael è seguito dalla migliore squadra medica del mondo e sono certo al 100% che nessun essere umano nella storia ha ricevuto il trattamento che sta avendo lui. La famiglia ha le risorse per farlo”.

Michael Schumacher può sedersi a tavola? Il pensiero di Nick Fry

Nelle scorse settimane l’ex compagno della leggenda della Formula 1 ai tempi della Benetton, Johnny Herbert, aveva dichiarato che Schumi è in grado di sedersi a tavola per pranzare e cenare. Bisogna ricordare che sulle condizioni dell’ex pilota della Ferrari vige il massimo riserbo dopo il terribile incidente sugli sci nel dicembre 2013: da quel momento la famiglia ha fatto calare il silenzio trasformando la villa di Ginevra in cui risiedono in un’autentica clinica. “Non mi sorprenderebbe affatto se fosse così – ha continuato Fry -. Immagino sia il tipo di azione da fare per rimettere in moto il cervello”.

La speranza sulle condizioni di Schumacher e l’esempio che può essere

Per l’ex capo della Mercedes, Schumacher potrebbe essere un esempio: “Sono sicuro che arriverà il giorno in cui lo sentiremo. E se i medici che lo seguono avranno imparato qualcosa su come trattare questo tipo di lesioni, allora sarà stato il più grande contributo di Michael”. Quindi una speranza: “Mi auguro che la qualità della vita di Schumacher sia buona. Mia madre – spiega il 67enne dirigente inglese – soffre di demenza, per cui so bene cosa significa quando qualcuno è vivo ma non è cosciente di ciò che accade intorno a lui”.

Insomma, nessuna novità. Del resto, la famiglia di Schumi è sempre stata molto attenta a non far trapelare nulla. Ne è una testimonianza il fatto che pochi giorni fa Cora Brinkmann, ex moglie di Ralf Schhumacher (fratello di Michael) è stata espulsa da un reality show tedesco per timore che potesse rivelare qualcosa sulle condizioni del mito della F1.

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